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sabato 22 febbraio 2014

La maestra Laura mi scrive

Ho ricevuto un commento da una collega che si firma Maestra Laura. Mi pone domande interessanti, non solo per lei, penso, ma anche per altri lettori che magari si chiedono le stesse cose. Vorrei dare una risposta esauriente nella speranza che la Maestra Laura si rifaccia viva


Cara Sinforosa sono una maestra di scuola d'infanzia e sono rimasta un po' male nel vedere che nel tuo blog non proponi lavoretti o schede. Io visito spesso blog di insegnanti, per avere idee nuove, ma nel tuo blog non trovo tutto questo, come mai? Forse non trovi utile questo genere di materiale? Alcune canzoncine che hai postato le conosco anch'io... Maestra Laura su 
Anonimo
alle 16.52
Cara collega
anzitutto mi fa tanto piacere averti nel mio piccolo spazio.
Dunque, da come puoi leggere nel sottotitolo del blog, il mio non è un blog sulla scuola dell'infanzia e questo lo metto ben in chiaro cosicché una persona che si affaccia su SINFOROSA CASTORO sa già cosa può trovare. Lo dico a chiare lettere anche nel mio profilo, quando avviso i lettori che Sinforosa Castoro non è uno dei tanti, ma tanti, bellissimi blog sulla scuola dell'infanzia.
Detto questo, cara Laura, i lavoretti e le schede, che molti altri bellissimi blog propongono, è vero, da me, forse, non ne troverai molti, per non dire mai, non perché non apprezzi tale genere di attività, tutt'altro. I "lavoretti" e le cosiddette schede le utilizzo anch'io, ogni tanto, però.
Io preferisco di gran lunga far lavorare i bambini e le bambine con le loro stesse capacità, nel senso che le schede le "costruiscono" loro, i lavoretti, poi, sono piccoli doni magari sghembi ma fatti completamente da loro. Vedi, per Natale, Pasqua, la Festa del papà e della mamma, vedo colleghe affaccendarsi per creare lavoretti ad hoc, ma quello che realizzano i bimbi è davvero poco o niente.
No no, se un dono deve essere, molto meglio un semplicissimo e imperfetto lavoro fatto da mani di bambino che un dono bello e perfetto fatto dall'insegnante, almeno io la vedo così.
Ti prometto, però, che mostrerò un po' di più i lavoretti che realizzano i miei bambini.
Un'altra cosa vorrei farti presente, nella mia sezione mi occupo principalmente di attività linguistiche, creative e drammatiche, oltre che logiche, sicché abituo e "alleno" i bambini e bambine a ragionare, parlare, comunicare, considerare, riflettere, tutte cose, queste, che hanno poco a che fare con schede già precostituite, pur belle che siano.
Per i quatrenni e cinquenni, per esempio, utilizzo molto i dettati a carattere topologico-spaziale oltre che temporale e quindi via libera a racconti in sequenze temporali, a dettati sui concetti spaziali e logici: vicino-lontano, in alto, in basso, di lato, chiuso, aperto, sopra sotto e così via.
Spero di aver risposto esaurientemente alle tue domande e, mi raccomando, fatti sentire ancora e magari raccontami qualcosa di te, ne sarei felice.
Ciao















sinforosa castoro 

8 commenti:

  1. Sono d'accordo con te, amica Sinforosa. Quando ero di sostegno giravo tante classi: quanti bei lavoretti ho visto fare... dalle maestre! Sono solo dei prendipolvere. Eppure si possono fare cose bellissime coi bimbi!

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    Risposte
    1. Sai cara Laila, molte insegnanti si sentono come dire in obbligo o meglio sentono quasi di fare brutta figura, loro, se fanno portare a casa lavoretti... fatti dai bambini. Io, a differenza loro, magari sbagliando, non ho, e non ho mai avuto, questo problema.
      I genitori, come dice bene la nostra amica Patricia nel post sotto, dovrebbero essere contenti del pensiero e delle capacità effettive che il loro bambino/a ha dimostrato nel realizzare "quel" disegno, "quel" lavoretto. Voglio dire, quello che porta a casa mio figlio lo ha fatto lui, lui, capisci, e questo è ciò che importa, qualunque cosa sia.
      E poi sono d'accordo con te: si possono realizzare cose belle, fatte dai bimbi.
      Un abbraccio e a risentirci
      sinforosa

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  2. Ciao Sinforosa.
    Tu lo sai già che non sono insegnante. Sono semplicemente una mamma che il periodo della scuola d'infanzia lo ha passato da tanti e tanti anni. Purtorppo! (lo posso dire?) Ho una figlia di 24 anni tanto per rendere chiaro il concetto.
    Ricordo però bene quel periodo. Ricordo quante cose facevano i bambini all'asilo e mia figlia ci è andata per tre anni consecutivi. Ricordo il modo con cui giocavano e lavoravano insieme. Non so se usassero schede, schemi o cose del genere già precostituite. So, però, che ogni giorno tornava a casa a raccontarmi con entusiasmo le cose nuove che aveva fatto o imparato.
    Ricordo anche i regali per papà e mamma o per le varie feste.... fatti bene, più o meno! Perfetti? Assolutamente no! Ma fatti con cuore e con le loro mani. Per noi genitori contava soprattutto questo.
    Quanto al metodo di insegnamento credo dipenda dalle varie "materie" e dallo stile e carattere di una insegnante. Non credo ci possa essere un modo sbagliato in toto e un altro assolutamente perfetto. Sono convinta, però, che quando i bambini si divertono e divertendosi scoprono, imparano, fanno conquiste in qualunque campo della cultura (al loro liivello ovvio!) il metodo sia giusto.
    Almeno, da mamma, avevo riscontrato questo. Poi di più non mi addentro perchè non sono insegnante. Come mamma però avevo proprio notato che l'interesse dei bambini era alto. E ovviamente se l'interesse è alto si può portare avanti un discorso valido che possa far crescere i bambini.
    Scusate l'intromissione in un discorso tra maestre.
    Buona domenica Patric ia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille Patricia, tu sei la voce "della mamma".
      Come dici bene tu, penso che i genitori, nella stragrande maggioranza dei casi, desiderino raccogliere i materiali che i propri figli/e producono a scuola, perché sono lavori unici e irripetibili e nel tempo diventano ricordi, ricordi bellissimi da conservare e andare a rivedere.
      Hai ragione quando dici che bisogna catturare l'interesse dei bambini e, credimi, oggigiorno diventa sempre più faticoso, perché i bambini/e sono poco inclini all'attenzione.
      Una maestra, a qualunque livello di istruzione si trovi a insegnare, dovrebbe anzitutto essere interessante per i suoi scolari/studenti.
      Solamente così si può instaurare un rapporto di fiducia tra insegnanti e allievi e solamente così l'insegnamento acquisisce forza e significato, altrimenti è... noia.
      Grazie dell'intervento
      sinforosa

      Elimina
    2. Cara Sinforsa, forse te l'ho già detto ma mi ricordi una maestra di mia figlia. La famosissima, per noi, maestra Luisa. Mi avrebbe dato la stessa risposta anche perchè pur insegnando matematica e scienze alle elementari, sapeva come interessare i bambini, farli interagire. Però... è sempre stata la Maestra per antonomasia, senza nulla togliere alle altre che erano comunque bravissime.
      Buona domenica

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    3. Be' non posso essere che lusingata dal paragone, grazie.
      Buona domenica anche a te, Patricia.
      Un abbraccio
      sinforosa

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    4. Domani, sul mio blog.... ci sarà una cosa che pensa farà piacere a te e ai tuoi bambini. Almeno spero!!!
      Bacione!

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  3. Non vedo l'ora. Sono come una bambina che aspetta di scartare il dono.
    Un abbraccio
    sinforosa

    RispondiElimina

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