Le storie mitologiche sono belle e accendono la fantasia, anche dei più piccoli e allora perché non raccontarle con estrema sintesi e un pizzico di magia?
Loro, i bambini, ne rimarranno entusiasti, non solo perché li introdurremo in un racconto fiabesco e che ritroveranno anche nei livelli scolastici superiori e del quale avranno un sentore, seppur vago, ma, soprattutto, perché inizieranno ad appassionarsi alla storia e alla letteratura.
Loro, i bambini, ne rimarranno entusiasti, non solo perché li introdurremo in un racconto fiabesco e che ritroveranno anche nei livelli scolastici superiori e del quale avranno un sentore, seppur vago, ma, soprattutto, perché inizieranno ad appassionarsi alla storia e alla letteratura.
PROMETEO
Questa storia inizia quando i fratelli di Prometeo incominciano a diventare troppo avidi, che significa desiderare ogni cosa e non averne mai abbastanza, allora Zeus, il dio di tutti gli dei, li punì distruggendo il loro paese con una terribile tempesta. Due fratelli di Prometeo, però, Menezio e Atlante, si salvarono da quella tempesta e insieme ad altri titani, vollero combattere contro gli dei dell'Olimpo.
Zeus, arrabbiato, decise di punire Menezio e Atlante e così mandò il primo lontano lontano da dove non poté più tornare e al secondo mise addirittura tutto il cielo sopra le sue spalle. Prometeo, che invece stava dalla parte di Zeus e lo aiutò a combattere, ricevette in premio la possibilità di entrare nell'Olimpo e di formare gli uomini e lui lo fece, molto volentieri, non solo, Prometeo regalò agli uomini tanti doni fra cui l'intelligenza e la memoria. A Zeus tutto questo non piacque, per niente, perché con tutti quei doni gli uomini sarebbero diventati sempre più simili agli dei. Quando Zeus ebbe la prova che Prometeo voleva più bene agli uomini che a lui, fece rubare il fuoco agli uomini e lo nascone nell'Olimpo. Si sa che a quei tempi il fuoco era molto utile: per scaldare, illuminare, difendersi e cuocere e così Prometeo entrò di nascosto nell'Olimpo per rubare il fuoco agli dei e riportarlo agli uomini. Quando Zeus si accorse si arrabbiò tantissimo. Fece incatenare Prometeo a una rupe e mandò un'aquila che con il suo becco lo feriva in continuazione. Meno male che dopo un po' Eracle (Ercole), che era un uomo fortissimo, passò di lì e con la sua freccia ammazzò l'aquila e con la sua forza spezzò le catene che tenevano incatenato Prometeo a quella rupe.
Prometeo era finalmente libero.
sinforosa castoro
La storia inizia da Qui
Come mi sarebbe piaciuto mia cara Sinforosa avere avuto un'insegnate come te e invece sovente...
RispondiEliminaDico solo questo e mi fermo qui...
Bacioni!
Ma davvero? Guarda però che come me è meglio di me c'è ne sono a bizzeffe, credimi. Grazie Nella e buona giornata.
Eliminasinforosa
Zeus era un dispettoso.
RispondiEliminaCiao Sinforosa.
Un po' prepotente, ma d'altronde era lui il capo e si sa che i capi...
EliminaGrazie Gus e buona giornata.
sinforosa