«Oh, che peccato» fa la mamma «hai visto questa farfalla? È morta».
La bambina si avvicina cauta alla farfalla morta e dice: «Ma mamma, non devi essere triste, lei è morta ma ci sono ancora tante farfalle: quelle bianche, quelle gialle, quelle arancio, quelle viole, quelle nere, quelle piccole, quelle grandi, quelle che volano di sera, quelle con le ali così (e mima), quelle con le antenne lunghe lunghe e poi quelle appena nate e quelle... ».
È andata avanti per più di dieci minuti a elencare le farfalle del mondo intero e tutto per consolare quella brava mamma che le ha dato spunto per una riflessione...
Una riflessione, però, lo ammetto, da capogiro.
sinforosa castoro
La semplicità così vera e sconcertante dei bambini lascia sempre di stucco !!!
RispondiEliminaSì, hai ragione, Fiore, i bambini in questo ci sono maestri, parola di maestra.
EliminaUn abbraccio
sinforosa
Ciao io sono brunella, sono capitata qua e ho cominciato a curiosare, carino il tuo blog!
RispondiEliminaSono rimasta un po' colpita dal racconto delle farfalle: non si sono un po' invertiti i ruoli? Non dovrebbe essere la mamma a tranquillizzare la bimba? Ciao brunella patrone blog
Benvenuta Brunella, sono contenta della tua visita e del fatto che ti sia unita al blog. Una lettrice in più mi dà la voglia di continuare in questa esperienza.
EliminaAllora, la tua domanda è molto interessante.
In effetti, come dici bene tu, i bambini dovrebbero sempre essere rassicurati da noi adulti: genitori, nonni, insegnanti ecc, tuttavia, spesso sono loro a rassicurare noi adulti, per via della loro semplicità, per via del loro modo di vedere le cose. Se tu sapessi quante volte mi hanno fatto "ragionare" sulle mie piccole o grandi "paure". Un esempio su tutti. In aula, un insetto volato d'improvviso sulla cattedra. Io faccio un balzo indietro accompagnato da un'espressione di vero disgusto.
Un bambino accanto a me esclama: «Maestra, hai visto com'è bello? È tutto verde! E poi guarda le sue zampine... come le muove!».
Ebbene, da quel giorno io trovo bellissime anche le cimici, pensa un po'.
Un abbraccio
sinforosa