«Mio nonno è morto perché stava male, poi hanno chiamato mia mamma, che era a casa, e lei è andata in ospedale, ma io non l'ho visto, adesso, però, è al cimitero»
«Vedete, bambini, il nonno di Giovanni era ammalato e a volte quando si è tanto ammalati si muore e il corpo morto lo portano al cimitero, ma l'anima no, l'anima va in cielo».
«Ma noi adesso non moriamo, né?».
«No, adesso no».
«Però poi moriamo anche noi?».
«Sì, bambini, tutti moriremo; se non moriamo mai non possiamo andare a vedere Gesù e Maria e... ».
«E Dio Padre e tutti gli angoletti e poi... ».
«Anche mio nonno».
«Certo, anche tuo nonno e tutti i nonni che sono in cielo. Bambini, ascoltate bene, quando eravamo nella pancia della nostra mamma, anch'io ero nella pancia della mia mamma, lo sapete... ».
«Sì, quand'eri piccola così (e mima unendo pollice e indice)».
«Proprio così, brava, allora, quando eravamo nella pancia della mamma riuscivamo a vedere bene la sua faccia?».
«Nooo, perché eravamo dentro e dentro non si vedeva bene».
«Bravissimo. E se rimanevamo nella pancia della nostra mamma, la nostra mamma poteva coccolarci e darci i bacini e le carezze?»
«No-o».
«Bravissimo Luca. Non avrebbe potuto coccolarci e darci tanti baci e tante carezze e non avremmo visto il nostro papà, i nostri fratellini e sorelline, non avremmo visto i nostri compagni qui a scuola - a voi piace venire a scuola, no? - e tutte le cose belle che invece vediamo. Quando poi però siamo nati e siamo usciti dalla panciona della mamma l'abbiamo vista e lei ci ha preso in braccio e noi eravamo contenti?»
«Sììì. Mia mamma mi dà sempre i baci».
«Ecco, bambini, se noi non moriamo mai non possiamo mai vedere la faccia di Dio e Dio non può prenderci in braccio e coccolarci. Adesso noi siamo nella panciona di questa vita, poi, quando saremo vecchi vecchi vecchi e moriremo, usciremo dalla panciona di questa vita e nasceremo in cielo, allora vedremo Dio in faccia e tutte le cose belle del cielo e Lui ci prenderà in braccio, come fa la mamma; sarà bello?».
«Sììì, bellissimo perché Dio è bello, né?».
«Penso proprio di si, bambini. Le cose che ha creato sono belle? Le montagne, il mare, il cielo, le stelle... ».
«Le stelle sono bellissime».
«È vero, Sara, le stelle sono bellissime; se ha creato cose così belle chissà come sarà bello Lui, vero?».
«Sììì».
«E Dio ci darà anche i bacini?».
«Ce ne darà tantissimi, Lucia, tantissimi».
... E si comincia a "lavorare"...
sinforosa castoro
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Belle parole ai tuoi bimbi. Hai fatto bene a parlare loro della morte in modo molto delicato.
RispondiEliminaGrazie Riccardo, sovente i grandi hanno paura di parlare della morte ai piccoli, paura di spaventarli, di impressionarli e invece loro desiderano sentirne parlare perché anche lei, la morte, come la nascita, per esempio di un fratellino, fa parte integrante della loro esperienza e quindi il miglior modo per non impressionarli è proprio parlarne, con estrema semplicità e verità. Buona continuazione di domenica.
Eliminasinforosa
Mi fai quasi venire voglia di morire. In senso molto figurato s'intende.
RispondiEliminaComplimenti per la sensibilità e per il tatto.
Un bacio.
Come dicevo a Riccardo i bambini, sebbene piccoli, sono assetati del mistero e nasconderglielo non fa che accrescere in loro immagini fantasiose e magari anche un po’ impressionabili, meglio la verità detta in modo semplice e capibile per le loro menti in crescita. A proposito ti rimando a questo post dove una bimba, con tanta semplicità, disegna il ricordo del suo papà morto. Buona domenica e grazie per essere passata.
Eliminasinforosa
http://sinforosacastoro.blogspot.com/2016/11/quando-e-morto-mio-papa.html
Che bello.
EliminaGrazie.
Ho commentato il post in questione.
Un abbraccio.
Si, è commovente. Vado a leggere il tuo commento.
Eliminasinforosa
Sai ... ti confesso che ho letto due volte questo post ... molto dolce e toccante il modo in cui sei riuscita a parlare ai tuoi bambini ... credo che conserverò il tuo post, raccontando, se dovesse capitare di come la maestra Sinforosa ha saputo insegnare anche a me come si parla ai bambini. Serena Domenica e Grazie.
RispondiEliminaMa grazie mille Stefania, sei molto gentile, ma penso che tutti più o meno siano in grado di parlare in modo semplice di queste cose o almeno me lo auguro. Rimando anche te al link indicato a Claudia. Buona continuazione di giornata.
Eliminasinforosa
Parlare ai bambini è difficilissimo perché loro non sanno che ci sono molte domande che non dovrebbero farsi perché è impossibile rispondere.
EliminaIn quel caso si potrebbe semplicemente dire non lo so e il bambino capirebbe. Buona notte Gus.
Eliminasinforosa
cara Sinforosa, rispondere alle domande dei bambini, non è tanto facile, se anche è necessario che con calma entrare in loro.
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Hai detto bene, Tomaso, ci vuole tranquillità e non temere di parlare in modo semplice, con parole ed esempi che possano essere alla loro portata. Buona notte e grazie.
Eliminasinforosa
Non è facile parlare della morte , con dei bimbi piccoli. Perfetto il paragone fra la pancia della mamma e la panciona della vita, dalla quale usciremo per essere accolti tra le braccia di Dio. E speriamo che così sia. Buona settimana.
RispondiEliminaVedi Mirtillo quel piccolo esempio l’ho detto perché è ciò che davvero penso, sarà davvero come nascere a vita nuova, buona settimana a te e grazie mille.
Eliminasinforosa
Un modo molto delicato per parlare della morte, cosa non semplice.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Grazie Cavaliere e buona giornata.
Eliminasinforosa
Anzitutto grazie per le parole che dici, per quanto riguarda il far vedere o meno il nonno morto ai bimbi io ho notato che diventa un problema per i bambini solo se lo è per i grandi. Tu hai saputo far vivere anche quel momento con naturalezza e loro lo hanno vissuto come tale, con estrema naturalezza e quindi hai fatto bene. Ciao Valeria e buon pomeriggio.
RispondiEliminasinforosa