Ieri, il post di Miki mi ha portato a una riflessione su quegli stati d'animo che a volte si presentano a noi senza chiederci il permesso.
Finché sono stati d'animo sereni, felici, gioiosi, positivi nulla di male, si accomodino pure, ma quando prendono una brutta piega di malinconia, nostalgia adombrata da un alone di tristezza allora non sono molto accette. Ebbene, succede a tutti, succede a qualunque età e generalmente succede quando si incrina una routine. Può essere un cambio di casa, un cambio di lavoro, un rientro da un viaggio, la fine di una vacanza e nei casi più gravi una separazione, una malattia, un lutto e via discorrendo.
La routine, sebbene sovente la si dipinga come un male a cui sfuggire, se è carica di significati e significanti, è un'ancora di salvezza per ciascuno di noi.
Sapere di ritornare in quella casa a fine giornata e ritrovare le persone a noi care è una gioi da assaporare sempre ma ci si accorge di lei soprattutto quando non la si ha a portata di mano. Così come sapere di andare al lavoro con quei colleghi è una tale consolazione che fa amare anche il lavoro più duro. Insomma, le cose conosciute, la routine, i ritmi identici danno sicurezza, serenità, tranquillità e col passare degli anni diventano sempre più indispensabili per un vivere bene, tanto quanto come da bambini; sì, perché i bambini hanno l'esigenza di giornate che si presentino con ritmi e ritualità sempre identiche, tanto che uno sgarro a queste li manda in tilt.
E allora, cerchiamo di accettare quegli stati d'animo un po' negativi e impariamo ad apprezzare maggiormente la quotidianità, la vita ordinaria, quella di tutti i giorni, semmai cercando di darle quel poco in più di significato, di amore, di magia e magari riusciremo a scacciare o a gestire al meglio i momenti bui.
sinforosa castoro
Finché sono stati d'animo sereni, felici, gioiosi, positivi nulla di male, si accomodino pure, ma quando prendono una brutta piega di malinconia, nostalgia adombrata da un alone di tristezza allora non sono molto accette. Ebbene, succede a tutti, succede a qualunque età e generalmente succede quando si incrina una routine. Può essere un cambio di casa, un cambio di lavoro, un rientro da un viaggio, la fine di una vacanza e nei casi più gravi una separazione, una malattia, un lutto e via discorrendo.
La routine, sebbene sovente la si dipinga come un male a cui sfuggire, se è carica di significati e significanti, è un'ancora di salvezza per ciascuno di noi.
Sapere di ritornare in quella casa a fine giornata e ritrovare le persone a noi care è una gioi da assaporare sempre ma ci si accorge di lei soprattutto quando non la si ha a portata di mano. Così come sapere di andare al lavoro con quei colleghi è una tale consolazione che fa amare anche il lavoro più duro. Insomma, le cose conosciute, la routine, i ritmi identici danno sicurezza, serenità, tranquillità e col passare degli anni diventano sempre più indispensabili per un vivere bene, tanto quanto come da bambini; sì, perché i bambini hanno l'esigenza di giornate che si presentino con ritmi e ritualità sempre identiche, tanto che uno sgarro a queste li manda in tilt.
E allora, cerchiamo di accettare quegli stati d'animo un po' negativi e impariamo ad apprezzare maggiormente la quotidianità, la vita ordinaria, quella di tutti i giorni, semmai cercando di darle quel poco in più di significato, di amore, di magia e magari riusciremo a scacciare o a gestire al meglio i momenti bui.
sinforosa castoro
E' normale che a volte ci siano momenti di smarrimento, anche senza motivo.
RispondiEliminaCiao Sinforosa.
Hai ragione, Gus, sovente ce lo dimentichiamo, vorremmo solo stati d' animo positivi e invece...
EliminaBuona giornata e grazie.
sinforosa
Ciao Sinfo, grazie per la menzione.
RispondiEliminaNel mio caso si è trattato di una serie di questioni che partono dalla fine di una vacanze (ero tornato... A CASA MIA, ed è stato bellissimo) a una piccola questione economica, fino a un pensiero privato che riguarda la mia sfera d'amicizia e che in parte è risolto.
Un mix, in sostanza.
Ma hai ragione: sono tornato, ho ripreso a lavorare, ho ripreso la routine.
Aiuta davvero, perché riempie gli spazi, dà ritmo alla vita. Ovviamente sperando sia una routine piacevole :)
Moz-
Grazie a te che con le tue parole mi hai suggerito una riflessione da poter condividere. Sono contenta che la vita abbia ripreso il suo normale giro.
EliminaBuona giornata.
sinforosa
questo non è un periodo felice per me, ho perso il mio cane, e niente va per il giusto verso...sarebbe bello riuscire ad amare le mie abitudini, la mia vita, sarebbe davvero bello.. ciao Sinforosa :)
RispondiEliminaMi spiace tantissimo per il tuo cane, è una di quelle situazioni che rompe una routine e può mandare in tilt. Forza e coraggio, magari fra un po' avrai voglia di un nuovo amico da amare. Buona giornata.
Eliminasinforosa
Cara Valeria, so che per te questo 2017 è iniziato nel dolore e ancora non ti abbandona. Posso solo immaginare quello che sta passando tuo zio e come lui tutti coloro che hanno una malattia grave, invasiva e lunga. A volte ci sono periodi che sembra non passare più e invece poi, lentamente, passano per fare posto a una ripresa di vita "normale" . Ecco, è questo quello che ti auguro, ritrovare il più presto possibile una vita "normale". Riguardati e un forte abbraccio.
RispondiEliminasinforosa