Siamo ancora a Pasqua, e sì perché un avvenimento così importante: la risurrezione di Gesù, preludio della nostra risurrezione, non può durare una sola domenica, è ovvio, e anche in questa domenica il Vangelo ci presenta Gesù che si presenta ai suoi e che cerca di convincerli e di non essere turbati perché ciò che vedono è proprio Lui, non un fantasma o una proiezione che si fanno, talmente è grande il desiderio di rivederlo. Per convincerli di ciò, e mostrare loro che non è semplicemente un puro spirito, a un certo punto chiede loro di poter mangiare qualcosa e loro gli offrono pane e pesce arrostito.
Dopo la vita terrena, la crocifissione, la morte, la tomba, il Cristo che risorge ha una nuova carnalità, è una carnalità redenta e incorruttibile, quanto l'anima, che lo è da sempre. Grande mistero, è vero, tuttavia se non si crede a questo Cristo, quello che domanda: "perché è turbato il vostro cuore", ebbene non ci si può considerare cristiani; o si crede fermamente alla risurrezione di Cristo o non ha senso essere cristiani. Perché tutto ruota attorno a questo piccolo, ma non irrilevante, particolare senza il quale Gesù non sarebbe altro che uno dei tanti personaggi della storia. E, invece, Lui è Dio, è la seconda persona della Santissima Trinità, è il Figlio per il quale tutto è stato fatto "per Lui e in vista di Lui", è quel nome per cui "ogni ginocchio si piega nei cieli, sulla terra e sotto terra".
Ma, attenzione, gli stessi apostoli, quelli che lo hanno conosciuto, quelli che hanno convissuto con lui, quelli che hanno ascoltato direttamente le sue parole e visto con i propri occhi ciò che ha compiuto in vita, non riescono a vedere oltre: guardano, ma non vedono. E qui mi viene in mente un commento fatto dalla cara Anna a un mio post.
Il suo commento mi ha fatto riflettere che troppo spesso guardiamo le realtà che ci circondano, umane e di fede, senza quella straordinaria capacità di vedere oltre, oltre a ciò che si guarda, perché guardare e vedere sono due verbi ben diversi tra loro, in sintesi "chi guarda controlla, chi vede percepisce".
Non allarmiamoci se non sappiamo vedere, lo hanno vissuto anche gli stessi apostoli, piuttosto chiediamo la grazia della Pasqua perché ci renda capaci di vedere con occhi nuovi e rinnovati, ci renda capaci di vedere le persone che ci stanno accanto, così come le realtà vicine e lontane da noi, percependole nella loro vera essenza... E il Paradiso comincia già da qui.
sinforosa castoro
Dopo la vita terrena, la crocifissione, la morte, la tomba, il Cristo che risorge ha una nuova carnalità, è una carnalità redenta e incorruttibile, quanto l'anima, che lo è da sempre. Grande mistero, è vero, tuttavia se non si crede a questo Cristo, quello che domanda: "perché è turbato il vostro cuore", ebbene non ci si può considerare cristiani; o si crede fermamente alla risurrezione di Cristo o non ha senso essere cristiani. Perché tutto ruota attorno a questo piccolo, ma non irrilevante, particolare senza il quale Gesù non sarebbe altro che uno dei tanti personaggi della storia. E, invece, Lui è Dio, è la seconda persona della Santissima Trinità, è il Figlio per il quale tutto è stato fatto "per Lui e in vista di Lui", è quel nome per cui "ogni ginocchio si piega nei cieli, sulla terra e sotto terra".
Ma, attenzione, gli stessi apostoli, quelli che lo hanno conosciuto, quelli che hanno convissuto con lui, quelli che hanno ascoltato direttamente le sue parole e visto con i propri occhi ciò che ha compiuto in vita, non riescono a vedere oltre: guardano, ma non vedono. E qui mi viene in mente un commento fatto dalla cara Anna a un mio post.
Il suo commento mi ha fatto riflettere che troppo spesso guardiamo le realtà che ci circondano, umane e di fede, senza quella straordinaria capacità di vedere oltre, oltre a ciò che si guarda, perché guardare e vedere sono due verbi ben diversi tra loro, in sintesi "chi guarda controlla, chi vede percepisce".
Non allarmiamoci se non sappiamo vedere, lo hanno vissuto anche gli stessi apostoli, piuttosto chiediamo la grazia della Pasqua perché ci renda capaci di vedere con occhi nuovi e rinnovati, ci renda capaci di vedere le persone che ci stanno accanto, così come le realtà vicine e lontane da noi, percependole nella loro vera essenza... E il Paradiso comincia già da qui.
sinforosa castoro
Non so se c'è ancora la moderazione perchè non vedo il mio commento cmq lo ripeto: Bel post, cara amica ma permettimi di aggiungere che non è abbastanza vedere oltre, è necessario "andare oltre". Scusami la precisazione ma ci tenevo a farlo presente e so che tu capisci ciò che voglio dire. Baciobacio siempre <3
RispondiEliminaHai perfettamente ragione, oltre a saper "vedere oltre" bisogna poi mettere in pratica quel vedere oltre e lo si fa "andando oltre". Grazie per il tuo prezioso contributo. Buona serata.
Eliminasinforosa
p.s. La moderazione la metto quando ci sono i Giochi in cui vince chi arriva primo a dare la risposta esatta.
Cara Sinforosa, nella vita ciò che si guarda, non si vede!
RispondiEliminaCiao e speriamo che inizi bene la settimana con un forte abbraccio.
Tomaso
Verissimo, Tomaso, non sempre è così, ma il più delle volte lo è. Buon inizio di settimana, con tutto il cuore e un abbraccione.
Eliminasinforosa
Io credo che "vedere oltre" sia particolarmente difficile di questi tempi.
RispondiEliminaUn abbraccio cara.
Io penso che lo sia sempre, difficile, tuttavia ci si deve sforzare per cogliere l'essenza di ogni cosa, persona, situazione... Grazie Mariella per essere qua. Buona serata.
Eliminasinforosa
Carissima credo che non possiamo più cambiare questo mondo, che va sempre più allo sbando, ti auguro una buona serata baci.
RispondiEliminaLa speranza non deve mai lasciarci. Grazie per essere passata. Buona serata a te.
Eliminasinforosa
Un post davvero bello, Sinforosa. Hai detto una cosa importantissima: se da un lato non dobbiamo allarmarci dato gli apostoli stessi, prima di noi, non hanno saputo "vedere", dobbiamo d'altro canto chiederla esplicitamente questa grazia di riuscire poi a "vedere" intorno a noi con occhi rinnovati.
RispondiEliminaSe ognuno lo facesse, o almeno cercasse di farlo, sarebbe già un grandissimo passo avanti per una piccola rivoluzione d'amore e di comprensione e tolleranza.
Buonanotte, amica cara.
Hai colto appieno il mio pensiero e lo hai detto in un modo del tutto nuovo e per questo ti ringrazio, perché con le tue parole lo hai rafforzato. Grazie Maris per il tuo contributo che arricchisce tutti quelli che leggono. Buona notte a te, di cuore.
Eliminasinforosa
Grazie a te, davvero, perchè stimoli noi tutti a riflettere su temi importanti e delicati.
EliminaSerena giornata!
Grazie Maris, non vorrei risultare pesante, ma questa sono io nella mia quotidianità, a casa e a scuola. Ringrazio tutti perché mi prendete come sono.
EliminaBuona continuazione di giornata.
sinforosa
Bel post !! La Pasqua non si esaurisce con il giorno di festa. Io credo che sia un punto da cui ripartire, con rinnovata energia , con rinnovato impegno , in modo da dare il nostro contributo, anche se modesto affinchè le cose vadano meglio, a cominciare dal nostro piccolo, da quello che possiamo fare, per un futuro più sereno. Un saluto.
RispondiEliminaGrazie Mirtillo, le tue parole sono di sprono per tutti noi, si comincia proprio dalle cose più piccole e da quelle più vicine a noi per poi dilatarsi sempre più e raggiungere... il mondo. Buona continuazione di giornata.
Eliminasinforosa
In questo periodo non è facile vedere oltre, ma bisogna provarci.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Ben detto, cavaliere, ben detto, bisogna provarci. Buona continuazione di giornata.
Eliminasinforosa
Certo Valeria, ma loro, come noi, dubitavano e Lui li ha rassicurati. Buona continuazione di giornata. Un abbraccio.
RispondiEliminasinforosa