Mi piacciono i giochi in generale e mi piace il tuo acrostico, gioco in cui si deve esplorare il mondo delle parole alla ricerca di quelle giuste. E mi piaceva Nureyev, sicuramente fantastico, fascinoso ed eterno. Piacere di conoscerti!
La nostra lingua è davvero ricca, ricchissima di vocaboli e giocare con le parole è divertente. Puoi crearne uno anche tu, se lo desideri. Ciao Roberta, buona serata e grazie. sinforosa
Ciao AnnaMaria! Voglio ricordarti, affinché non ti dimentichi di scrivere: 1. Sul raduno fascista di Roma del 7 gennaio. 2. Sull'attacco degli Stati Uniti e della Gran Bretagna allo Yemen.
Quando scrivi degli eventi di gennaio 2024, non dimenticare di scrivere di questi eventi.
Spero mi perdoni la padrona di casa per questa intromissione,ma vorrei ricordare anche io una cosa a Irina,che ce la mette tutta per provocare le persone,le piace vedere reazioni fasciste e mi sembra che ha trovato un posto pacifista a cui non si rassegna:) Buone cose e scusate
@ Grazie Irina per il suggerimento, quel fatto vergognoso, che giustamente ha fatto il giro del mondo, è abominevole e c'è solo da vergognarsi, e chi non si vergogna è perché o è superficiale o ignorante. Personalmente non darei spazio a nessun atteggiamento estremo, che sia di destra o di sinistra. L'estremismo dà i medesimi risultati e i medesimi effetti: milioni di morti sotto il nazismo, milioni di morti sotto il comunismo e quindi te l'ho già detto più volte che non amo i doppi pesi e le doppie misure. Il male è sempre male che sia attuato da fascisti o nazisti che da persone che si credono padroni del mondo e che dettano leggi e giudizi sulle azioni e pensieri altrui spazzando via tutti quelli che non la pensano come loro. A ogni modo il Nuovo Note di nota avrà novità, speriamo che piacciano ai lettori. Ciao e grazie . sinforosa
Non potrei mai dire di essere una persona che rispetta gli altri se poi non li facessi esprimere e ritengo che tutti possano dire ciò che pensano, sempre nel rispetto, certo, perché le parole contano, soprattutto nello scritto.
Per quanto mi riguarda sono abbastanza immune alle provocazioni o alle offese, sono altre le cose per me importanti. E sono anche convinta che se una persona fosse davvero serena e fosse nel giusto non sentirebbe l'esigenza né di provocare né di offendere, da questo si evince che il problema è di coloro che provocano o offendono non di chi riceve offese o provocazioni, spero di essermi spiegata. sinforosa
Un po di giorni fa ho letto qualcosa che ha scritto Alessandro D'avenia sul Natale. Spero mi perdoni se è un fuori tema con l'Acronimo e va in contesto con quanto scrive Irina e ciò che lei ha risposto al mio commento. Guerre esteriori e guerre interiori che corrono sullo stesso binario,ma l'occhio guarda sempre fuori al finestrino per estraniarsi da sé e il suo riflesso, come a voler scacciare spaventosamente quel ricongiungersi a qualcosa e spesso non sa a cosa."Siamo fatti per cercare" dice lo stesso autore,invece oggi quasi ha perso il senso del cercare ,come se sapessimo tutto li fuori e nulla di noi stessi ! ...bastano dei tasti digitali per "possedere"ciò che ci fa comodo cercare.Si dice che con l'avanzare dell'età si ritorna bambini ,ma che peccato se non lo siamo mai stati per davvero o magari lo abbiamo rimosso .Hai scritto una cosa bellissima Sinforosa ;chi è sereno non fa il male ,ma chi lo procura lo fa perché non è sereno ,fa del male in fondo soprattutto a se stesso.Ci sono delle cause che non conosciamo dietro , non possediamo verità assoluta ,ma possiamo prenderne atto e impegnarci nel comprendere cosa possa mancare ,cosa ci manca davvero...
— Viviamo in un tempo assai «de-natale»: i bambini sono massacrati negli scenari bellici, sfruttati dagli adulti per prostituzione, lavoro, traffico di organi, pedofilia, e sono oggetto di violenza fisica e psicologica. Al cuore del male del mondo c’è il rapporto che abbiamo con il nascere e con il far nascere, tutto il resto è una conseguenza, perché se si è capaci di fare del male a un indifeso, si può farlo a chiunque e a qualunque cosa (anche il nazismo cominciò con Aktion T4 il programma di eliminazione di bambini ritenuti malati o inabili). Il potere teme il bambino perché è portatore del nuovo e del diverso: Chronos divora i figli per paura di essere spodestato, il re Laio abbandona Edipo in un bosco dopo avergli forato i piedi per paura di essere da lui ucciso, il re Erode fa uccidere tutti i bambini di Betlemme per paura del nuovo re di cui si parla... La storia abbonda di sacrifici di bambini e fanciulli, e ciò accade soprattutto nelle società decadenti che, non sapendo dove trovare nuova energia, pensano di strapparla ai nuovi. Non è un caso se la Dichiarazione dei diritti del fanciullo è il frutto di un percorso che va dal dopoguerra della prima guerra mondiale a quello della seconda. La guerra è inversamente proporzionale alla cura che una società ha del bambino: nascere è l’inizio di un nuovo mondo, un mondo che nel mondo non c’è mai stato. Attorno al bambino tutto si trasforma: si diventa genitori, fratelli, nonni, zii... Si è chiamati alla cura: noi non ci prendiamo cura dei bambini perché li amiamo ma impariamo ad amare perché ci prendiamo cura di loro. Il bambino ci tira fuori dalla nostra mania di controllo, potere, accumulo, in ultima istanza dalla nostra paura di morire. Il bambino è inizio, libertà inedita, storia mai vista e che mai più si vedrà. Chiedete a un adulto la via migliore tra A e B e traccerà una linea retta, perché nella nostra cultura la via migliore è ritenuta la più veloce. Un bambino di tre o quattro anni invece disegnerà un lungo arzigogolo. Perché? Vi risponderà: «Perché posso vedere più cose». Chi «inizia» è libero, grato e pieno di fiducia, inaugura tutto, e la vita non è una corsa a fare quello che il mondo si aspetta (carriera) ma un’esplorazione per trovare ciò che mi rende vivo e ricrea il mondo in una versione inedita. Limitare o ferire questa energia è ferire la vita tutta. A. D'Avenia
Ciao cara Sinforosa, anche se su una pagina di wikipedia scrivono Nureev credo sia solo la pronuncia del nome; infatti penso si scriva Nureyev come hai giustamente corretto. Non so chi ha scritto quella pagina , dove appare Rudol'f Nureev invece che Rudolf Nureyev. Se cerchi i libri che parlando di questo meraviglioso ballerino trovi dappertutto la scritta corretta. Anche se è morto da tanti anni oramai, è rimasto nel ricordo e nel cuore di tanti appassionati di balletto classico. Un saluto cara, spero tu abbia passato una buona epifania e buon fine settimana
Nel dubbio li ho scritti entrambi, rimane la sostanza che è questo meraviglioso ballerino e uomo che se ne è andato troppo presto. Grazie al cielo le feste sono trascorse bene, speriamo di continuare così. Grazie cara Arwen e buona fine di settimana. sinforosa
non ho mai seguito il balletto. anche se eccellenti compositori hanno scritto opere importanti. per cui rudolf l'ho solo sentito nominare. lieto giorno
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Ciao, cara sinforosa! Grazie per la pubblicazione e buon umore!
RispondiEliminaGrazie a te per l'attenzione. Buon pomeriggio.
Eliminasinforosa
Mi piacciono i giochi in generale e mi piace il tuo acrostico, gioco in cui si deve esplorare il mondo delle parole alla ricerca di quelle giuste. E mi piaceva Nureyev, sicuramente fantastico, fascinoso ed eterno. Piacere di conoscerti!
RispondiEliminaCiao Ninfa, bentrovata, giocare con le parole mi piace molto e se vuoi puoi crearne uno anche tu. Evviva Nureev. Buona serata.
Eliminasinforosa
L'acrostico è complicato. Nessuno spreme le meningi
Eliminaper questo componimento poetico.
Ciao.
Ma no, non è complicato, semmai penso che giustamente le persone abbiano di altro e di meglio da fare. Comunque grazie Gus e buona serata.
Eliminasinforosa
Mi piacciono molto queste ricerche di parole nella nostra bella lingua italiana per descrivere i personaggi.
RispondiEliminaLa nostra lingua è davvero ricca, ricchissima di vocaboli e giocare con le parole è divertente. Puoi crearne uno anche tu, se lo desideri. Ciao Roberta, buona serata e grazie.
Eliminasinforosa
Ciao AnnaMaria! Voglio ricordarti, affinché non ti dimentichi di scrivere:
RispondiElimina1. Sul raduno fascista di Roma del 7 gennaio.
2. Sull'attacco degli Stati Uniti e della Gran Bretagna allo Yemen.
Quando scrivi degli eventi di gennaio 2024, non dimenticare di scrivere di questi eventi.
Spero mi perdoni la padrona di casa per questa intromissione,ma vorrei ricordare anche io una cosa a Irina,che ce la mette tutta per provocare le persone,le piace vedere reazioni fasciste e mi sembra che ha trovato un posto pacifista a cui non si rassegna:)
EliminaBuone cose e scusate
@ Grazie Irina per il suggerimento, quel fatto vergognoso, che giustamente ha fatto il giro del mondo, è abominevole e c'è solo da vergognarsi, e chi non si vergogna è perché o è superficiale o ignorante.
EliminaPersonalmente non darei spazio a nessun atteggiamento estremo, che sia di destra o di sinistra. L'estremismo dà i medesimi risultati e i medesimi effetti: milioni di morti sotto il nazismo, milioni di morti sotto il comunismo e quindi te l'ho già detto più volte che non amo i doppi pesi e le doppie misure. Il male è sempre male che sia attuato da fascisti o nazisti che da persone che si credono padroni del mondo e che dettano leggi e giudizi sulle azioni e pensieri altrui spazzando via tutti quelli che non la pensano come loro.
A ogni modo il Nuovo Note di nota avrà novità, speriamo che piacciano ai lettori. Ciao e grazie .
sinforosa
@Anonimo, avrei preferito si presentasse.
EliminaNon potrei mai dire di essere una persona che rispetta gli altri se poi non li facessi esprimere e ritengo che tutti possano dire ciò che pensano, sempre nel rispetto, certo, perché le parole contano, soprattutto nello scritto.
Per quanto mi riguarda sono abbastanza immune alle provocazioni o alle offese, sono altre le cose per me importanti.
E sono anche convinta che se una persona fosse davvero serena e fosse nel giusto non sentirebbe l'esigenza né di provocare né di offendere, da questo si evince che il problema è di coloro che provocano o offendono non di chi riceve offese o provocazioni, spero di essermi spiegata.
sinforosa
Un po di giorni fa ho letto qualcosa che ha scritto Alessandro D'avenia sul Natale.
EliminaSpero mi perdoni se è un fuori tema con l'Acronimo e va in contesto con quanto scrive Irina e ciò che lei ha risposto al mio commento.
Guerre esteriori e guerre interiori che corrono sullo stesso binario,ma l'occhio guarda sempre fuori al finestrino per estraniarsi
da sé e il suo riflesso, come a voler scacciare spaventosamente quel ricongiungersi a qualcosa e spesso non sa a cosa."Siamo fatti per cercare" dice lo stesso autore,invece oggi quasi ha perso il senso del cercare ,come se sapessimo tutto li fuori e nulla di noi stessi ! ...bastano dei tasti digitali per "possedere"ciò che ci fa comodo cercare.Si dice che con l'avanzare dell'età si ritorna bambini ,ma che peccato se non lo siamo mai stati per davvero o magari lo abbiamo rimosso .Hai scritto una cosa bellissima Sinforosa ;chi è sereno non fa il male ,ma chi lo procura lo fa perché
non è sereno ,fa del male in fondo
soprattutto a se stesso.Ci sono delle cause che non conosciamo dietro , non possediamo verità assoluta ,ma possiamo prenderne atto e impegnarci nel comprendere cosa possa mancare ,cosa ci manca davvero...
— Viviamo in un tempo assai «de-natale»: i bambini sono massacrati negli scenari bellici, sfruttati dagli adulti per prostituzione, lavoro, traffico di organi, pedofilia, e sono oggetto di violenza fisica e psicologica. Al cuore del male del mondo c’è il rapporto che abbiamo con il nascere e con il far nascere, tutto il resto è una conseguenza, perché se si è capaci di fare del male a un indifeso, si può farlo a chiunque e a qualunque cosa (anche il nazismo cominciò con Aktion T4 il programma di eliminazione di bambini ritenuti malati o inabili). Il potere teme il bambino perché è portatore del nuovo e del diverso: Chronos divora i figli per paura di essere spodestato, il re Laio abbandona Edipo in un bosco dopo avergli forato i piedi per paura di essere da lui ucciso, il re Erode fa uccidere tutti i bambini di Betlemme per paura del nuovo re di cui si parla... La storia abbonda di sacrifici di bambini e fanciulli, e ciò accade soprattutto nelle società decadenti che, non sapendo dove trovare nuova energia, pensano di strapparla ai nuovi. Non è un caso se la Dichiarazione dei diritti del fanciullo è il frutto di un percorso che va dal dopoguerra della prima guerra mondiale a quello della seconda. La guerra è inversamente proporzionale alla cura che una società ha del bambino: nascere è l’inizio di un nuovo mondo, un mondo che nel mondo non c’è mai stato. Attorno al bambino tutto si trasforma: si diventa genitori, fratelli, nonni, zii... Si è chiamati alla cura: noi non ci prendiamo cura dei bambini perché li amiamo ma impariamo ad amare perché ci prendiamo cura di loro. Il bambino ci tira fuori dalla nostra mania di controllo, potere, accumulo, in ultima istanza dalla nostra paura di morire. Il bambino è inizio, libertà inedita, storia mai vista e che mai più si vedrà. Chiedete a un adulto la via migliore tra A e B e traccerà una linea retta, perché nella nostra cultura la via migliore è ritenuta la più veloce. Un bambino di tre o quattro anni invece disegnerà un lungo arzigogolo. Perché? Vi risponderà: «Perché posso vedere più cose». Chi «inizia» è libero, grato e pieno di fiducia, inaugura tutto, e la vita non è una corsa a fare quello che il mondo si aspetta (carriera) ma un’esplorazione per trovare ciò che mi rende vivo e ricrea il mondo in una versione inedita. Limitare o ferire questa energia è ferire la vita tutta.
A. D'Avenia
Apprezzo molto gli scritti di Alessandro D’Avenia, grazie per la condivisione di questo suo scritto.
Eliminasinforosa
Ciao cara Sinforosa, anche se su una pagina di wikipedia scrivono Nureev credo sia solo la pronuncia del nome; infatti penso si scriva Nureyev come hai giustamente corretto. Non so chi ha scritto quella pagina , dove appare Rudol'f Nureev invece che Rudolf Nureyev. Se cerchi i libri che parlando di questo meraviglioso ballerino trovi dappertutto la scritta corretta. Anche se è morto da tanti anni oramai, è rimasto nel ricordo e nel cuore di tanti appassionati di balletto classico. Un saluto cara, spero tu abbia passato una buona epifania e buon fine settimana
RispondiEliminaNel dubbio li ho scritti entrambi, rimane la sostanza che è questo meraviglioso ballerino e uomo che se ne è andato troppo presto. Grazie al cielo le feste sono trascorse bene, speriamo di continuare così. Grazie cara Arwen e buona fine di settimana.
Eliminasinforosa
non ho mai seguito il balletto.
RispondiEliminaanche se eccellenti compositori hanno scritto opere importanti.
per cui rudolf l'ho solo sentito nominare.
lieto giorno
Grazie a te per l’attenzione, buona serata domenicale.
Eliminasinforosa
grazie del pensiero e lieto giorno lunare
Elimina:)
Eliminasinforosa
Rudolf Nureyev è stato un grandissimo ballerino, oserei dire impareggiabile.
RispondiEliminaHai fatto bene a dedicargli questo acronimo
Grande, grande, grande. Grazie Stefania e buona serata domenicale.
Eliminasinforosa