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mercoledì 27 settembre 2017

Educazione

Brevi spunti di riflessione per genitori e insegnanti

Accompagnare il percorso di crescita. In che modo?
  • Saper donare affetto, attenzioni, cura
  • Saper porre limiti, regole, contenimento
  • Saper testimoniare valori
  • Saper stimolare la curiosità
  • Saper proporre conoscenza
  • Saper donare sostegno, aiuto, consiglio
Bisogna tuttavia tener conto che oggi :
È aumentata la difficoltà nella funzione del contenimento e la svalutazione dell'utilità di esso
È aumentata l'affettività e diminuita la fermezza
È aumentato lo squilibrio tra affettività e fermezza e quindi tra codice materno e paterno. (Per codice materno e paterno non si intende per forza femminile/maschile, mamma/papà, ma atteggiamenti che fanno parte di questi due codici, presenti entrambi in ogni figura genitoriale ed educativa).

Esempi di codice Materno e codice Paterno
MATERNO
  • Prestare attenzione ai bisogni 
  • Comprensione delle emozioni
  • Tutelare la sofferenza
  • Attuare gesti affettivi (carezze, abbracci, baci)
  • Creare "quel nido" in cui il soggetto possa sentirsi al riparo, al sicuro, compreso.
PATERNO
  • Prestare più attenzione al rigore
  • Proporre limiti, regole
  • Incentivare l'autonomia
  • Tollerare la fatica, lo sconforto, la frustazione
Disfunzioni di codice Materno e codice Paterno
MATERNO
  • Affettività malata e iperprotettiva
  • Eliminare qualsiasi ostacolo al soggetto (bambino)
  • Mettere i bisogni del soggetto (bambino) innanzi a tutto
  • Vedere l'ascolto come panacea
  • Vedere la regola come negazione della personalità del soggetto (bambino)
  • Facilitate in ogni azione ed emozione il soggetto (bambino)
PATERNO
  • Fare del rigore la norma
  • Vedere la regola senza possibilità di eccezioni
  • Usare solamente parole forti
  • Intendere la cura, l'attenzione ai bisogni come debolezza
  • Mettere il sociale prima di tutto
Fra le funzioni e disfunzioni di questi codici dove sta equilibrio? 
L'accompagnamento al percorso di crescita dovrebbe condurre il soggetto (bambino) alla sua piena espressione, realizzazione e adattamento al contesto (scuola→società). Oggigiorno il soggetto (bambino) dimostra sempre più difficoltà ad adattarsi verso il contesto sociale. Perché?
Le variabili per rispondere a questa domanda sono innumerevoli, qualche spunto di riflessione
  1. La società è cambiata in ogni suo aspetto
  2. I genitori, nella stragrande maggioranza dei casi, sono entrambi lavoratori
  3. Il bambino passa sempre meno tempo in famiglia e sempre di più nel contesto sociale (scuola)
  4. Sono sempre più frequenti famiglie cosiddette allargate dove interagiscono più adulti contemporaneamente 
  5. Sono sempre più numerosi bambini che subiscono la separazione da almeno un genitore
  6. I figli sono sempre più percepiti come proprietà privata da "difendere" e "tutelare" più che da "allenare"
  7. Si fatica sempre di più a immaginare la crescita e l'educazione come "fatto sociale".
  8. Ieri c'erano famiglie fortemente normative, oggi fortemente o esclusivamente affettive. 
  9. Un bambino che sperimenta sempre la frustrazione (famiglie normative) e un bambino che viene sempre accontentato, mai contrariato (famiglie affettive) possono entrambi incontrare molte difficoltà relazionali in ambito sociale (scuola→società)
Le Regole:  Funzione, Tipologia, Utilità
Funzione: La regola è necessaria in quanto l'essere umano non sa autoregolarsi, ha bisogno quindi di contenimento.per capire come muoversi con sicurezza

Tipologia:
  • Regola salva vita (Non mettere le dita nella presa di corrente, non mangiare troppi dolci, lavarsi i denti dopo i pasti, ecc)
  • Regole personali (Per il tuo compleanno scegli il dono che vorresti ricevere, ecc)
  • Regole sociali (Non ci si picchia, non si dicono parolacce,ecc)

Utilità:
  • Strutturano nel bambino l'esperienza del limite
  • Stanno alla base dei Valori che le sottendono 
  • Strutturano nel bambino la capacità di negoziare, cioè attivano in lui le capacità di fare fronte alla frustrazione attivando risorse che scopre dentro di sé
  • Stimolano nel bambino il desiderio e la conquista 
Modelli operativi
  • Regole prescrittive. Regole a cui non ci si può sottrarre. Comportamenti indiscutibili/fondamentali  (Leggi)         
  • Regole personali. Comportamenti non regolati
  • Regole discrezionali. Regole mediabili. Comportamenti negoziabili (Accordi)
I passaggi auspicabili per l'educazione alle Regole sono quelli che dalla Famiglia si aprano poi alla →Scuola e dalla Scuola alla →Società.
Sia la famiglia che la scuola hanno la facoltà di decidere le proprie Regole, ma devono essere decisioni pensate, dialogate (fra i genitori, in ambito scolastico fra docenti), consapevoli, attuate con coerenza e quando la regola è stabilita contemporaneamente dovrebbe scattare la Sanzione che potrà essere:
  • Punitiva e congruente o punitiva e incongruente in area Prescrittiva
  • Educativa e congruente o educativa e incongruente in area Discrezionale
Spetta alla Famiglia in primis il ruolo di educare ed è la famiglia a rispondere della mancanza di tale educazione. 
Culpa in educando Art. 2048 cod. civ.1°c. Culpa in Educando e Culpa in Vigilando. "Il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela".
Anche la scuola educa e viglia, eccome, e a lei può essere contestata la Culpa in Vigilando, tuttavia questo privilegio lo detiene appieno la Famiglia.



sinforosa castoro

8 commenti:

  1. Giusto Sinforosa. Il problema è che la testimonianza dei valori non si insegna ma si dimostra con comportamenti reali. I bambini sono osservatori acuti e scoprono quando una cosa la dici e non la senti.
    Ciao.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eccome, Gus, i bambini sono ottimi osservatori.
      sinforosa

      Elimina
  2. santissime parole cara sinforosa , è sempre un piacere leggerti

    RispondiElimina
  3. Cara Valeria da quel poco che ti conosco sei una brava mamma non fosse altro che ti poni queste domande. Come hai detto bene fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo, anche perché i figli sono uno diverso dall'altro e con uno si fatica di più in alcune cose e con l'altro in altre. Insomma, capita la lezione dobbiamo essere anche un po' indulgenti anche con noi stesse.
    Un abbraccio di cuore.
    sinforosa

    RispondiElimina
  4. Penso di no, anche se qualche volta sarebbe bello parlare fra voi due dell'educazione che date ai figli e magari sottolineare, con tutto il rispetto per l'altra, le cose che non ritenete corrette: siete sorelle! Sarebbe bello.
    Buona serata.
    sinforosa

    RispondiElimina
  5. Capisco. È difficile tacere quando si vede chiaramente che si sbaglia e se poi è una sorella è ancora peggio. Prega per lei e per loro e dove non arriva lei cerca di arrivare tu, sempre se lei te lo permette.
    Ciao Valeria.
    sinforosa

    RispondiElimina

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