La Rete

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COMUNICAZIONE

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sabato 30 luglio 2016

Cronaca di una vacanza 3°

Che fatica!!! « Sinforosa, non siamo ancora arrivati?».
«No, Peggy, ancora un po' di salite e poi ci siamo».


Ahhh!!! Finalmente siamo arrivati. Sono stanchissima.


















«Ma su, dai, vieni a vedere che bello!!!».
«E va bene, vengooo. È proprio bello».


«Senti, Sinforosa, poi a casa ci fai mangiare la torta?».
«Sì, dopo il riposino una bella fetta di torta, per tutti».



venerdì 29 luglio 2016

Francesco ad Auschwitz

Senor, ten piedad de tu pueblo! Senor, perdon por tanta crueldad!
(Signore, abbi pietà del tuo popolo! Signore, perdona tanta crudeltà)
Papa Francesco Auschwitz. 29 luglio 2016


Questo grido di supplica del Santo Padre ci riporta alla mente tutto l'orrore impetrato in quel luogo, orrore che, anche se in altri tempi e modi, continua ancor oggi, perché l'uomo, sebbene "creato a immagine di Dio e fatto poco meno degli Angeli (salmo 8)", è sedotto continuamente dal Male.
Il Signore abbia misericordia di tutti noi e ci perdoni e che a tutte le vittime di orrori, di ieri e di oggi, doni la luce eterna, perché la morte non è la fine di tutto; il sole muore ogni giorno, ma in realtà non va a morire nel mare, va a donare luce, calore e vita ad altre terre.



Dalla rete

sinforosa castoro

giovedì 28 luglio 2016

I dieci comandamenti del bambino

                                           I Dieci Comandamenti del bambino
  Non avrai altri bambini che noi oggi: rispettaci, difendici, amaci: solo così saremo gli uomini del domani.
  Non deturpare il nostro nome di bambini: lasciaci giocare, sorridere e sognare; permettici di essere bambini.
  Siamo noi bambini la festa della famiglia e del mondo, perché siamo nati dal cuore stesso di Dio e siamo il futuro: santificaci col tuo amore.
Amando noi, onorerai Dio che è nostro Padre e Madre; anche noi domani saremo Padre e Madre, se ci avrai trasmesso valori da vivere.
  La vita è vita dal concepimento alla morte: dopo inizia la definitiva. Rispetta la nostra vita fin dal seno materno e continua a generarci, permettendo di nascere, vivere e cantare.
  Non c'è niente al mondo di più bello, semplice e puro di un bambino; difendi la nostra trasparenza col tuo affetto vero e non sporcarti della nostra innocenza.
  Non rubarci la nostra spontaneità, il nostro sorriso, la nostra allegria con i tuoi idoli, lasciaci essere bambini e non voler bruciare le tappe per noi: c'è tempo.
  Non dire che ci vuoi bene finché ci saranno bambini soldati, minatori, schiavi del sesso e fonte di guadagni, lavoratori senza diritti e difesa: quante bugie su di noi.
  Non desiderare di arricchirti, aver prestigio, potere e forza, magari calpestandoci, sfruttandoci, non trovando tempo da perdere con noi per giocare insieme: troppo in fretta diventeremo grandi.
10° Non desiderare l'ideale di noi, magari additandoci il figlio del vicino, perché migliore; amaci come siamo, nel reale, perché così Dio ama anche te: solo così potremo cambiare insieme. 
Gianni Fanzolato

Dalla rete
sinforosa castoro

martedì 26 luglio 2016

Desiderio

Se vuoi costruire una nave non chiamare la gente che procura il legno, che prepara gli attrezzi necessari, non distribuire compiti, non organizzare il lavoro. Prima invece sveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà svegliata in loro questa sete, gli uomini si metteranno subito al lavoro per costruire la nave.
Piccolo Principe. Antoine de Saint-Exupéry

Dalla rete

Senza il desiderio non si conquista nulla. Senza il sogno non c'è futuro. Impariamo a sognare, a desiderare e conquisteremo vette altissime.

sinforosa castoro

lunedì 25 luglio 2016

Orfana di voi

Sono solo poche ore che sono lontana da voi e già mi mancate. Ogni volta è così, nonostante i tanti e tanti anni che sto con voi, ogniqualvolta vi lascio sento la vostra mancanza e un nodo mi chiude lo stomaco. Mi manca la vostra luce, la vostra forza, la vostra originale bellezza che rende luminosa, bella e sempre nuova la mia giornata, la mia vita, lì, con voi.
Se solo sapeste quanto vi amo, quanto vi adoro, quanto bisogno ho di voi e invece sono di nuovo qui, in questo luogo privo di altezze, orfana di voi, mie care montagne.

















sinforosa cstoro

domenica 24 luglio 2016

Sfida 8 Differenze

Era famoso il Romanzo in sei parole scritto da Hemingway per vincere una scommessa: 
«For sale: baby shoes, never worn» (Vendesi: scarpe per neonato, mai indossate).


Chi ha voglia di partecipare? Un racconto in quattordici parole con tema Differenze.
Questi sono i miei. Quale preferite?

Diversi da capo a piedi, diversa cultura, lingua, fede, ma identici sentimenti, emozioni, cuore.
Non esiste granello di sabbia o filo di erba identici: diversità uguale a bellezza.
Odio ciò che vedo, perché ciò che vedo non è come me, quindi odio.


sinforosa castoro


Vai a leggere anche Sfida 7  e partecipa.

sabato 23 luglio 2016

Utopia

Utopia di Tommaso Moro compie 500 anni (1516-2016). Tommaso Moro, umanista e politico, decapitato nella torre di Londra il 7 luglio 1535, scrisse Utopia poco dopo l'uscita del Il Principe di Machiavelli. Le due opere sono agli antipodi, in quanto a riflessioni politiche: tanto si esprime il coraggio del sognatore nel primo, quanto l'egoismo calcolatore nell'altro.
Per Tommaso Moro Utopia - dal greco ou = non e dal sostantivo topos = luogo, quindi utopia = non luogo - è, invece, un luogo ideale, un modello di società giusta dove "Il fondamento essenziale di una società sana è nell'equa spartizione dei beni". Laddove c'è solidarietà e condivisione c'è una società giusta e che sa vivere in pace. Così si esprime: "Così facilmente s'acquisterebbe il vivere, se la bramosia di accumulare denari non impoverisse gli altri".
In questo nostro tempo dilaniato da egoismi calcolatori che producono miserie e povertà sempre più dilaganti e inarrestabili, il monito di Tommaso Moro, a distanza di cinquecento anni, non solo è di grande attualità, ma diventa sempre più urgente. Solo se farà breccia nel cuore dei politici, e nel nostro, forse qualcosa cambierà o sono anch'io una sognatrice come il Moro?



sinforosa castoro

venerdì 22 luglio 2016

Miciomio... non abbandonarmi.


"Mi hanno abbandonato sul ciglio di questa strada... E adesso? Il mio fratellino è già morto"


«Ehi, bel micino? Cosa fai qui tutto solo e affamato? Vuoi venire con me?».















«Ora ti porto a casa, non avere paura».








«Che ne dici? Ti piace la nostra casa? E poi ci sarà Lele che si prenderà cura di te e tutti noi, davvero».



«Lele. Leleee, vieni a vedere».
«Ohhh!!! Ma che bello».
«L'ho trovato sul ciglio della strada. Era solo, impaurito e affamato. Qualcuno deve averlo abbandonato, il suo fratellino era morto accanto a lui».
«Posso tenerlo?».
«Ma certo, ora è il tuo, il nostro micio».
«Ti chiamerò... Cuccioldoro, Billi, Miciomio, Muci, Miciui, quale ti piace?».
«Grrr... grrr... grrr...».
«Mamma, fa le fusa».


"Sono proprio felice. Che bello, ho una casa e una famiglia che mi vuole bene. Grrr...grrr... grrr... Resterò con voi sempre, sempre".


disegni e testo di sinforosa castoro

giovedì 21 luglio 2016

Cronaca di una vacanza 2°


«Sinforosaaa, tienimi bene».
«Non preoccuparti, sei al sicuro. La seggiovia ci porta in alto. Adesso andiamo su, su, su, fino a quasi tremila metri».
«Che bello, a me piace e poi c'è il lago?».
«Sì, Lele, c'è un laghetto di montagna».


«Evviva, piace anche a me».




«Amici, avete visto che bella l'acqua?».
«È proprio trasparente. Si vedono tutti i sassi».



«Sinforosa, andiamo più vicino».
«Va bene, ma state attenti».


Sempre più vicino...


Sempre più vicino...


«Sinforosa, è bellissimo, stiamo sempre qua?».

sinforosa castoro
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mercoledì 20 luglio 2016

Mai senza Significato

Voi di cosa potete fa a meno e di cosa non potreste proprio fare a meno?


Le vostre risposte al POST non solo sono state graditissime ma anche molto interessanti. La domanda me la sono posta anch'io, è ovvio, e mi sono accorta che forse bastava formulare solo la seconda parte della domanda, e cioè di cosa non potrei proprio fare a meno, per farmi/farci riflettere sulle cose che davvero contano. Per quanto mi riguarda, la risposta me l'ha data Lucia stessa: posso vivere senza tante cose, ma non senza un significato.

Ora, per me significato vuol dire dare un senso alle cose/persone/esperienze che mi accadono nella vita, sia quelle belle, allegre e positive che quelle brutte, tristi e negative, perché nella vita le due facce della stessa medaglia si rincorrono in continuazione. 
E se è facile trovare un senso alle cose/persone/esperienze belle e positive, molto più difficile è trovarlo quando la sofferenza, la delusione, la malattia, l'umiliazione, i problemi bussano alla tua porta. E allora mi domando chi o che cosa può garantirmi un significato anche in tali situazioni? L'amore degli affetti più cari sono importanti, non c'è dubbio, la pace che si sperimenta nei rapporti interpersonali sta addirittura alla base degli affetti sopra citati, la salute del corpo e della mente è basilare, una certa stabilità economica è essenziale per poter vivere dignitosamente e in tranquillità, eppure...! Eppure tutto questo un giorno potrebbe finire o quantomeno trasformarsi. 
Gli affetti familiari, la salute e tutto il resto sono realtà caduche (mi viene in mente questo), come lo sono io, e quindi la riflessione mi porta a cercare ciò che per natura non potrà mai deludere e cioè la fede nel Signore. Mi rendo conto che ciò non avviene in automatico e che la fede nel Signore è una conquista che avviene giorno dopo giorno per tutto il tempo che dura una vita intera, tuttavia ritengo valga la pena chiedere, elemosinare se necessario, che Lui aumenti il nostro desiderio di conoscenza, di fede in Lui, perché come dice bene santa Teresa d'Avila:  
"Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto. Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta! Il tuo desiderio sia vedere Dio, il tuo timore, perderlo, il tuo dolore, non possederlo, la tua gioia sia ciò che può portarti verso di lui e vivrai in una grande pace".

Ecco, nella mia caducità, nella mia cosciente pochezza e miseria, ciò di cui non potrei fare a meno è di questo Significato. 
Che il Signore, nonostante me, me lo conceda sempre, fino al mio ultimo respiro.





sinforosa castoro

martedì 19 luglio 2016

Harry Potter e la maledizione dell'erede


A tutti gli amanti del genere,
appuntamento in libreria il 24 settembre prossimo.


Dalla rete

sinforosa castoro

Cantico di Daniele

Benedite, opere tutte del Signore, il Signore,

lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

Benedite, angeli del Signore, il Signore,

benedite, cieli, il Signore.

Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore,
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore,
benedite, stelle del cielo, il Signore.

Benedite, piogge e rugiade, il Signore,
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore,
benedite, freddo e caldo, il Signore.

 Benedite, rugiada e brina, il Signore,
benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore,
benedite, notti e giorni, il Signore.

Benedite, luce e tenebre, il Signore,
benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli.

Benedite, monti e colline, il Signore,
benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore,
benedite, mari e fiumi, il Signore.

Benedite, mostri marini e quanto si muove nell'acqua, il Signore,
benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore,
benedite, figli dell’uomo, il Signore.

Benedica Israele il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore,
benedite, o servi del Signore, il Signore.

Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore,
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo,
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo,
degno di lode e di gloria nei secoli.
Cantico di Daniele 3,57-88.56
































sinforosa castoro

lunedì 18 luglio 2016

Significato. Significati

"Posso vivere senza tante cose, ma non senza un significato".
Una frase che mi fa riflettere, non è mia, bensì di Lucia
Voi di cosa potete fa a meno e di cosa non potreste proprio fare a meno?



sinforosa castoro

Poster

Grazie di cuore a TE per gli auguri e per il "poster": bellissimo.
Consiglio. Visitate questo sito





sinforosa castoro

domenica 17 luglio 2016

Sfida 7 Insetti

Era famoso il Romanzo in sei parole scritto da Hemingway per vincere una scommessa: 
«For sale: baby shoes, never worn» (Vendesi: scarpe per neonato, mai indossate).


Chi ha voglia di partecipare? Un racconto in dieci parole con tema Gli insetti
Questi sono i miei. Quale preferite?

Tutto un brulicare di ronzii: il prato è in fermento.
Cogli dai fiori il nettare più buono: oro mi doni.
Nella notte afosa il tuo ronzio non mi fa sognare. 


sinforosa castoro


Vai a leggere anche Sfida 6  e partecipa.

sabato 16 luglio 2016

Cronache di una vacanza 1°

Ciaooo, sono in montagna. Sono arrivata ieri. 



Sono qui con Lele, mio cugino, e Giorgino. Eccoci qua sdraiati nel prato tutto verde e tutto profumano di erba... che profumooo!!!



Avete visto? Siamo su questo sasso e intorno a noi scorre l'acqua della cascata, è freddissima, pulita, trasparente: che bello!!! «Sinforosa ci hai fatto la foto?». 
«Si-i».
«Adesso facci la foto mentre facciamo le capriole».
«Sì, ma state attenti».
«Va bene». 
Evviva, che bello, che bello. Ancora.



Avete visto che dessert? Io e Giorgino mangiamo la torta alla crema,


Lele, invece, ha voluto quella alla pasta di mandorle e marmellata. Mhhh!!! Che buona: «Lele me ne fai assaggiare un pezzetto che ti faccio assaggiare la mia?»


Ohhh!!! Un po' sulla sdraio, al sole.


«Sinforosa. Sinforosaa. Sinforosaaa».
«Che cosa c'è, non vedi che sto parlando?».
«Eh, sì, scusa. Ma oggi pomeriggio dove andiamo?»... 


sinforosa castoro
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mercoledì 13 luglio 2016

Tragedia di tregedie

Ogni tragedia, come quella di ieri in Puglia, è un insieme di tragedie, una per ogni persona colpita e per i familiari a lei cari. In una sola tragedia, tante tragedie incatenate fra loro da un assurdo destino, un assurdo volere, un assurdo disegno o casualità che sia. Ciò che si preannunciava una giornata come tante, nell'ordinarietà della vita, è diventata una giornata straordinaria, pur nel suo dramma e il pensiero non può che andare a tutti e a ciascuno di quelle persone colpite da tale inammissibile tragedia, come l'ha definita il nostro Presidente della Repubblica.
Una preghiera per i defunti e una per i sopravvissuti.


"Padre misericordioso, Signore della vita e della morte. Il nostro destino è nelle tue mani. Guardaci con bontà e guida la nostra esistenza con la Tua Provvidenza, piena di sapienza e di amore. Ravviva in noi, o Signore, la luce della fede affinché accettiamo il mistero di questo intenso dolore, e crediamo che il tuo amore è più forte della morte. Guarda, o Signore, con bontà l'afflizione di coloro che piangono la morte di persone care: figli, padri, fratelli, parenti, amici. Sentano essi la presenza di Cristo che consolò la vedova di Naim e le sorelle di Lazzaro, perché Egli è la risurrezione e la vita. Trovino il conforto dello Spirito, la ricchezza del tuo amore, la speranza della tua provvidenza che apre sentieri di rinnovamento spirituale e assicura a quelli che lo amano un futuro migliore. Aiutaci a imparare da questo mistero di dolore che siamo pellegrini sulla terra, che dobbiamo essere sempre preparati, perché la morte può giungere all'improvviso. Ricordaci che dobbiamo seminare sulla terra ciò che raccoglieremo moltiplicato nella gloria, affinché viviamo guardando sempre a Te, Padre e Giudice dei vivi e dei morti, che alla fine ci giudicherai nell'amore. Ti ringraziamo, Padre, perché nella fede il dolore ci avvicina di più a Te, e in esso cresce la fratellanza e la solidarietà di tutti coloro che aprono il cuore al prossimo bisognoso. Da questo luogo che conserva i resti mortali di tanti nostri fratelli ascolta la nostra preghiera: «Dà loro, o Signore, il riposo eterno e risplenda per essi la luce perpetua. Riposino in pace. E a noi che continuiamo a vivere, pellegrini in questa valle di lacrime, dà la speranza di riunirci a te, nella tua casa paterna, dove Tuo Figlio Gesù ci ha preparato un posto e la Vergine Maria ci guida verso la comunione dei Santi. Amen". Preghiera per gli amici nella sofferenza. Preghiera di Papa S. Giovanni Paolo II.



sinforosa castoro


martedì 12 luglio 2016

Razzismo

A mio parere il Presidente Obama è stato uno dei più grandi Presidenti degli Stati Uniti d'America, da molti anni a questa parte, almeno.
Obama ha fatto prevalere la diplomazia, il gusto del ragionamento, del confronto sull'idea della potenza a ogni costo. Non ha voluto guerre e ha stemperato quelle esistenti. Ha difeso e promulgato leggi a favore dei più poveri e diseredati eppure! Eppure, in questo contesto è "nato" Donald Trump, com'è possibile?
Un uomo nero al comando degli Stati Uniti d'America fa decisamente paura ai bianchi bempensanti e dà fastidio, così quel razzismo che sembrava sparito, ma che in realtà è stato solamente nascosto, come la polvere sotto i tappeti, è risorto ancor più prepotente di un tempo. Detta così sembra di facile lettura, in realtà sono molte, moltissime le variabili che influiscono sul fenomeno, tuttavia non si può negare che in America, in quel paese dove pare che tutti si vogliano bene, in quella comunità di popoli meravigliosamente mescolati fra loro, il razzismo c'è stato, c'è e continuerà a esserci, perché l'uomo è quello che è, e se non lavora su sé stesso per uscire dal proprio egoismo, senso di superiorità o stupido orgoglio, non fa molta strada verso l'altro.
A proposito, una delle variabili è il dio denaro: chi ha qualcosa da dire su un nero coi soldi? O sbaglio?

p.s. Le immagini, disegni bellissimi dei miei bambini, si riferiscono a una favola davvero istruttiva, in fatto di razzismo, vi consiglio di leggerla QUI










sinforosa castoro

lunedì 11 luglio 2016

Tristezza

La tristezza non procede da altro se non dalla fede che poniamo nelle creature, e le creature sono cose morte e caduche, che vengono meno: il cuore nostro non si può riposare se non in cose stabili e ferme. S.Caterina

Santa Caterina. Roma

sinforosa castoro

domenica 10 luglio 2016

Sfida 6 Perdono

Era famoso il Romanzo in sei parole scritto da Hemingway per vincere una scommessa: 
«For sale: baby shoes, never worn» (Vendesi: scarpe per neonato, mai indossate).


Chi ha voglia di partecipare? Un racconto in quindici parole con tema Il Perdono.
Questi sono i miei. Quale preferite?

Alla Sua luce i tuoi errori si sciolgono come neve al sole: tutto è rinnovato.
Le acque del perdono portano al mare le offese ricevute e il mare li stempera.
Nulla mi può ferire quando in me la pace mi dà vita, speranza e carità . 


sinforosa castoro


Vai a leggere anche Sfida 5 e partecipa.

sabato 9 luglio 2016

Parole legate 1. Luglio

Luglio drago
drago fiamme
fiamme fuoco
fuoco ardente
ardente amore
amore estate
estate caldo
caldo afa
afa gocce
gocce pioggia
pioggia temporale
temporale arcobaleno
arcobaleno ponte
ponte fiume
fiume terra
terra arida
arida sabbia
sabbia mare
mare monti
monti boschi
boschi alberi
alberi vita
vita bebè
bebè mamma
mamma cuore
cuore oro
oro madreperla
madreperla gioiello
gioiello fede
fede speranza
speranza mondo
mondo pace
pace cielo
cielo stelle
stelle luna
luna sole
sole luglio.


































sinforosa castoro

venerdì 8 luglio 2016

Devozione

Piemonte. Aprile 1944, la guerra incombe. Una mamma, con il suo piccolo stretto fra le braccia, cerca di raggiungere la casa della madre e delle sorelle. Per farlo deve percorrere una collina, alture di sant'Anna di Avagnina, dove c’è un accampamento di partigiani. A un tratto un aereo, a bassa quota, inizia a mitragliare l’accampamento. La mamma si getta in un rigagnolo, proteggendo col suo corpo il piccolino e incomincia a pregare sant'Anna
«Proteggi il mio bambino. Proteggi il mio bambino». 
Molti saranno i morti e i feriti, ma la mamma col suo bimbo sono salvi.
Fortuna? Destino? Il caso? Chissà! Ma quella donna, quella mamma, in quella salvezza, vede la mano di Dio che, attraverso sant'Anna invocata con fiducia perseverante, salva la sua vita e soprattutto quella del suo bambino neonato. Questa è un fatto vero accaduto sessantadue anni fa e come questo tanti ce ne sarebbero da raccontare. E questa è anche testimonianza di una fede antica e granitica, la fede dei nostri padri, dei nostri nonni e che oggi, purtroppo, va via via dissolvendosi. Quella donna, quella mamma, si chiamava Maria (n.b. la figlia di sant'Anna era Maria santissima) ed era la nonna (e quel bimbo neonato il padre) di una cara lettrice che ha voluto condividere con me, e con tutti voi, questa favola-vera a lieto fine. Valeria, la lettrice, prosegue nel dirci che da quel giorno sant'Anna diventa l'Angelo Custode della sua famiglia e la santa non mancherà, anche in seguito, di elargire grazie su grazie a questa famiglia devota a lei. 
Grazie Valeria da parte di tutti noi e che sant'Anna interceda, per tutti noi.



Santuario sant'Anna di Vinadio. m. 2010






sinforosa castoro

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