Il Coro
«Volgiti, volgiti, o Shulammita
Volgiti, volgiti e ammira, saremo in te».
«Che cosa ammirerete nella Shulammita
nella danza a due schiere?».
«Come sono belli i tuoi piedi
nei sandali, o nobile figlia.
Le curve dei tuoi fianchi
sono come monili,
lavoro di mani d'artista.
Il tuo ombelico è una coppa rotonda,
ove non manca mai vino aromatico.
Il tuo ventre, mucchio di grano
circondato da gigli.
I tuoi seni come due caprioli,
gemelli di gazzella.
il tuo collo, come torre d'avorio
i tuoi occhi come le vasche di Hesbòn
alla porta di Bath-Rabbim;
il tuo naso come la torre del Libano,
che vigila verso Damasco.
Il tuo capo, sopra te, come il Carmelo
e le chiome del tuo capo come la porpora:
un re è rimasto preso nelle tue trecce!».
lo Sposo
Quanto sei bella,
quanto sei incantevole, o amore,
figlia di delizie!
Questa tua statura simile alla palma
e i tuoi seni ai grappoli.
Ecco, salirò sulla palma,
afferrerò i rami più alti.
Oh, mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva
e il profumo del tuo respiro come quello dei cedri
e il tuo palato come ottimo vino
che scende dritto alla mia bocca
e fluisce sulle labbra e sui denti.
La Sposa
Io sono per il mio amato
e la sua brama è verso di me.
Vieni, amato mio, usciamo alla campagna,
passiamo la notte nei villaggi.
Al mattino andremo alle vigne,
vedremo se gemma la vite,
se sbocciano i fiori,
se han fiorito i melograni:
là ti darò le mie carezze!
Le mandragole mandano odore:
presso il nostro ingresso
son tutti i frutti più deliziosi:
nuovi e vecchi, amato mio,
io ho serbato a te.
Cantico dei Cantici 7, 1-14.
sinforosa castoro
Bellissimo, naturalmente. Anche tu sei di quelli che dicono che è un'allegoria dell'amore per e della Chiesa?
RispondiEliminaCara Laila, la mia parola non conta, piuttosto seguiamo ciò che la Chiesa ci suggerisce.
EliminaIl Cantico dei Canti è un bellissimo poema, attribuito al re Salomone, in cui l'amore fra un uomo e una donna (fra il Creatore e il suo popolo, fra Cristo e la Chiesa) è manifestato appieno, anche nel suo contesto di fisicità, perché Dio, dopo aver creato, "... vide che era cosa buona". Gn 1.
Ciao, un abbraccio
sinforosa