Cosa prova una mamma quando il figlio o la figlia se ne va di casa per vivere la sua vita? E un papà? I sentimenti, le emozioni, i pensieri, le preoccupazioni sono simili, identiche o diverse nei due genitori e poi è uguale o diverso se ad andarsene è il figlio piuttosto che la figlia o viceversa? E cambia qualcosa se andandosene rimane nella stessa città piuttosto che in un'alta o addirittura in un altro stato o continente?
Sarebbe interessante conoscere l'esperienza di genitori che hanno vissuto questa realtà, perché dal mio osservatorio è sempre un trauma, soprattutto per le mamme che, anche se razionalmente riconoscono che sia salutare e giusto per un figlio/a spiccare il volo, emotivamente si sentono "orfane".
E allora, come affrontare ed elaborare al meglio questo "lutto"? A voi la parola e grazie a chi vorrà rispondere.
sinforosa castoro
Sarebbe interessante conoscere l'esperienza di genitori che hanno vissuto questa realtà, perché dal mio osservatorio è sempre un trauma, soprattutto per le mamme che, anche se razionalmente riconoscono che sia salutare e giusto per un figlio/a spiccare il volo, emotivamente si sentono "orfane".
E allora, come affrontare ed elaborare al meglio questo "lutto"? A voi la parola e grazie a chi vorrà rispondere.
sinforosa castoro
Io non saprei rispondere perchè non ho vissuto questa esperienza... posso solo immaginare la stretta al cuore. Forse la si può affrontare ricordandosi che il genitore stesso un tempo lo ha fatto e gioire della liberà e dell'indipendenza del figlio. In ogni caso non credo sia facile... il distacco e il cambiamento sono dolorosi, ma col tempo penso che un po' passi la "brutta sensazione". Poi se c'è amore tra genitori e figli l'unione si manterrà intatta anche andando via di casa... ♥
RispondiEliminaNe approfitto per ringraziarti anche qui di esserci stata per Concetta. Grazie davvero di cuore e un grande abbraccio ♥
Ecco, vedi Sinforosa… io sono esonerata da questo distacco, avendo un figlio autistico è come se avesse 3-4 anni per tutta la vita, cambierà la corporatura, diventerà uomo (ora ne ha 22), ma io avrò sempre un figlio di tre/quattro anni da accudire a vita.
RispondiEliminaPosso solo immaginare cosa provino i genitori quando un figlio prenderà il volo per formare una sua famiglia… e prendere in mano la propria vita.
Di primo acchito penso arrivi innanzitutto la consapevolezza del “cosa” si è stati in grado si trasmettere al proprio figlio… se sarà in grado di cavarsela da solo… se avrà acquisito i giusti valori…
Poi arriverà il periodo della tristezza, della mancanza fisica (sindrome del nido vuoto)
Ci saranno giornate lunghe, piene di ansia, pensieri e preoccupazioni, ma con il tempo tutto questo si affievolirà, poiché a tutto ci si abitua; e sarà il momento che i genitori pensino un po’ a se stessi, ma sempre uniti ai figli da quel filo eterno e invisibile che si chiama Amore!
Dice Kahlil Gibran:
“I tuoi figli non sono figli tuoi, sono i figli e le figlie della vita stessa.”
E poi… la cosa è soggettiva, esistono anche genitori che non vedono l’ora arrivi quel momento per riprendere in mano la propria vita…
Proprio poco tempo fa ho letto un articolo dove una donna diceva che suo marito viene sempre prima dei suoi figli e ne spiegava il motivo… un modo egoistico di pensare al proprio futuro.
Ti lascio il link se ti fa piacere leggere l’articolo, io non condivido il pensiero, ma ciascuno è libero di fare ciò che crede.
LINK ARTICOLO
Un abbraccio Sinforosa e buona serata
io sono una figlia che si è sposata ed è andata via di casa a 26 anni
RispondiEliminanon so cos'abbiano provato, ma so che i nostri rapporti si sono fatti migliori, più completi
Carissime tutte, le vostre personali esperienze sono, come dire, straordinarie. Grazie, grazie, grazie di cuore. Aspettiamo ancora qualche altre testimonianza e poi pubblicheremo tutte queste belle esperienze in un post che potrà essere utile a molti genitori. Sarebbe bello leggere il punto di vista di qualche papà.
RispondiEliminaUn abbraccio
sinforosa
Dipende dal perché un figlio vada via.
RispondiEliminaCiao.
Qui si parla di figli che se ne vanno di casa perché, giustamente, iniziano a vivere la propria vita.
Eliminasinforosa
Grazie anche a te Valeria. Intanto godi della loro presenza e lascia il domani al domani.
RispondiEliminaUn abbraccio
sinforosa