Nei giorni scorsi ho ricevuto una e.mail da una cara blogger che, oltre a confidarmi le sue gioie di moglie e madre di bravi figli, mi esprime anche tutta la sua preoccupazione per la relazione, prossima alla convivenza, che sua figlia, più che maggiorenne, ha con un ragazzo "straniero".
Secondo te cosa succederà? (mi domanda con l'ansia nelle parole).
Andranno d'accordo?
E i loro figli saranno emarginati?
E a scuola come li considereranno? Avranno problemi?
Insomma, una sfilza di domande, in verità più a sé stessa che alla sottoscritta, che, l'ho detto anche a lei, mi hanno fatto sorridere. Le ho subito chiarito che le avrei spiegato il motivo del mio sorriso, glielo avrei spiegato in un post, perché poteva essere di utilità comune. E ora eccomi qui.
Cara amica blogger, come vedi non nomino il tuo nome, ti confesso che nella tua situazione la mia unica preoccupazione sarebbe quella di capire se il ragazzo sia serio/a o meno, tutto qua.
Certo, se lo "straniero/a” in questione avesse una fede differente da quella del partner potrebbe essere necessario mettere in chiaro, per entrambi, alcune cose, come per esempio il ruolo di donna/uomo/figli all'interno della futura famiglia, per il resto, credimi, non vedo di che preoccuparsi: se l’uno e l’altra si amano e sono sicuri di sé stessi che problemi ci sono? Oggigiorno, poi! Tu dirai “La fa semplice lei, perché non è sua figlia...”.
Si, cara amica, la faccio semplice e sai perché? (Ecco il motivo del mio sorriso, ma tu non potevi certo saperlo) Perché tanti anni fa anch'io ho sposato uno “straniero” e, credimi, se tornassi indietro lo rifarei, di sicuro. Per quanto riguarda le domande sui figli, la scuola, le eventuali discriminazioni eccetera, eccetera... Be’, ti confesso che i nostri figli sono diventati giovani uomini come dire? Davvero in gamba. Insomma, sono figli che augurerei a ogni coppia, a ogni famiglia.
Ora mi perdoni il sorriso? Spero di averti tranquillizzata un po’. Fatti sentire, magari anche con una e.mail.
sinforosa castoro
Secondo te cosa succederà? (mi domanda con l'ansia nelle parole).
Andranno d'accordo?
E i loro figli saranno emarginati?
E a scuola come li considereranno? Avranno problemi?
Insomma, una sfilza di domande, in verità più a sé stessa che alla sottoscritta, che, l'ho detto anche a lei, mi hanno fatto sorridere. Le ho subito chiarito che le avrei spiegato il motivo del mio sorriso, glielo avrei spiegato in un post, perché poteva essere di utilità comune. E ora eccomi qui.
Cara amica blogger, come vedi non nomino il tuo nome, ti confesso che nella tua situazione la mia unica preoccupazione sarebbe quella di capire se il ragazzo sia serio/a o meno, tutto qua.
Certo, se lo "straniero/a” in questione avesse una fede differente da quella del partner potrebbe essere necessario mettere in chiaro, per entrambi, alcune cose, come per esempio il ruolo di donna/uomo/figli all'interno della futura famiglia, per il resto, credimi, non vedo di che preoccuparsi: se l’uno e l’altra si amano e sono sicuri di sé stessi che problemi ci sono? Oggigiorno, poi! Tu dirai “La fa semplice lei, perché non è sua figlia...”.
Si, cara amica, la faccio semplice e sai perché? (Ecco il motivo del mio sorriso, ma tu non potevi certo saperlo) Perché tanti anni fa anch'io ho sposato uno “straniero” e, credimi, se tornassi indietro lo rifarei, di sicuro. Per quanto riguarda le domande sui figli, la scuola, le eventuali discriminazioni eccetera, eccetera... Be’, ti confesso che i nostri figli sono diventati giovani uomini come dire? Davvero in gamba. Insomma, sono figli che augurerei a ogni coppia, a ogni famiglia.
Ora mi perdoni il sorriso? Spero di averti tranquillizzata un po’. Fatti sentire, magari anche con una e.mail.
sinforosa castoro
Sinforosa carissima... ora tante cose di te le comprendo meglio :)
RispondiEliminaNon perché sia per forza necessario essere sposata ad uno "straniero" per essere sensibile a certe tematiche (io ho sposato un italiano, ma queste situazioni mi stanno comunque a cuore) ma perché questo mi fa capire maggiormemte che tipo di persona sei, con l'animo aperto verso gli altri.
Grazie davvero per aver voluto condividere questa parte di te e della tua vita con noi 😊
Spero che la tua amica faccia tesoro della tua esperienza e auguro ogni felicità alla sua figliola!
Grazie a te, Maris, per le belle parole, il merito è anche della persona che ho sposato, ovviamente.
EliminaQuello che più conta, secondo me, è l'essere simili nei principi, nell'educazione ricevuta, nella sensibilità e nella visuale delle cose più che nella appartenenza a una nazione. Potrebbero esserci due persone della medesima città ma totalmente differenti più che due persone di due Continenti differenti, non so se mi spiego. Buona serata e grazie.
sinforosa
Se ci pensi bene, anche tuo marito ha sposato una straniera..
RispondiEliminaOgnuno è straniero a suo modo.
Alle medie mi fecero leggere "Stranieri come noi" di Zucconi.
Sempre attualissimo.
Buona serata cara Sinforosa e dai un abbraccio alla tua amica anche da parte mia. ❤
Ma certamente, cara Claudia, eccome!
EliminaBuona serata, di cuore.
sinforosa
Giustissimo, le cose vengono con naturalezza, peraltro.
RispondiEliminaL'importante è che si è brave persone^^
Moz-
Ben detto, Miki, concordo. Buona serata e grazie per essere passato.
Eliminasinforosa
Cara Sinforosa, è difficile dare un consiglio, si sa che è già difficile la convivenza tra italiani una copia mista, più difficile.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso.
Tomaso
Forse più che difficile più entusiasmante, dipende da come si guarda la cosa. Ciao Tomaso e grazie mille per essere qui.
Eliminasinforosa
Il lemma "straniero" è bruttissimo.
RispondiEliminaNoi tutti siamo cittadini del mondo. Ciao Annamaria.
E difatti io l’ho volutamente messo fra virgolette. Ciao Gus e buona serata.
Eliminasinforosa
"Straniero" o "diverso", pessimi termini per definire le persone, gli esseri umani. Hai dato delle risposte profonde nella loro semplicità. La tua amica ne farà tesoro, pensando alla cosa più importante: la speranza che l'amore tra i due giovani li completi e li aiuti ad affrontare il loro futuro insieme. Un abbraccio a lei e un grazie a te.
RispondiEliminaE un grazie infinito a te, Mariella, per le puntualizzazioni. Buona serata.
Eliminasinforosa
L'amore , quello con la A maiuscola , credo sia ... come dire "il trucco" per superare tutte le difficoltà, e questo vale per tutte le coppie ... questo è il mio pensiero ... : )
RispondiEliminaBellissima questa tua confidenza cara Sinforosa
un abbraccio
Concordo appieno, Marinetta, quando c'è l'amore nulla è impossibile. Buon pomeriggio e grazie mille.
Eliminasinforosa
Una bellissima esperienza la tua cara Sinforosa.
RispondiEliminaSenza volerlo la tua amica ha chiesto proprio alla persona giusta.
Un abbraccio
Maria
Ma no, per l’amor del cielo, io non è che me ne intendo è che questa blogger era più che altro preoccupata per i futuri bimbi, nipotini, di come sarebbero stati acco,ti a scuola eccetera e allora a me è venuto da ridere, perché, al di là della mia personale esperienza, oggigiorno bambini “ stranieri” nelle scuole dell’infanzia ce ne sono una caterva e per noi insegnanti e per i compagni non sono affatto “stranieri”, sono bambini, tutto qui. A volte ci facciamo problemi che in realtà sono solo nella nostra mente. Ciao Maria, grazie e buona notte.
Eliminasinforosa
Perdona qualche errore: intenda, le virgolette e gli spazi. Sono fusa.🤷🏻♀️
EliminaSi, Valeria, con te ne avevo parlato nelle nostre “conversazioni”; nulla di segreto, credimi, solo non penso che agli altri possa interessare il mio privato, tutto qua. Un abbraccio🤗
RispondiEliminasinforosa
Penso proprio che perdonerà il sorriso e che si sarà sentita rassicurata dalla tua esperienza diretta ed ora stia sorridendo anche lei! 😊
RispondiEliminaProprio così, cara Anna, anche lei ha sorriso😃
Eliminasinforosa