In queste ultime domeniche dell'anno (si parla di anno Liturgico, che si concluderà con la festa di Cristo Re dell'Universo), le letture ci invitano a meditare sulle realtà ultime.
Il Signore, con le sue parole, ci "illustra" un anticipo della vita dopo.
Negli ultimi anni, anche fra i cristiani, purtroppo dico io, si è diffusa la convinzione-speranza della reincarnazione, che, peraltro, non è un premio, come spesso viene percepita, bensì una pena, poiché, secondo le dottrine induiste e buddiste che credono alla reincarnazione, ci si reincarna per raggiungere quella perfezione che permetterà all'individuo di non dover più passare da vite terrene.
Il Signore Gesù, invece, ci promette la vita eterna in Cieli Nuovi e Terra Nuova dove "non ci sarà più pianto né stridore di denti".
In queste bellissime immagini, che si riferiscono alla Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto ad opera di Beato Angelico e Benozzo Gozzoli nel 1447 e completato da Luca Signorelli del 1499-1502 e titolate
Storie degli Ultimi Giorni, notiamo come gli Angeli, al suono di tromba, chiamino i corpi morti a rivestirsi di carne nuova. I beati sono persone nuove e perfette, che si guardano fra loro e si aiutano a vicenda.
Al contrario, nell'immagine dei dannati, i dannati sono in fermento e lotta fra loro e in lotta coi demoni; ognuno pensa per sé, perché nell'inferno non c'è amore.
Sono immagini eloquenti e di grande impatto visivo.
Vi invito ad approfondire la conoscenza di questa Cappella che è ricchissima di messaggi escatologici.
da Wikipedia
sinforosa castoro
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