domenica 2 dicembre 2012

Una parola di speranza

Sono appena rientrata. Per le strade illuminate persone infreddolite, con le sciarpe tirate su fin al naso, a sbirciare nelle vetrine tirate a lucido e agghindate a festa. Nella lavanderia a gettoni,  vetri umidi e gocciolanti, un mucchio di persone in attesa che il lavaggio finisca; ma, mi dico, è proprio necessario trascorrere il pomeriggio della domenica a sballonzolare di qua e di là a vuoto o stare seduti su una poltroncina in similpelle rossa fra nuvole di vapore ad aspettare che la grande lavatrice finisca di lavare le nostre sporcizie? Nooo! Meglio un momento di raccoglimento in una chiesa semibuia per fare un po' il punto della situazione o dire una parola di speranza a chi ormai l'ha perduta, non credete? Soprattutto in questa giornata in cui la Chiesa ci invita a guardare a quel Bambino portatore di speranza. Sarebbe bello sapere cosa ne pensate.

sinforosa castoro

2 commenti:

  1. sono d'accordo con te, sinforosa, a proposito, che nome curioso! almeno di domenica cerchiamo di non sciupare il tempo in cose che facciamo già tutti i giorni. io, per esempio, me ne vado a zonzo per la mia città a visitare luoghi che, durante la settimana, neanche mi accorgo che ci sono.
    ciao
    lucia

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    Risposte
    1. Mi spiace risponderti a distanza di così tanti anni, purtroppo mi sono accorta solo in questo momento. Grazie Lucia per il tuo prezioso commento. Buona serata.
      sinforosa

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