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lunedì 31 agosto 2015

Marshall Bertram Rosenberg. Le parole sono finestre oppure muri. Emozioni. Parte 3°

... Segue dal precedente post:

  • Cerchiamo e riconosciamo in noi i nostri bisogni per poter prendercene cura. 
  • Adottiamo strategie utili al loro soddisfacimento in base al nostro modo di essere, ai nostri valori, ai nostri principi al nostro stile di vita, poiché i mezzi per soddisfare un bisogno sono tanti, a noi spetta di scegliere il mezzo più idoneo per me.
  • Non confondiamo il bisogno con l'aspettativa, poiché spesso, se non sempre, siamo convinti che chi ci sta davanti pensi e viva esattamente come me. Questo atteggiamento, oltre che creare conflitti infiniti e malesseri, crea equivoci da entrambe le parti. 
  • Come già detto nel post precedente, il bisogno ci accomuna a tutti gli esseri umani, quindi "sul bisogno" non può esserci giudizio/conflitto.
  • Esprimiamo, quindi, il nostro bisogno in modo chiaro, semplice, diretto, concreto. Solo così si avvia un vero confronto, una vera comunicazione, senza ombra di giudizio. Perciò, affermiamo: «Adesso ho bisogno di... » e non: «Adesso ho bisogno che tu o voi... ». 
A questo proposito ci viene in aiuto Marshall Rosemberg che nella sua comunicazione non violenta (CNV) afferma che tale comunicazione è risolutiva di conflitti in quanto si basa sul convincimento che tutti gli esseri umani sperimentano la capacità della compassione (soffrire con l'altro). 
Questa comunicazione, CNV, si concentra su tre aspetti della comunicazione: 
L'auto-empatia (consapevole e compassionevole esperienza interiore). 
L'empatia (ascoltare l'altro con profonda compassione). 
L'auto-espressione onesta (esprimersi in modo autentico e vero).
In sintesi, accogliamo ciò che avviene nell'altro con empatia, senza ascoltare né giudizi né critiche.
Mentre i quattro punti chiave dell CNV sono:
  • Osservazione oggettiva dei fatti. Comunicare i fatti, avulsi da qualsiasi giudizio o valutazione.
  • Dichiarazione delle sensazioni che questi fatti creano in me. Comunicare apertamente ciò che sento. «Ho paura». «Sono nervosa». «Sono contrariata». «Sono demoralizzata». «Sono delusa». «Non sono a mio agio»...
  • Dichiarazione dei bisogni non soddisfatti (che stanno alla base delle mie emozioni/percezioni).  Comunicare ciò di cui ho bisogno in quel momento.
  • Richiesta. Comunicare ciò che desidero che l'altro faccia per rendere la mia vita più bella. Comunicare le mie aspettative senza colpevolizzare o giudicare.
"La violenza è l'espressione tragica di bisogni non soddisfatti. È la manifestazione dell'impotenza e/o della disperazione di una persona talmente priva di risorse da pensare che le proprie parole non siano sufficienti a farsi capire. Allora attacca, grida, aggredisce". 

Marshall Bertram Rosenberg. 


Continua...

sinforosa castoro

domenica 30 agosto 2015

Preghiera in preparazione al Sinodo per la famiglia

Preghiera in preparazione al Sinodo per la famiglia (ottobre 2015).
Gesù, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo
lo splendore dell'amore vero,
a voi con fiducia ci rivolgiamo.

Santa Famiglia di Nazareth,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi di comunione e cenacoli di preghiere,
autentiche scuole del Vangelo
e piccole Chiese domestiche.

Santa Famiglia di Nazareth,
il prossimo Sinodo dei Vescovi
possa ridestare in tutti la consapevolezza
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
la sua bellezza nel progetto di Dio.

Gesù, Maria e Giuseppe
ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen.




sinforosa castoro

venerdì 28 agosto 2015

La piramide di Maslow. Emozioni. Parte 2°

... Segue dal precedente post:

  • Le emozioni - connesse strettamente alle percezioni/sensazioni, ai pensieri e azioni - non sono da catalogare in "buone" o "cattive", perché tutte, e tutte le loro sfumature, sono, per noi, di grande utilità in quanto ci aiutano a individuare eventuali pericoli esterni e a capire cosa è importante per noi. In definitiva, le emozioni ci danno informazioni sui nostri veri bisogni.
  • Abraham Maslow,  (psicologo statunitense), con i suoi studi sui bisogni umani, raccolti nella sua opera: Una teoria della motivazione umana, elenca una "gerarchia di bisogni" (inizialmente cinque, in seguito diventarono otto) attraverso i quali ogni individuo può raggiungere la piena realizzazione di sé passando attraverso vari step. Di seguito analizzeremo la piramide di Maslow con i suoi cinque livelli dei bisogni umani. 
  • Secondo la struttura di tale piramide alla base ci stanno i bisogni materiali-primari e mano mano si sale si  incontrano i bisogni sempre più immateriali-spirituali. Quindi, il processo ascendente va dalla soddisfazione dei bisogni primari-materiali a quelli più strettamente immateriali-spirituali. Solo se soddisfatti quelli dello step precedente o inferiore, si sente il bisogno di quelli dello step seguente o superiore.
  • Bisogni fisiologici. Bisogni che ogni essere umano deve soddisfare per garantire la propria sopravvivenza: aria-acqua-cibo-sonno.
  • Bisogni di sicurezza. Soddisfatti i bisogni fisiologici, l’essere umano si preoccupa della propria sicurezza e incolumità: casa-protezione-ordine-sicurezza-legge-stabilità.
  • Bisogni di Appartenenza. Soddisfatte le necessità dei due step precedenti, l’essere umano sente il bisogno di appartenenza e di amore. L’assenza della loro soddisfazione potrebbe portare a forme di ansia e depressione: famiglia-amici-accettazione-gruppi sociali-interagire e comunicare con gli altri.
  • Bisogni di stima. Soddisfazione affettiva-familiare, amicale, in ambito professionale e privato, fiducia nelle proprie capacità: -rispetto da parte degli altri-lavoro/studio-responsabilità.
  • Bisogni di auto-realizzazione. A questo punto della piramide ci stanno i bisogni che riguardano le sfide intellettuali necessarie per accrescere la propria intelligenza e la comprensione del mondo medesimo: identificazione-consapevolezza di sé-percepire che la vita ha un senso- desiderio di esplorare, conoscere, scoprire-fare nuove esperienze.
  • Bisogni estetici. Soddisfatti questi primi cinque fondamentali bisogni, gli esseri umani vengono motivati a successivi bisogni: estetica-equilibrio-bellezza-arte-musica.
  • Realizzazione di sé stessi. Lo step successivo riguarda il bisogno di essere totalmente e pienamente realizzato e cioè essere il meglio di ciò che si può essere. (Maslow affermava che: “Ciò che un uomo può essere, deve esserlo”): continua crescita di sé-piena soddisfazione in tutti gli ambiti della vita.
  • Trascendenza. Questo ultimo step è raggiunto solamente se pienamente raggiunti e quindi appagati i bisogni degli altri sette step. Questo è il bisogno di aiutare gli altri a realizzarsi a loro volta: altruismo.
Lasciando perdere tutte le variabili di tale teoria, questo studio ci fa comprendere quanto la soddisfazione dei bisogni stia alla base di una buona vita emotiva.
In altre parole, quando percepiamo che i nostri bisogni siano soddisfatti o stiano per esserlo proviamo delle emozioni positive, al contrario proviamo emozioni negative, che, se non riconosciute, a lungo andare, possono portare a veri malesseri.
  • È importante, quindi, accogliere e conoscere le nostre emozioni, perché l'evitarle o sfuggirle può condurre a malesseri più o meno intensi/gravi. E poi, diciamocelo, possiamo evitare o sfuggire un evento esterno a noi, molto più difficoltoso è sfuggire o evitare un pensiero o una sensazione. 
In poche parole, prima le conosciamo e le accogliamo, 'ste benedette emozioni, e meglio è.

Dal web
Continua...

sinforosa castoro

lunedì 24 agosto 2015

Emozion. Parte 1°

Fra pochi giorni inizierà un nuovo anno scolastico e per piccoli e grandi sarà tempo di forti emozioni e allora, in estrema sintesi e con parole semplici, cerchiamo di esplorare un po' cosa sono, come si manifestano ecc... le emozioni.
Cosa significa la parola emozione? Dal lat. tardo emotio da emovéo "smuovere" attraverso il fr. émotion (1534), in it. arriva entro l'inizio del Settecento: forte moto dell'animo.
  • Le emozioni sono risposte a stimoli interni o esterni a me. Le emozioni sono caratterizzate da manifestazioni fisiche legate alla percezione che si ha di quella data situazione, sia che si attui in uno spazio esterno a me o interno a me. Insomma, un evento, sia che avvenga nell'ambiente intorno a me (esterno) o nel mio spazio mentale (interno), mi procura una emozione in base a come io lo percepisco. 
Esempio, per stare in tema col post di ieri:
Devo fare un lungo viaggio in aereo.
Questo evento può provocarmi diverse tipologie di emozione: dall'euforia, all'angoscia, passando dalla gioia, allo stupore, alla paura eccetera, secondo a come percepisco l'evento medesimo.
  • È facile quindi comprendere che il modo di percepire un determinato evento, sia esterno che interno a me, condizioni poi altre manifestazioni psicologiche come può essere il comportamento, l'attenzione, la memoria e via discorrendo. 
Ritornando all'esempio sopra-descritto:
Sono così entusiasta che non vedo l'ora di salire sull'aereo e il mio cuore batte all'impazzata dalla gioia. 
Sono così spaventata che vorrei fuggire dall'aeroporto e mi sento il cuore in gola dalla paura.
  • Un autore, Paul Ekman (psicologo statunitense, uno dei più autorevoli del ventesimo secolo)  ha differenziato sei tipologie di emozioni (che lui definisce primarie e dalle quali deriverebbero tutte le altre, con le più svariate sfumature) sostenendo poi che queste emozioni - comuni a tutti i popoli e culture della terra e identificabili attraverso un linguaggio mimico-facciale - sono un vero e proprio meccanismo automatico in grado di darci informazioni su come viviamo un determinato evento e aiutarci a rispondere al cambiamento. È superfluo ricordare ancora che ciò che scatena le emozioni (il modo di percepire un evento), invece, non sia affatto universale ma, al contrario, sia alquanto soggettivo.
  • Le sei tipologie di emozioni descritte da Ekman sono: rabbia, disgusto, tristezza, gioia, paura, sorpresa e ovviamente tutte le loro infinite variabili.
Continua...


sinforosa castoro

domenica 23 agosto 2015

Uruguay e Argentina

Oggi, sorpresa sorpresa, è venuta a trovarmi una mia "nipotina". È appena ritornata da un viaggio in Uruguay e Argentina (fa anche la rima!). Che racconti fantastici: cultura, cibo, vita, paesaggi, strade, cielo, nuvole e stelle... completamente diversi da qui.
Scusate, continuo ad ascoltarla.



sinforosa castoro

venerdì 21 agosto 2015

Sigle scuola

Nel mondo della scuola esistono tante parole che per i non addetti ai lavori possono sembrare una vera e propria lingua sconosciuta. Cerchiamo fare un po' di chiarezza fra quelle sigle più comuni e anche condivise con i genitori.
IC = Istituto Comprensivo
DS = Dirigente scolastico
DSGA = Direttore dei servizi generali e amministrativi
ATA =  Personale amministrativo tecnico ausiliario
CD = Collegio docenti
CI = Consiglio d'istituto
RSU = Rappresentanza sindacale unitaria
FS = Funzioni strumentali
POF = Piano offerta formativa
PAI = Piano annuale per l'inclusività
PEI = Piano educativo individualizzato
UdA = Unità di apprendimento
BES = Bisogni educativi speciali
GLI = Gruppo di lavoro per l'inclusione
RAV = Rapporto di autovalutazione


Per ora fermiamoci qui. 
Questo post potrebbe subire variazioni ed essere aggiornato.




sinforosa castoro

giovedì 20 agosto 2015

Cosa c'è nel mio cuore

Un giorno un uomo ricco consegnò un cesto di spazzatura a un uomo povero. 
L'uomo povero gli sorrise e se ne andò col cesto, poi lo svuotò, lo lavò e lo riempì di fiori bellissimi.
Ritornò dall'uomo ricco e glielo diede. L'uomo ricco si stupì e gli disse: «Perché mi hai donato fiori bellissimi se io ti ho dato spazzatura?». E l'uomo povero disse: «Ogni persona dà ciò che ha nel cuore».  
Tratto dai Pensieri Notturni del Gufo (?).


sinforosa castoro

mercoledì 19 agosto 2015

Vademecum per imparare ad amare la lettura

Sovente i genitori si domandano come invogliare i figli alla lettura. Non ci sono regole fisse, semmai accorgimenti.
Non obbligate i figli con frasi tipo: "leggere fa bene", "leggere insegna", "leggere è bello"... I figli preferiscono l'esempio alle parole. Se vedono genitori che leggono prima o poi si avvicineranno alla lettura. Questo non significa che i genitori non debbano fare nulla in proposito, anzi.
Fin dalla più tenera età dei figli, cari genitori, acquistare libri e libretti; ce ne sono davvero di meravigliosi e di ogni materiale, e fare in modo che i bambini prendano confidenza con loro fin dalla più tenera età.
Leggete loro piccole storie.
Guardate insieme a loro le immagini dei libri e commentatele.
Inventate con loro storie fantastiche.
Create delle storie con parole e immagini e fatele diventare piccoli libretti.
Leggete ai vostri figli, anche quando sono più grandicelli. Magari voi leggete loro e loro leggono a voi capitoli alterni di romanzi.
Fin da piccoli, portateli sovente in biblioteca, in libreria.
Fate scegliere loro quali libri portare a casa, anche se magari non condividete la loro scelta.
E che la vostra casa abbondi di librerie stracolme di libri...
Il libro è un bene prezioso per tutti, a ogni età.




sinforosa castoro

venerdì 14 agosto 2015

Maria ci è accanto

 A Maria assunta in cielo
O Vergine Immacolata, 
Madre di Dio e Madre degli uomini,
noi crediamo nella tua assunzione in anima e corpo al cielo,
ove sei acclamata da tutti i cori degli angeli e da tutte le schiere dei santi.
E noi ad essi ci uniamo per lodare e benedire il Signore 
che ti ha esaltata sopra tutte le creature 
e per offrirti l'anelito della nostra devozione e del nostro amore.
Noi confidiamo che i tuoi occhi misericordiosi si abbassino sulle nostre miserie
e sulle nostre sofferenze; 
che le tue labbra sorridano alle nostre gioie e alle nostre vittorie; 
che tu senta la voce di Gesù ripeterti per ciascuno di noi: Ecco tuo figlio.
E noi ti invochiamo nostra madre 
e ti prendiamo, come Giovanni, 
per guida, forza e consolazione della nostra vita mortale.
Noi crediamo che nella gloria, 
dove regni vestita di sole e coronata di stelle,
sei la gioia e la letizia degli angeli e dei santi. 
E noi in questa terra, 
ove passiamo pellegrini, 
guardiamo verso di te, nostra speranza; 
attiraci con la soavità della tua voce per mostrarci un giorno,
dopo il nostro esilio, 
Gesù, frutto benedetto del tuo seno, o clemente,
o pia, o dolce Vergine Maria.
 Pio XII


Ovunque siate, buonferragosto.

sinforosa castoro


giovedì 13 agosto 2015

Regalo di ferragosto

Be' che dire? Mi fa tanto piacere e penso farà piacere anche a Valeria.
La "sua" e mia piccola storia: Vale e le giostre è stata segnalata anche da questo interessante e istruttivo blog. E dunque, grazie a voi Annamaria e Maddalena, e buon ferragosto.

http://attentiaibambini.blogspot.it/2015/08/vale-e-le-giostre-piccola-buona-notizia.html





sinforosa castoro

martedì 11 agosto 2015

5 domande a Sinforosa

Una cara amica di Blog, che vuole rimanere anonima "... perché non voglio che pensano che sono curiosa" - a proposito, cara amica, la curiosità non è peccato - mi pone cinque domande e mi chiede se me la sento di rispondere. Perché no!
1 Sinforosa, nei tuoi articoli parli spesso di Dio, ma che posto ha nella tua vita?
2 Da maestra di scuola materna, dacci una fotografia dei bambini.
3 Quali sono le tue letture preferite?
4 Quali sono i tuoi hobby preferiti?
5 Quali sono i tuoi luoghi preferiti?

Allora, cara amica, cerco di risponderti e di essere sintetica per non annoiare i lettori.

Sinforosa, nei tuoi articoli parli spesso di Dio, ma che posto ha nella tua vita?
Come dici bene tu, in molti dei miei post salta fuori il legame che sento di avere con Dio, che nel mio caso specifico è il Dio dei cristiani e cioè il Dio trinitario, che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Dico questo perché molti cristiani fanno del cristianesimo una specie di Woodstok (pace-amore-libertà), come del resto si fa con certi santi. In realtà il Signore è esigente, altroché! Ci esorta a essere "santi come Dio è santo", ci interpella dicendoci "O siete con me o contro di me", ci comanda "amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi" e lui è morto per noi, ci invita a perdonare, sempre. In una parola o si è apostoli o apostati, non ci sono mezze misure.
Mi domandi che posto ha nella mia vita. In verità posso dire, senza mezzi termini, che il Signore è il fil rouge di tutta la mia esistenza - anche se non si finisce mai di diventare cristiani - e che quindi è inevitabile farlo trasparire in ciò che penso, vivo e... scrivo. So che questo non a tutti i lettori garba, così come è nella vita vera, ma questo è.
Da maestra di scuola materna, dacci una fotografia dei bambini.
Fondamentalmente i bambini e le bambine sono sempre "uguali" nei loro bisogni, manifestazioni, spontaneità, creatività. Tuttavia negli ultimi anni, non si può che constatare che è sempre più difficile gestire questi bambini, perché alla base c'è una errata gestione da parte dei genitori. Non dimentichiamo che sempre più bambini sono figli di coppie separate o divorziate, di coppie in difficoltà economiche, lavorative. Sempre più bambini, fin dai primi mesi di vita, sono affidati alle istituzioni, magari dalle 7.30 del mattino alle 18 o 19 di sera; in famiglia ci stanno poco e niente, i genitori non hanno tempo, a fine giornata sono tesi, preoccupati. Senza colpevolizzare nessuno, mancherebbe altro, anche perché vale molto più la qualità del tempo passato con un bambino che la quantità, i genitori, tuttavia, dovrebbero comprendere, ancor più oggi, che il loro compito è ancor più prezioso e urgente per l'educazione e la crescita dei propri figli. Nessuna istituzione, anche quella più organizzata e "buona" può sostituire una mamma e un papà. I bambini hanno bisogno delle attenzioni, del dialogo, "di fare cose" insieme a mamma e papà, più che degli oggetti che mamma e papà regalano loro, magari quotidianamente. E poi c'è bisogno che mamma e papà sappiano dire dei bei NO, senza sentirsi in colpa, senza tornare indietro. Certo, non con la violenza o l'autorità, tipica di anni fa, ma con estrema autorevolezza e fermezza. Anzi, dirò di più, i bambini hanno bisogno di sentirsi "contenuti" e cioè di sentire che gli adulti che gli stanno intorno diano loro dei limiti. Questo li fa sentire sicuri e protetti.
Quali sono le tue letture preferite?
Quand'ero giovane ero più selettiva. Preferivo le cosiddette "letture impegnate". Col passare degli anni sono diventata onnivora, leggo di tutto. Prima di dormire, però, mi butto su letture leggere, per non appesantire il sonno.
Quali sono i tuoi hobby preferiti?
Mi diletto un po' in tante cose: leggere, scrivere, cucinare, dipingere, suonare la chitarra, ascoltare musica, uncinetto, maglia, cucito, découpage, creare oggetti. Per farla breve, non so stare con le mani in mano, ma, sia chiaro, sono una frana in tutte queste cose.
Quali sono i tuoi luoghi preferiti?
Quand'ero giovane ogni luogo mi andava bene. Col passare degli anni, che dire, non saprei rinunciare all'alta montagna, ma anche al movimento e al caos della città. Il mare lo preferisco in inverno, mentre il viaggio inteso come andare o in luoghi lontani o in luoghi inesplorati anche se a portata di mano mi crea in po' di ansia, anche se so già, ancor prima di partire, che sarà una esperienza fantastica, perché viaggiare allarga gli orizzonti. Ma il luogo in assoluto preferito è la mia casa.






sinforosa castoro

lunedì 10 agosto 2015

L'isola dei sentimenti

Ho sentito questo raccontino alla radio, mi è piaciuto e ho cercato di riassumerlo. Poi ho digitato in rete due frasette ed eccolo lì, scritto e trascritto da mille blog. Molti di voi, quindi, lo conosceranno, ma io lo pubblico ugualmente. Chissà che ci sia ancora qualcuno che non lo conosce!

C’era una volta un’isola,
dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: Il Buonumore, la Tristezza, il Sapere… così come tutti gli altri, incluso l’Amore….
Ma un giorno l’isola cominciò a sprofondare, allora tutti i sentimenti si prepararono ad andarsene sulle loro navi. Solo l’Amore volle aspettare, fino all'ultimo momento.
Quando l’isola fu sul punto di sprofondare, l’Amore decise di chiedere aiuto.
La Ricchezza passò vicino all'Amore su una barca lussuosissima e l’Amore disse: «Ricchezza puoi portarmi con te?».
«Non posso». Gli disse «C’è molto oro e argento sulla mia barca, e non c’è posto per te».
L’amore allora decise di chiedere aiuto all'Orgoglio, che stava passando su un magnifico vascello
«Orgoglio, ti prego, puoi portarmi con te?».
«Non ti posso portare, Amore» rispose altero l’Orgoglio «Qui è tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca».
Allora l’Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto:
«Tristezza,Tristezza, ti prego, lasciami venire con te».
«Oh…Amore» rispose la tristezza «sono così triste che ho bisogno di stare da sola».
Anche il Buonumore passo affianco all'amore, ma era così contento che neanche sentì che lo stavano chiamando.
All'improvviso una voce disse: «Amore, vieni con me» era un vecchio che aveva parlato.
L'Amore si sentì felice e pieno di gioia e accettò prontamente l’offerta di un passaggio. Arrivati sulla terra ferma, l’anziano se ne andò. L’Amore si rese conto di quanto dovesse a quel vecchio, e chiese alla Sapienza:
«Sapienza, puoi dirmi chi mi ha aiutato?».
«È stato il Tempo» rispose prontamente la Sapienza
«Il Tempo?» si interrogò l’Amore. «Perché mai il Tempo mi ha aiutato?».
La Sapienza rispose: 
«Perché solo il tempo è capace di comprendere quanto l’amore sia importante nella vita».
di Giovanni Salvatore Paddeu






sinforosa castoro
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domenica 9 agosto 2015

Hiroshima e Nagasaki

Hiroshima.
Lunedì 6 agosto 1945.
 Nagasaki. 
Giovedì 9 agosto 1945.
In pochi secondi, migliaia di persone morte. 
Migliaia di storie, migliaia di cuori, menti, sguardi, spazzati via dal fungo della morte atomica.




sinforosa castoro

sabato 8 agosto 2015

Quando muore una mamma

Caro bambino, sì, lo so, ormai sei un adolescente, ma nei miei ricordi tu rimani un bambino, quel bambino, con quella faccia, quei capelli, quelle caratteristiche caratteriali, quelle capacità... perché non c'è un bambino identico a un altro e nei ricordi di una maestra rimane immutata l'immagine del bambino che fu.
Caro bambino, dicevo, la notizia della morte della tua giovane mamma mi ha sconvolto, come uno squarcio doloroso in questo agosto infuocato che toglie il respiro. Ti abbiamo nominato, ricordato, mentre di telefono in telefono la notizia rimbalzava di maestra in maestra. Io, noi, siamo state per te soltanto le tue maestre, ma abbiamo ben in mente quello che facevi, come ti muovevi, com'eri piccolo all'età di tre anni! Abbiamo ben in mente la tua mamma, il tuo papà, il tuo nonno... la tua famiglia, insomma. Siamo tristi, molto tristi, per tutti voi e per lei, per la tua giovane mamma, che adesso vi amerà e seguirà da lassù. Sono sicura che a chi leggerà questo articolo, verrà spontanea una preghiera; che la Mamma del cielo vi consoli e vi dia forza.



sinforosa castoro

venerdì 7 agosto 2015

Lugano addio

Molti di voi la conosceranno. È una struggente canzone di Ivan Graziani, originalissimo autore, morto troppo presto.
Avrei voluto inserirla come al solito ma, non so se è l'effetto del caldo, non riesco a trovare la dicitura codice per l'incorporamento, forse qualcuno mi sa dire se è cambiato qualcosa? A ogni modo metto il link.
Buon ascolto

giovedì 6 agosto 2015

Garbuglio

Il caldo è insopportabile. L'afa idem. Ventilatore, aria condizionata, acqua fresca, ghiaccioli e frutta non placano questa calura che sembra protrarsi all'infinito; oddio! 
Quasi quasi mi faccio un caffé bollente. 
Sei agosto, memoria delle vittime della bomba su Hiroshima: morte e orrore dell'umanità. A distanza di settant'anni, altri orrori e altra morte pervade la terra, non abbiamo ancora imparato la lezione, purtroppo.
Sei agosto, festa della Trasfigurazione del Signore. Almeno tu, o Signore, facci vedere cosa saremo dopo e forse vivremo meglio oggi. 
Valeria è contenta della favoletta scritta proprio per lei - mi fa piacere che abbia gradito la cosa -, per onorare una buona e bella notizia: un amore che dura da venticinque anni, oggigiorno non è cosa da poco.
Queste sono belle e buone notizie che il Tg. non dà mai. 
Quasi quasi invento una fiabettina per ogni "amore estivo" di quei lettori che mi vorranno raccontare qualcosa di sé, mah, con questo caldo la mente fuma e i pensieri si annodano in un garbuglio che... È meglio...
Sì, vado a farmi un caffé.



sinforosa castoro  

mercoledì 5 agosto 2015

Vale e le giostre

Tanti e tanti anni fa,

esattamente venticinque, in un paese attorniato da dolci colline, viveva una bella fanciulla di nome Vale. 

Vale era proprio quello che si dice una brava ragazza, tutta famiglia e... e altri. Sì, altri. Vale amava chiunque avesse bisogno di lei, che fossero persone o animali. Correva in aiuto alle une a agli altri, senza chiedere nulla in cambio. 









martedì 4 agosto 2015

L'amore adesso

L'estate è la stagione che veicola più facilmente incontri, complici sono i viaggi, il caldo, il mare, le passeggiate al chiaro di luna e via discorrendo. Quanti di noi hanno conosciuto un amore durante i mesi estivi? E che ricordo si ha di questo amore? Ed è durato lo spazio di una vacanza o è proseguito diventando magari l'amore di una vita?







sinforosa castoro

lunedì 3 agosto 2015

Sono in ferie, ma...

In questi giorni di vacanza mi capita spesso di incontrare i "miei" bambini in compagnia delle loro mamme.
«Ciaooo», mi gridano loro, i bambini, e poi tocca alle mamme. Le più sono stravolte, così almeno dicono di essere. «Ma come fate, voi? Non ne posso più. Capricci su capricci e non è mai contento. Hai visto, gliel'ho detto alla maestra».
«Ma, fai così il monello, con la mamma?».
«Il monello?» interviene lei, «risponde e si butta per terra e non c'è verso. Non vedo l'ora che ricominci la scuola».
«Cerca di fare il bravo e lei, magari, stia un po' con lui».
«Ma è con me tutto il giorno, sono in ferie. Preferisco andare a lavorare, però».
«Be', io le consiglio di non dire queste cose davanti a lui» glielo dico a mezza voce «i bambini sentono il nostro umore e soprattutto sentono se stiamo volentieri con loro. Perché non fate qualcosa insieme? Giocate un po'. Vero che vuoi che la mamma giochi un po' con te?».
«Sì» mi fa lui, convinto.«Ha visto, signora, poi la mamma ti legge una bella storiella e tu le fai un bel disegno Poi, con i sassolini o pezzi di carta fai una bella cornice e così diventa un quadro da far vedere a tuo fratello e al papà».
«Sì, dai».
«Tu, però, devi promettere alla mamma che non farai più capricci. I capricci li fanno i bambini piccoli piccoli così, e tu, invece, sei grande».
Saluto mamma e figlio e me ne vado con la speranza che la mamma abbia capito che ci vuole davvero poco per far felice un bambino annoiato, e che stare col proprio figlio significa dare senso a quel tempo insieme.




sinforosa castoro

domenica 2 agosto 2015

MANIFESTO CONTRO OGNI VIOLENZA



NO
a giudizi, violenze - anche verbali - 
verso chi vive o la pensa diversamente da te.
NO razzismo.
NO sperimentazioni, manipolazioni e violenze su feti  ed embrioni umani.
NO aborto.
NO tortura.
NO pena di morte.
NO sopruso, sfruttamento, violenza, abbandono,
di bambini e bambine, giovani, anziani, vecchi, 
poveri, ammalati, diversamente abili, stranieri, carcerati,
uomini e donne di ogni lingua, popolo, cultura, fede religiosa e nazione.
NO a politiche che non tengano conto del "bene comune".
NO abbandono, violenza e vivisezione di animali.
NO a sfruttamento, incuria dell'ambiente.
Troppe parole e troppi NO? 
Allora mettiamola così
Un solo NO in poche parole:
"NON FARE AGLI ALTRI CIÒ CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE".


Dalla rete



sinforosa castoro

sabato 1 agosto 2015

Preghiere prima di un viaggio

Signore, che riempi ogni luogo con la tua presenza,
accompagnami in questo viaggio.
Fammi giungere alla meta e tornare a casa sano e salvo.
Il tuo angelo mi accompagni, mi difenda
e mi faccia capire che tutta la vita è un grande viaggio.
Fa', o Signore, che il mio viaggio sia un annuncio di gioia
a tutti coloro che incontro,
un messaggio di speranza, un dono di certezza
e io porti a tutti una testimonianza di vita cristiana.
Mettiti in cammino con me, Signore
e fa' che questo mi prepari all'ultima mia partenza
che mi schiuderà l'incontro con te, nel tuo regno.
Amen



O Signore
la nostra vita è insieme nelle tue mani e nelle nostre.
Concedi a noi di essere prudenti e responsabili.
E tu liberaci dai pericoli e donaci un felice ritorno.
Amen


Dio sia buono con noi.
Ci faccia tornare a casa sani e salvi.
L'angelo del Signore ci accompagni
e ci liberi da ogni pericolo.
Amen
da Lettera estate Radio Maria


























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