«Bambini, sapete che tanti anni fa, in una città lontana da noi, che si chiama Berlino, provate dire voi questa parola... ».
«Berlino».
«... bravi, allora, in questa città c'era un muro alto, alto, alto, così alto che nessuno poteva andare dall'altra parte e così c'erano persone di qua e persone di là dal muro e non potevano né parlarsi né vedersi».
«Perché c'era il muro?».
«Perché dei signori avevano detto "Noi non vogliamo che nessuno entri nella nostra parte di città e in questa parte di città comandiamo noi e tutti devono fare quello che vogliamo noi e se qualcuno vuole andare dall'altra parte della città noi lo mettiamo in prigione. Secondo voi era giusto fare così?».
«No-o. Come quando i maschi fanno la casa coi mattoni e ci dicono di non andare dentro perché comandano loro».
«Anche voi femmine fate così, neh maestra?».
«Eh, sì, purtroppo siete un po' tutti prepotenti e volete fare...».
«I comandoni».
«Hai ragione, i comandoni e invece nessuno deve comandare nessuno. Allora, ritorniamo alla nostra storia, che non è una favola, è successo davvero. Dopo tanti e tanti anni, le persone che stavano da una parte e dall'altra del muro hanno detto "adesso basta, è ora di finirla, buttiamo giù il muro così possiamo vederci e parlarci e noi possiamo andare dall'altra parte della città e loro, quelli che stavano dall'altra parte del muro, potranno venire nella nostra parte di città"... ».
«Hanno fatto bene».
«È vero, hanno fatto bene. E così hanno preso i picconi, sapete cosa sono i picconi?».
«Come quello che ha mio nonno che fa i picconi per terra».
«Bravo. Tuo nonno li usa per smuovere la terra. I picconi, bambini, sono come dei martelli grossi grossi che hanno la punta. Con i picconi hanno incominciato a picchiare contro il muro e cos'è successo al muro?».
«Si è spaccato, tutto, così (e mima)».
«È vero. Picchia, picchia, picchia, il muro si è rotto e finalmente le persone si sono viste e hanno cominciato a parlare fra di loro. Secondo voi erano contente?».
«Sììì, contentissime».
«È vero, bambini, tutte le persone erano felici di potersi vedere, potersi parlare e di poter andare di qua e di là nella loro città. Mi raccomando, allora, anche voi non fate più le case coi mattoni dove non possono entrare gli altri vostri compagni altrimenti fate come quei signori che facevano i comandoni. Erano bravi quei signori?».
«Nooo».
«E allora non fate anche voi come loro, d'accordo?».
«Va bene».
sinforosa castoro
«Berlino».
«... bravi, allora, in questa città c'era un muro alto, alto, alto, così alto che nessuno poteva andare dall'altra parte e così c'erano persone di qua e persone di là dal muro e non potevano né parlarsi né vedersi».
«Perché c'era il muro?».
«Perché dei signori avevano detto "Noi non vogliamo che nessuno entri nella nostra parte di città e in questa parte di città comandiamo noi e tutti devono fare quello che vogliamo noi e se qualcuno vuole andare dall'altra parte della città noi lo mettiamo in prigione. Secondo voi era giusto fare così?».
«No-o. Come quando i maschi fanno la casa coi mattoni e ci dicono di non andare dentro perché comandano loro».
«Anche voi femmine fate così, neh maestra?».
«Eh, sì, purtroppo siete un po' tutti prepotenti e volete fare...».
«I comandoni».
«Hai ragione, i comandoni e invece nessuno deve comandare nessuno. Allora, ritorniamo alla nostra storia, che non è una favola, è successo davvero. Dopo tanti e tanti anni, le persone che stavano da una parte e dall'altra del muro hanno detto "adesso basta, è ora di finirla, buttiamo giù il muro così possiamo vederci e parlarci e noi possiamo andare dall'altra parte della città e loro, quelli che stavano dall'altra parte del muro, potranno venire nella nostra parte di città"... ».
«Hanno fatto bene».
«È vero, hanno fatto bene. E così hanno preso i picconi, sapete cosa sono i picconi?».
«Come quello che ha mio nonno che fa i picconi per terra».
«Bravo. Tuo nonno li usa per smuovere la terra. I picconi, bambini, sono come dei martelli grossi grossi che hanno la punta. Con i picconi hanno incominciato a picchiare contro il muro e cos'è successo al muro?».
«Si è spaccato, tutto, così (e mima)».
«È vero. Picchia, picchia, picchia, il muro si è rotto e finalmente le persone si sono viste e hanno cominciato a parlare fra di loro. Secondo voi erano contente?».
«Sììì, contentissime».
«È vero, bambini, tutte le persone erano felici di potersi vedere, potersi parlare e di poter andare di qua e di là nella loro città. Mi raccomando, allora, anche voi non fate più le case coi mattoni dove non possono entrare gli altri vostri compagni altrimenti fate come quei signori che facevano i comandoni. Erano bravi quei signori?».
«Nooo».
«E allora non fate anche voi come loro, d'accordo?».
«Va bene».
sinforosa castoro
Nessun commento:
Posta un commento
- GRAZIE PER AVER LETTO QUESTO POST.
- OGNI COMMENTO È UN REGALO E ARRICCHISCE IL BLOG
*LA MODERAZIONE si è resa necessaria dopo questo POST
- LA RESPONSABILITÀ DEL COMMENTO È SEMPRE DELL’ AUTORE.
- DEVI ESSERE CONSAPEVOLE CHE IL TUO USERNAME RESTERÀ INSERITO NELLA PAGINA WEB, SARÀ CLICCABILE E POTRÀ RIMANDARE AL TUO PROFILO DI BLOGGER.
POLICY PRIVACY