«Alla tele ci sono ancora tutte quelle cose brutte».
«Lo so, Peggy, ma ti ho detto che non devi accenderla se non sono vicino a te».
«Sì, però io questa notte ho fatto il brutto sogno e volevo vedere se c'erano ancora le cose brutte».
«Ti ho già detto che adesso, per tanti giorni, tutte le televisioni parleranno di quelle cose, ma tu devi stare tranquilla. Vieni qui da me».
«Vengo, subito».
«... E spegni la tele».«Va bene».
«Ascoltami bene, Peggy, ti ho già detto che quello che è successo a Parigi è una cosa bruttissima e che non dovrebbe mai succedere, mai. Ed è normale che tutte le televisioni parlino di quello che è successo, perché Parigi è una città un po' vicina a noi».
«Ma vicina, vicina?».
«Nooo, ci vuole l'aereo per andare, oppure un treno che deve viaggiare tanto, tanto, tanto. Devi sapere che quello che è successo a Parigi, succede quasi tutti i giorni in città lontanissime da noi e allora la televisione non ne parla e noi non lo sappiamo e ci sentiamo tranquilli, ma non è così. Anche là ci sono tante persone che stanno tanto male e soffrono. Noi, però, non abbiamo paura, perché non lo sappiamo.
«Devi sapere che i grandi, a volte, fanno cose monelle come voi piccoli.
Quando voi litigate per un giochino, oppure diventate amici di qualcuno solo perché ha in mano il gioco che si vorrebbe per sé, oppure quando vi picchiate, vi date i pugni e gli spintoni, perché qualcuno vi ha portato via il vostro gioco, fate un po' come una guerra. È vero o no?».
«Sì, però noi non buttiamo mica la bomba».
«E meno male! Però vi lanciate i mattoni? E qualcuno lancia anche le seggioline e anche il gioco che ha in mano, che poi se va in faccia o sulla testa fa tanto male».
«Sì, è vero».
«I grandi, purtroppo, Peggy, sono grandi e quando si arrabbiano o vogliono fare i monelli fanno cose molto più pericolose, brutte, cattive di quando erano piccoli. Ma non tutti i grandi fanno cose monelle, brutte e cattive».
«È vero, tu sei grande e non fai la monella. E anche le mamme dei miei amici e anche i loro papà e anche le maestre e anche la signora che vende la frutta e anche il signore che vende il pane e anche i signori del super e anche i signori del luna park e anche... ».
«Ecco, vedi, Peggy, allora, sono più tanti i grandi buoni o i grandi cattivi?».
«Sono più tanti quelli buoniii... Evviva».
«Allora, Peggy, non devi più avere paura, tu sei circondata da tanti grandi buoni, buoni, buoni, che non faranno mai cose così brutte e cattive».
«Sì, va bene, allora, adesso, andiamo a giocare?».
«Ok. A che gioco giochiamo?».
«Alla mamma».
di sinforosa castoro
Mi è piaciuto tanto.
RispondiEliminaLucy
Grazie Lucy.
EliminaA risentirci
sinforosa
Spiegare ai piccoli le bruttezze commessi dai grandi è sempre una grande impresa. Ci sei riuscita benissimo.
RispondiEliminaUn abbraccio
Grazie Daniele, speriamo.
EliminaCiao ciao
sinforosa
È proprio così, Valeria, sono tante le variabili di questo stato di cose, purtroppo.
RispondiEliminaCerchiamo di rimanere uniti nel bene, nella speranza e nella fiducia della bontà dell'animo umano, nonostante tutto.
Un abbraccio
sinforosa
Mi hai commossa...
RispondiEliminaÈ solo ciò che spero e penso.
RispondiEliminaUn abbraccio
sinforosa