Senor, ten piedad de tu pueblo! Senor, perdon por tanta crueldad!
(Signore, abbi pietà del tuo popolo! Signore, perdona tanta crudeltà)
Papa Francesco Auschwitz. 29 luglio 2016
Questo grido di supplica del Santo Padre ci riporta alla mente tutto l'orrore impetrato in quel luogo, orrore che, anche se in altri tempi e modi, continua ancor oggi, perché l'uomo, sebbene "creato a immagine di Dio e fatto poco meno degli Angeli (salmo 8)", è sedotto continuamente dal Male.
Il Signore abbia misericordia di tutti noi e ci perdoni e che a tutte le vittime di orrori, di ieri e di oggi, doni la luce eterna, perché la morte non è la fine di tutto; il sole muore ogni giorno, ma in realtà non va a morire nel mare, va a donare luce, calore e vita ad altre terre.
Dalla rete |
sinforosa castoro
Bellissime parole quelle del nostro Papa, che risvegliano purtroppo i ricordi di tante atrocità.
RispondiEliminaA presto
Sy
Hai perfettamente ragione. Abbiamo la fortuna di avere un Papa super. Grazie e buona serata
Eliminasinforosa
Cara Sinforosa, oggi Papa Francesco ci ha dimostrato con chiarezza che il modo migliore per pregare è e rimarrà sempre in silenzio.
RispondiEliminaCiao e buona serata cara amica, con un abbraccio e un sorriso:)
Tomaso
Sì, Tomaso, a volte - e soprattutto nei momenti di grande sofferenza - il silenzio è l'unica "parola" che si può pronunciare.
RispondiEliminaGrazie e buona domenica
sinforosa