«Vieni, fammi vedere. Chi è stato?».
«Lui».
«Lui, chi?».
Lo indica e indica una bimba.
«Lei?».
«No-o, lui».
«E tu cosa le hai fatto?».
«C'ho dato i pugni».
«Vedi, non si devono dare i pugni. Vieni, vieni qui anche tu. Tu però non devi morsicare. Venivi dalla maestra e la maestra lo metteva seduto un momentino a pensare. Hai capito?». Lei mi fa sì con la testa e lui continua.
«È stato lui. È stato lui».
«Sì, ho capito, lui è una bambina e si chiama Roberta e non ti morsicherà più e tu non darai più i pugni. Va bene? Beatrice, per favore vai a prendere il ghiaccio. E adesso voi due vi sedete qui a pensare e poi fate la pace».
Si siedono, guardandosi in cagnesco e so già che lui darà ancora pugni e lei morsicherà di nuovo.
sinforosa castoro
Questi tuoi due bimbi li trovo deliziosi, anche se si tratta di una marachella e di dispetti scambiati. Però la bimba dimostra già carattere e ciò non è male in questo mondo... Ciao Sinfo e grazie per avermi regalato un sorriso.
RispondiEliminaLa natura umana è già ben definita fin dal suo nascere. Il bambino che tutti noi declamiamo “carino e innocente” in realtà nasce egoista e nella maggioranza dei casi prepotente.
EliminaL’educazione mira appunto a “incanalare” questi aspetti, a far emergere tutte le potenzialità insite, attraverso la consapevolezza degli uni e degli altri. Ciao Vivì.
sinforosa
Ciao sinforosa
EliminaIo sono della stessa teoria di J.J. Rousseau, riportata nel suo "Sull' origine della disuguaglianza fra gli uomini" ma soprattutto nell' Emilio: l' essere umano non nasce cattivo e prepotente, ma lo diventa.
Ho visto (dal vivo e tante volte nei video che ormai i genitori caricano sui social e su YouTube) di bambini piccolissimi (due o tre anni al massimo) che, nel momento in cui un altro bimbo piangeva, si avvicinavano per consolarli proprio perché la compassione (non sinonimo di pietà) muove lo spirito dell' esser umano a compire il bene.
Quando un individuo non compie il bene verso un altro, è sempre colpa della società, dell' educazione e del comportamento dei genitori da quando è ancora nella pancia (visto che la mamma trasmette al feto i suoi stati d'animo) sino alla sua nascita.
Un saluto e buon fine settimana
L'essere umano nasce "segnato" dall'egoismo innato, nella pancia della mamma il bambino non deve nemmeno chiedere di essere alimentato o dissetato; attraverso il cordone ombelicale riceve immediatamente tutto ciò di cui ha bisogno.
EliminaAppena nato i suoi bisogni lo portano a fare richieste in ogni momento del giorno e della notte e solo crescendo riesce a distinguersi prima dalla mamma e poi dagli altri e a percepire il mondo attorno a lui come qualcosa di "altro da sé". Fino verso i quattro anni difficilmente condivide i giocattoli con gli altri e se anche si trova in una situazione di condivisione di spazi e giochi, difficilmente gioca spontaneamente "con" semmai accanto e sempre con l'occhio attento e la mano pronta a portarsi via ciò che vuole. Questo non significa che il bambino non sia in grado di provare compassione, al contrario la prova eccome ma affinché questo "patire insieme" diventi consapevole ci vogliono anni di educazione all'inclusione, all'accettazione di chi la pensa diversamente da te, da chi non è come ti aspettavi che fosse.
Grazie Daniele per questo tuo bel commento che mi ha dato la possibilità di approfondire.
sinforosa
Ciao Sinforosa
EliminaIl cucciolo di uomo, a differenza degli animali, non nasce già con delle sue capacità tipo camminare da solo e quindi non è autonomo.
Questo, penso, sia il fattore principale porta ai genitori a "dare lui ciò di cui ha bisogno" anche se poi i genitori danno lui ciò che lui chiede.
E, correggimi se sbaglio, dicono che i bambini sono spugne e quindi assorbono più i comportamenti che vedono che ciò che gli viene insegnato.
Queste azioni però le vedo più con un' istinto primordiale di sopravvivenza ("vedo un cibo, lo prendo io per sopravvivere prima che lo prenda qualcun altro e io rimanga senza") che come un puro egoismo.
Il problema è che penso sia difficile affermare con certezza che un bambino "di tot anni" agirebbe in "tal maniera" perché c'è sempre l'esempio/educazione dei genitori che sporca il suo innato modo di approcciarsi alle situazioni.
Penso ad esempio a come agirebbe un bambino di 6 anni se vedesse un altro coetaneo senza cibo e lui avesse un panino: lo dividerebbe a metà? Indicherebbe lui un adulto al quale chiedere del cibo? Oppure lo ignorerebbe?
Grazie a te e buon inizio di settimana :)
Hai perfettamente ragione, non si può fare di ogni erba un fascio, ciascuno nasce con qualità personalissime e l'ambiente circostante favorisce o inibisce ciò che un soggetto ha in natura, ciò non toglie che generalmente si può parlare di età evolutiva con caratteristiche sue proprie, sebbene anche questa sia condizionata dall'ambiente circostante. Faccio un esempio estremo: un bambino di sei anni in Congo, purtroppo, lavora nelle miniere di cobalto per ore e ore al giorno, un nostro bambino alla sua stessa età inizia la prima primaria e fa il capriccio se non ha lo zaino del suo eroe preferito.
EliminaSe ti interessa ti lascio un link di approfondimento:
https://www.skuola.net/psicologia/eta-evolutiva.html
Ciao Daniele, belle osservazioni che mi trovano d'accordo sul "giustificatrice" anche le peggiori azioni dovute chissà a quali "privazioni affettive" in età infantile :)
sinforosa
Ciao Sinforosa!
EliminaHai riportato un esempio - molto triste - ma calzante. E mi hai anche ricordato un video che girava (e gira ancora) su Facebook dove si vedono due bambini molto piccoli (non so dare l'età a occhio, forse sui 5 anni), fratello e sorella: il piccolo cuoce su un fuocherello il pasto che poi dà alla bimba.
Molti hanno commentato che è una cosa bella, altri che i bambini dovrebbero avere i genitori che preparano il cibo per loro e altri ancora che i bambini occidentali sono così viziati che neanche a 20 anni si fanno le cose da soli (nel video si capisce si tratti di un Paese povero del sud-est asiatico).
Grazie del link! Tematica interessante (che penso dovrebbe leggere ogni persona prima di diventare genitore).
Purtroppo (o per fortuna) quando vedo una persona grande, e vedo dei modi di agire che non ritengo da adulti (adulto e grande d'età sono due cose differenti), lo rivedo da bambino e penso proprio ai traumi subìti che non ha superato. Trasportarli per decenni crea problemi (e danni) a sé stessi, ai figli (se li avrà) e anche alla società.
Una chiosa ad hoc, grazie a te, di cuore.
Eliminasinforosa
Bimbi!!!! :)
RispondiEliminaEh sì!
Eliminasinforosa
😊
RispondiElimina:)
Eliminasinforosa
Terribili monelli !!!
RispondiEliminaPuoi dirlo forte, pensa doverlo far presente ai genitori.
Elimina:)
sinforosa
Pensa da adulti...
RispondiEliminaSi spera che nel frattempo maturino. Certo richiede un lavoro continuo da parte della famiglia e della scuola.
Elimina:)
sinforosa
eh già, succederà che questi bisticci si ripeteranno ancora... prima che imparino a non farlo.
RispondiEliminail problema è che troppo spesso gli adulti per primi ricorrono alle mani per "risolvere conflitti" (a modo loro)... :/
Hai detto bene, ci vogliono anni prima che certe “abitudini” si incanalino e sovente non succederà mai proprio per i motivi che hai descritto e per il costante lavoro che richiede educare alla non violenza; è molto più facile dire dei sì e far finta di non vedere che dire dei no, osservare e far ragionare.
Elimina:)
sinforosa
Bambini sono bambini!
RispondiEliminaCerto, ma vanno corretti, sempre.
Elimina:)
sinforosa
Cara Sinforosa, come vedi ci sono nuovamente, se anche molto stanco voglio portare l mio saluto.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Mi fa tanto piacere risentirti, è un vero regalo, però, mi raccomando, non sforzarti. Un abbraccio grande grande.
Eliminasinforosa
Mi sa che ci vuole un bel po' di pazienza a stargli dietro :)
RispondiEliminaInfinita, ma, credimi, per chi fa questo mestiere con passione non costa né praticarla né coltivala in continuazione. :)
Eliminasinforosa
Grazie Valeria, per una maestra è uno dei più bei complimenti che si possa ricevere :)
RispondiEliminasinforosa
Davvero una bella pazienza ma capisco la passione per un lavoro come questo. Bellissimo e difficile.
RispondiEliminaGrazie anche da parte di chi non ha figli, quello che fai è prezioso per tutti noi.
Un saluto, malgrado tutto, anche ai due adorabili "monelli": speriamo che imparino presto a dialogare anziché venire alle mani!
B
Scusa, mi sono persa questo tuo bellissimo commento.
EliminaNel lavoro che ho svolto per oltre quattro decenni la pazienza è una qualità indispensabile, altrimenti è meglio non farlo. Scusa ancora per la svista.
sinforosa
Sono dolcissimi...anche se hanno litigato 😊
RispondiEliminaMagari...qualche pugno e qualche morso in meno ,eh , ...lo capiranno
Che dolci sempre!
Un abbraccio a te 🤗
Sì, prima o poi lo capiranno. Ciao Marinetta.
Eliminasinforosa