... La Chiesa, dunque, rende grazie per tutte le donne e per ciascuna: per le madri, le sorelle, le spose; per le donne consacrate a Dio nella verginità; per le donne dedite ai tanti e tanti esseri umani, che attendono l'amore gratuito di un'altra persona; per le donne che vegliano sull'essere umano nella famiglia, che è il fondamentale segno della comunità umana; per le donne che lavorano professionalmente, donne a volte gravate da una grande responsabilità sociale; per le donne «perfette» e per le donne «deboli» per tutte: così come sono uscite dal cuore di Dio in tutta la bellezza e ricchezza della loro femminilità; così come sono state abbracciate dal suo eterno amore; così come, insieme con l'uomo, sono pellegrine su questa terra, che è, nel tempo, la «patria» degli uomini e si trasforma talvolta in una «valle di pianto»; così come assumono, insieme con l'uomo, una comune responsabilità per le sorti dell'umanità, secondo le quotidiane necessità e secondo quei destini definitivi che l'umana famiglia ha in Dio stesso, nel seno dell'ineffabile Trinità.
La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del «genio» femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e Nazioni; ringrazia per tutti i carismi che lo Spirito Santo elargisce alle donne nella storia del Popolo di Dio, per tutte le vittorie che essa deve alla loro fede, speranza e carità: ringrazia per tutti i frutti di santità femminile.
La Chiesa chiede, nello stesso tempo, che queste inestimabili «manifestazioni dello Spirito» (cf. 1 Cor 12, 4 ss.) che con grande generosità sono elargite alle «figlie» della Gerusalemme eterna, siano attentamente riconosciute, valorizzate, perché tornino a comune vantaggio della Chiesa e dell'umanità, specialmente ai nostri tempi. Meditando il mistero biblico della «donna», la Chiesa prega affinché tutte le donne ritrovino in questo mistero sé stesse e la loro «suprema vocazione».
Maria, che «precede tutta la Chiesa sulla via della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo»(63), ottenga a tutti noi anche questo «frutto», nell'Anno che abbiamo dedicato a lei, alle soglie del terzo millennio della venuta di Cristo.
Conclusione della Lettera Apostolica Mulieris Dignitatem di San Giovanni Paolo II. 15- 8 -1988
sinforosa castoro
Che i carismi elargiti a noi donne dallo Spirito Santo siano valorizzati da noi principalmente ma anche da chi ci vive accanto.
RispondiEliminaGrazie per questo post Sinforosa.
Un abbraccio Maria
Certo, che ogni uomo che è accanto a una donna la ami e la supporti, in tutto.
EliminaUn abbraccio
sinforosa