Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno». Matteo 5,17-37
- Continua il discorso della Montagna e, a mano mano ci si inoltra in questa Parola, il Signore si fa sempre più esigente: la sua Parola non lascia adito a equivoci.
- Uccidere lo si può fare anche con la lingua.
- L'adulterio lo si può compiere anche col pensiero.
- Le ingiustizie si possono compiere anche con un parlare falso o insinuatore.
Bellissimo questo post!
RispondiEliminaUn bacio e buona domenica!
Nuovo post sul mio blog!
Se ti va ti aspetto da me!
http://lamammadisophia2016.blogspot.it
Grazie Benedetta.
RispondiEliminaBuona domenica.
sinforosa
La legge era un libro. La Verità è una persona che lo legge, lo cambia e lo spiega e soprattutto lo vive.
RispondiEliminaCiao sinforosa.
Proprio così, Gus. La nostra fede non si basa "sul libro", bensì su una persona, viva.
EliminaBuona serata e grazie.
sinforosa
Se sapessimo seguire le Sue parole anche solo un pochino...
RispondiEliminail mondo sarebbe un posto migliore!
Un abbraccio
Maria
Proprio così, Maria, vivremmo in un mondo migliore sotto ogni punto di vista. Grazie e buona serata.
RispondiEliminasinforosa