La storia di Dedalo e Icaro è affascinante e suggestiva. Ebbene, qualche anno fa ho deciso di leggerla ai bambini "grandi". Ero un po' titubante sulla figura del Minotauro e dell'uccisione di Talo da parte dello zio Dedalo, tuttavia, mi son detta, i bambini di oggi sono "allenati" a queste cose, semmai, mi ero raccomandata, avrei dovuto utilizzare parole giuste e proseguire guardinga per percepire le loro emozioni e sentimenti.
Tutto è filato via come l'olio. I bambini sono rimasti letteralmente a bocca aperta e di giorno in giorno non vedevano l'ora di quella mezz'ora di racconto, seguita dalle loro considerazioni, dal loro raccontarla (con i dovuti suggerimenti da parte mia sui nomi dei personaggi e delle località) e dai disegni, pertinenti, che mi hanno fatto capire quanto questa storia li avesse coinvolti.
Il libro si intitola: La storia di Dedalo e Icaro di Mino Milani Ed.Einaudi Ragazzi.
Come al solito la leggerete attraverso le parole dei bimbi stessi. Buona lettura.
"Tantissimo tempo fa, c'era un re che aveva un figlio che si chiamava Dedalo, ma Dedalo non voleva fare il re, a lui piaceva studiare e poi fare tutte le statue e fare tante altre cose che tutti dicevano che era bravo, anzi, bravissimo. A Dedalo piaceva anche guardare sempre il cielo e le stelle e continuava dire che lui voleva volare. Però, tutti gli altri, tutte le persone, dicevano che non poteva volare, perché non c'aveva mica le ali! Ma Dedalo ci diceva: «Vedrai che volerò».
... Dedalo abitava in una casa vicino al mare e con lui abitava Talo, che era suo... Dedalo era lo zio di Talo, neh? Allora, Talo un giorno va a prendere il pesce sulla spiaggia ma vede una lisca grossa grossa e non compra il pesce e quando va a casa suo zio dice: «Perché non hai comprato il pesce?». E Talo risponde che si è dimenticato perché ha trovato la liscona di pesce che sembra una sega e allora dice a suo zio: «Adesso costruisco una sega come questa liscona» e prende un legno e ci attacca tanti cosi, come spilli di ferro e diventa come una liscona, ma più forte.
Allora tutti quelli della città dicono che Talo è bravissimo perché ha inventato la sega.
Dedalo, però, non è mica tanto contento perché ha paura che Talo diventa più bravo di lui. Poi, un giorno, Talo aiuta suo zio a disegnare tutte le forme e dice che per fare il cerchio non è mica tanto facile. Poi va sulla spiaggia e con un legnetto rotto riesce a disegnare un bellissimo cerchio. Allora va a chiamare suo zio per farglielo vedere e suo zio dice che è proprio bello. Quando torna a casa Talo costruisce con un legno e una corda e anche il chiodo un... come si chiama? Compasso... così (e mima), perché così si possono disegnare bene tutti i cerchi, perché non è mica facile disegnare i cerchi, neh maestra?
sinforosa castoro
Tutto è filato via come l'olio. I bambini sono rimasti letteralmente a bocca aperta e di giorno in giorno non vedevano l'ora di quella mezz'ora di racconto, seguita dalle loro considerazioni, dal loro raccontarla (con i dovuti suggerimenti da parte mia sui nomi dei personaggi e delle località) e dai disegni, pertinenti, che mi hanno fatto capire quanto questa storia li avesse coinvolti.
Il libro si intitola: La storia di Dedalo e Icaro di Mino Milani Ed.Einaudi Ragazzi.
Come al solito la leggerete attraverso le parole dei bimbi stessi. Buona lettura.
"Tantissimo tempo fa, c'era un re che aveva un figlio che si chiamava Dedalo, ma Dedalo non voleva fare il re, a lui piaceva studiare e poi fare tutte le statue e fare tante altre cose che tutti dicevano che era bravo, anzi, bravissimo. A Dedalo piaceva anche guardare sempre il cielo e le stelle e continuava dire che lui voleva volare. Però, tutti gli altri, tutte le persone, dicevano che non poteva volare, perché non c'aveva mica le ali! Ma Dedalo ci diceva: «Vedrai che volerò».
... Dedalo abitava in una casa vicino al mare e con lui abitava Talo, che era suo... Dedalo era lo zio di Talo, neh? Allora, Talo un giorno va a prendere il pesce sulla spiaggia ma vede una lisca grossa grossa e non compra il pesce e quando va a casa suo zio dice: «Perché non hai comprato il pesce?». E Talo risponde che si è dimenticato perché ha trovato la liscona di pesce che sembra una sega e allora dice a suo zio: «Adesso costruisco una sega come questa liscona» e prende un legno e ci attacca tanti cosi, come spilli di ferro e diventa come una liscona, ma più forte.
Allora tutti quelli della città dicono che Talo è bravissimo perché ha inventato la sega.
Dedalo, però, non è mica tanto contento perché ha paura che Talo diventa più bravo di lui. Poi, un giorno, Talo aiuta suo zio a disegnare tutte le forme e dice che per fare il cerchio non è mica tanto facile. Poi va sulla spiaggia e con un legnetto rotto riesce a disegnare un bellissimo cerchio. Allora va a chiamare suo zio per farglielo vedere e suo zio dice che è proprio bello. Quando torna a casa Talo costruisce con un legno e una corda e anche il chiodo un... come si chiama? Compasso... così (e mima), perché così si possono disegnare bene tutti i cerchi, perché non è mica facile disegnare i cerchi, neh maestra?
Dedalo, però, non è mica tanto contento perché pensa che poi tutti dicono che Talo è molto più bravo di lui e allora pensa di uccidere Talo e dice: «Andiamo sugli scogli per vedere il cielo».
Ma quando è sugli scogli ci dà uno spintone e butta giù Talo che muore nel mare, poverino! Però dopo Dedalo ha paura che adesso vengono a prenderlo e lo uccidono e allora si butta nel mare e due pescatori lo vedono e lo salvano e ci dicono: «Vieni sulla barca e chi sei?». Ma lui non dice che è Dedalo, perché magari, poi, lo uccidevano, dice che si chiamaaa... Atenagora e che era ad aaa... Atene per andare a trovare Dedalo.
I pescatori ci dicono dove vuole andare e lui dice che va dove vanno loro. E loro vanno aaa... Creta dal re... Minosse... " (Continua).
sinforosa castoro
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