È corsa molta acqua sotto i ponti e siamo approdati al "68".
Poi è arrivato il "77", anno di svolta in cui le donne si erano finalmente liberate dall'idea di compiacere a ogni costo il maschio liberandosi dagli schemi che le voleva "in un certo modo, a ogni costo", mantenendo tuttavia quell'aurea meravigliosa di femminilità spogliata di tutto il superfluo .
Poi, chissà perché, dopo quella data, pian piano, ma, inesorabilmente, si sono fatti passi indietro, come i gamberi.
Oddio, la donna è di nuovo schiava di quell'idea? La donna si è involgarita come il peggiore degli uomini? Altrimenti non mi spiego certi linguaggi e atteggiamenti di ragazzine dodicenni con i loro compagni all'uscita dalla scuola o le richieste di tante adolescenti di voler diventare come questa o quella cantante.
Donne, nonne, mamme, signorine, ragazze, bambine, riprendiamoci i nostri valori, che non sono di fatto quelli di calcare una certa immagine o di diventare il più possibile simili ai maschi.
I nostri valori sono soprattutto di testa, di sentimenti, di emozioni, di donazione, generosità, intelligenza, prudenza, creatività, dello spendersi per l'altro; non per niente il Creatore ha designato noi a generare la vita, noi che siamo forti, tenaci e tenere nello stesso tempo, rocce sicure sulle quali fondare la famiglia, la società, solo se lo vogliamo, però.
sinforosa castoro
Valeria cara, anzitutto siamo tutte "piccole donne" e poi non voglio insegnare, ma solo far "ricordare".
RispondiEliminaVorrei che noi donne ci rendessimo conto dei valori che portiamo in noi e là dove sono andati perduti, dobbiamo fare in modo di riappropriarcene, a ogni costo.
Un abbraccio anche alla tua bambina, donna del futuro.
sinforosa castoro