Sono l’asino che ho portato Gesù nel suo ingresso trionfale in Gerusalemme. Un giorno vennero due discepoli di Gesù e dissero al mio padrone: «Il Signore ne ha bisogno». Potete pensare la mia soddisfazione: il grande profeta sa che sono il migliore di tutti e ha scelto proprio me. Lui sì che se ne intende! Mi misero un pregevole mantello sul quale Gesù salì e poi al mio passaggio gettarono mantelli per terra e agitavano rami di palma. E io cominciai il mio viaggio trionfale: quanti applausi ricevetti.
Fu un successo che non avrei mai pensato di ricevere, ma che, tutto sommato, meritavo. Ora però son passati tanti anni da quel giorno, sono vecchio e stanco e ho capito che gli applausi non erano per me, ma per Lui. Che terribile abbaglio. Mi sono sembrato simile agli uomini che si illudono di contare perché ricevono elogi o regali, e allora si danno arie e pensano che tutto giri attorno a loro, dimenticando che ogni dono è provvisorio e viene dato per servire, per essere utili e soprattutto per portare il Signore agli altri.
sinforosa castoro
Cara Sinforosa, i bambini non finiscono mai di sorprendere!!!
RispondiEliminaCiao e buona domenica delle palme con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tommaso, buona serata a te e grazie mille. sinforosa
RispondiEliminaSante parole!
RispondiEliminaSpesso siamo talmente pieni di noi stessi che ci dimentichiamo che dovremmo essere pieni di Lui.
Un forte abbraccio e buona settimana Santa
Maria
Concordo. Buona giornata e grazie, Maria.
Eliminasinforosa
A volte non comprendiamo particolari importanti.
RispondiEliminaCiao Sinforosa.
È vero, Gus, Grazie mille e buona serata.
Eliminasinforosa
Sono felice per voi, molto probabilmente l'essere stato in missione lo ha reso immediato, spontaneo, accanto agli altri, un po' come il nostro Papa. Ciao Valeria, salutami gli asinelli. sinforosa
RispondiEliminaArrivo, immediatamente.
RispondiEliminasinforosa