In questi giorni di fine scuola (la scuola dell'infanzia finisce il 30 giugno) noi insegnanti siamo alle prese con carte e scartoffie di ogni genere. Registri, Rubriche Valutative, relazioni finali, progetti per l'anno scolastico prossimo, verifiche, incontri, confronti - non sempre sereni, purtroppo - con colleghe e dirigente, collegio docenti in metà di mille e chi più ne ha...
Insomma, più che insegnanti ci sentiamo impiegate d'ufficio e i bambini? I bambini ci sono, eccome, e richiedono le nostre attenzioni, come durante tutto l'anno scolastico, del resto.
Com'è lontana la "scuola materna" d'una volta dove la priorità l'avevano proprio loro, i bambini, e la burocrazia si limitava alla compilazione del Registro e alla compilazione delle Schede di Valutazione finale; eppure quante attività si facevano anche allora.
Nostalgia di un passato? Assolutamente no, tuttavia mi domando a che servono tutte quelle carte (mail) moltiplicate all'infinito per raccontare quella che è, e che è sempre stata, la routine della scuola.
Che sia solo pubblicità? E se sì, a che pro?
sinforosa castoro
Insomma, più che insegnanti ci sentiamo impiegate d'ufficio e i bambini? I bambini ci sono, eccome, e richiedono le nostre attenzioni, come durante tutto l'anno scolastico, del resto.
Com'è lontana la "scuola materna" d'una volta dove la priorità l'avevano proprio loro, i bambini, e la burocrazia si limitava alla compilazione del Registro e alla compilazione delle Schede di Valutazione finale; eppure quante attività si facevano anche allora.
Nostalgia di un passato? Assolutamente no, tuttavia mi domando a che servono tutte quelle carte (mail) moltiplicate all'infinito per raccontare quella che è, e che è sempre stata, la routine della scuola.
Che sia solo pubblicità? E se sì, a che pro?
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