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lunedì 29 ottobre 2018

Ansia, ansia e ancora ansia

Qualche giorno fa ho incontrato la mamma di un mio bimbo che ora frequenta il liceo e mi ha riferito di tutte le difficoltà che come famiglia stanno affrontando con Edoardo.

«È sempre in ansia, non vorrebbe più andare a scuola. Mi ha detto che una mattina mentre era seduto al banco ha avuto una forte agitazione e pensava di poter morire, è quasi svenuto e mi hanno avvertito dalla scuola. Da allora ogni mattina è una penitenza. Esce di casa agitatissimo, perché ha paura che gli accada ancora quello che gli è successo quel giorno. Mio marito lo sgrida in continuazione e ogni sera è una tragedia, io vorrei portarlo da uno specialista, non so più cosa fare Si ricorda com'era bravo?...».

Questa mamma non è l'unica ad avere a che fare con un adolescente in ansia. Quello che è accaduto a Edoardo, un bambino che al tempo della scuola dell'infanzia era davvero bravo, diligente, puntiglioso e rispettoso, forse troppo, è stato un vero attacco di panico e adesso Edoardo ha paura di ricadere in quell'abisso di sensazioni ed emozioni che lo ha fatto quasi svenire: "pensavo di morire". Edoardo, adesso, ha paura della paura e quindi la sua mente, che ha provato quell'orribile sensazione, lo ingabbia al punto tale da fargli evitare tutte quelle situazioni che potrebbero portarlo a rivivere quell'orrenda esperienza.
Solo chi ha provato un attracco di panico può comprendere tutta la portata di questa specie di black-out della mente e sa benissimo che l'unica soluzione è sottoporre il problema a uno specialista che saprà dare indicazioni per una diversa gestione delle emozioni e che saprà offrire un aiuto adeguato per rimettere il tutto nella giusta prospettiva.
Solo così Edoardo potrà affrontare la classe e ritornare il ragazzo "libero", non più ingabbiato nella propria mente, che era, ritornare a vivere e smettere di stare male, anzi malissimo.  Forza Edoardo.

Dalla rete
sinforosa castoro

30 commenti:

  1. I genitori potrebbero provare a fargli cambiare scuola.

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  2. Se fosse sufficiente sarebbe auspicabile, tuttavia quando si innescano questi processi mentali è molto più utile affrontare a faccia a faccia il problema "dell'attacco di panico". Ciao Gus.
    sinforosa

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  3. Risposte
    1. Auguriamocelo, Grace, perché chi soffre di questi attacchi di panico soffre terribilmente. Buona serata, cara.
      sinforosa

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  4. Per me dovrebbe essere aiutato da una psicologa infantile che lo sostenga e lo aiuti a capire come poter attraversare queste crisi... aiuti luibe i suoi genitori.. perché se si deve aiutare da solo con un padre che lo sgrida, seppur pensando al suo bene e una madre che è più agitata di lui non andrà mai avanti... sto poverino.

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    1. Concordo, Anna, dovrebbero essere tutti supportati da un approccio specialistico, solo così potrebbero risolvere il problema. Speriamo, dai! Buona serata e grazie per il tuo commento.
      sinforosa

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  5. Il mio augurio ad Edoardo.
    Non sono un cuor di leone e so cosa significa avere paura, ma la paura della paura è qualcosa di terribile.

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    1. Hai detto giusto, Riccardo, la paura di avere paura paralizza, ingabbia, non fa più vivere e non fa più godere delle bellezze che la vita sa offrire è... una prigione. Buona serata e grazie per il tuo commento.
      sinforosa

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  6. Solo uno psicologo può aiutarlo... Speriamo si riprenda.
    Ciao sinforosa

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    1. Certo, ForNever, per comprendere e per affrontare bisogna saper riconoscere e questo lo si può fare solamente attraverso uno specialista. Buona serata e grazie anche a te per il tuo commento.
      sinforosa

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  7. Ho sofferto da adolescente, quando ancora non si chiamavano attacchi di panico, poi da adulta in seguito a dei traumi, e la morte dei genitori per un incidente stradale. Fallo andare da uno specialista neuropsichiatra infantile, prima possibile.... Ciao Sinforosa.

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    1. Ecco, Ale, tu quindi sai di cosa si sta parlando e meglio di chiunque altro puoi dire che gli attacchi di panico sono davvero terribili. Edoardo avrebbe davvero bisogno di uno specialista, speriamo che i genitori si rendano conto e che lo accompagnino verso la soluzione del problema. Grazie, Ale, per questa tua testimonianza. Buona serata.
      sinforosa

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  8. È importante che venga supportato e aiutato ad affrontare le paure..., da parte di famiglia, scuola e, se possibile, specialisti.
    Anch'io sono una persona che va subito in modalità ansia.. ed è davvero spiacevole :/

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    1. Certo, Angela, speriamo davvero che la famiglia si attivi, magari anche supportata dai consigli degli insegnanti. Per quanto riguarda l’ansia ormai aggredisce un po’ tutti, piccoli, grandi e grandissimi. Ciao Angela e grazie per il tuo contributo.
      sinforosa

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  9. Io ne ho sofferto e ancora oggi, seppure raramente, mi capitano. Se adolescente sicuramente va aiutato con una terapia adatta. In bocca al lupo ad Edoardo!

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    1. Mamma mia Mariella, davvero? Mi dispiace, spero tu abbia qualcuno che possa aiutarti in quei momenti. Per quanto riguarda Edoardo spero proprio riesca a risolvere questo suo problema. Incrociamo le dita. Buona serata e grazie per la tua testimonianza.
      sinforosa

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  10. Forza Edoardo! Ricordo i racconti di una mia zia carissima che ha sofferto per anni di attacchi di panico e di agorafobia, per cui immagino come si possa sentire questo ragazzo.
    Fondamentale che i genitori lo facciano seguire tempestivamente da uno specialista.
    Chissà se poi più in là avrai notizie nuove da darci su di lui, Sinforosa... speriamo positive, naturalmente!

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    1. È quello che ho pensato anch’io, Maris, anzitutto spero che i genitori si attivino il prima possibile e poi desidererei sapere qualcosa, di positivo, ovviamente. Mi dispiace per quella tua zia, non si è mai confrontata con uno specialista? Forse no, solamente in questi ultimi anni abbiamo dato un nome ad ansie e attacchi di panico, per cui. Ciao Maris, grazie per essere qui e serena notte.
      sinforosa

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  11. Può essere aiutato anche relativamente con facilità, da qualcuno che conosce il problema.
    Ansia e attacchi di panico sono abbastanza frequenti...

    Moz-

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    1. Eccome se sono frequenti, persino nei piccoli, oggigiorno pare dilaghino. Mi auguro che riesca ad affrontare le sue paure. Ciao Miki e serena giornata.
      sinforosa

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  12. soffro di attacchi di ansia e di panico, solo con uno specialista che ti aiuta a gestirli, si trova un pò di pace e quella paura di avere paura, si attenua permettendo di vivere. Cambiare scuola non è la soluzione, gli psicologi chiamano questo atteggiamento evitamento e non porta a nulla

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    1. Anche tu ne soffri, mi dispiace tanto, anch’io sono convinta che per affrontare tali paure ci sia bisogno di qualcuno che ti dia gli strumenti necessari per far fronte alle ondate devastanti di un attacco di panico. Grazie Azzurrocielo per questo tuo prezioso contributo. Serena giornata.
      sinforosa

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  13. Mio Dio , penso a quel ragazzo e penso a sua madre ... terribile!! Certe patologie sono così difficili da curare ...
    Ho letto la tua risposta Valeria , e giustamente solo chi lo prova in prima persona sa cosa significa.
    Però come ha scritto Valeria , inutile sgridare e rivolgersi subito a uno specialista , credo sia la cosa più giusta da fare
    Auguri anche a te Valeria e FORZA EDOARDO!!
    Un caro saluto

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    1. Sì, Marinetta, deve essere davvero devastante e solo chi lo prova ne capisce tutta la portata. Forza Edoardo e forza Valeria e forza a tutte le persone che sono prese di mira da questi mostri. Ciao, grazie e sereno pomeriggio.
      sinforosa

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  14. Mamma mia, Valeria cara, come mi dispiace che ti accadano, prova anche tu a parlarne con uno specialista, magari quello che ha preso in cura Michelle. Non è giusto vivere ingabbiati nella propria mente, non è giusto soffrire così.
    In quei momenti (alla cassa del supermercato, piuttosto che in un centro commerciale o in chiesa, prova a dirti: non mi sta accadendo nulla di mortale, vorrei solo che il tutto si concluda il prima possibile per potermi sentire "libera" e non "costretta" in questa situazione. Se proprio non ce la fai, con calma te ne vai, semplicemente. Non è successo niente di male; anche in chiesa ti alzi e te ne vai. Piano piano "sentirai" che magari si potrà ripetere e tu agirai di conseguenza e magari, invece, non si ripeterà. Vivere così è una tortura, altroché.
    Per quanto riguarda Edoardo tutti auspichiamo che i genitori prendano seriamente il problema perché è serio, anche se risolvibile. Un abbraccio, di cuore.
    sinforosa

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  15. Conosco bene il problema, una delle mie figlie ne ha sofferto e tuttora ogni tanto le succede, fa terapia psicologica e devo dire che negli ultimi mesi riesce a non assumere farmaci, cosa che all'inizio ha dovuto fare per un breve periodo,comunque non esce di casa se non ha il farmaco nella borsa, ci vuole tanta pazienza e vicinanza, mai sottovalutare il problema, perchè chi ne soffre sta davvero tanto male e noi (genitori) con lei. Un abbraccio a te e tanti auguri a Edoardo
    Gio

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    1. Cara Gio, la tua esperienza in merito è molto utile e di aiuto a tutti coloro che soffrono di questo disturbo più diffuso di quanto si creda. Un approccio specialistico e farmaci mirati possono davvero tenere sotto controllo o curare completamente l’attacco di panico e quindi senza vergogna o pudore chiunque ne soffra non continui a soffrire, non è giusto. Grazie e buona fine di festa.
      sinforosa

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  16. Ma da quel che leggo nel tuo post, il ragazzo va al liceo. Quindi non è più un bimbo ma un ragazzo orami quasi formato. A mio parere dovrebbe andare da un psicoterapeuta perchè questo ultimo ti dà anche una cura per trattare e guarire la psiche dolente. Gli attacchi di panico non vengono dal niente bensì da problemi ingabbiati nell'inconscio dell'individuo che tornano alla luce.
    Certo che cmq, scusami da lo devo dire, che quel padre che lo sgrida, dovrebbe andare a zappare e a raccogliere patate, non fare il genitore. E' di un'ignoranza pazzesca. che complica solo di più la salute del ragazzo. Scusami la sincerità.

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    1. Certo Farfalla, l’attacco di panico “ti avvisa che il tuo corpo non ne può più di qualche cosa che devi scoprire per poter cambiare rotta”, ma per farlo hai bisogno di qualcuno che ti guidi e magari anche di farmaci ad hoc che facciano funzionare bene tutti quei meccanismi che regolano la serotonina. Eppure! Eppure molti non ne vogliono sapere di specialisti o di farmaci, come se fosse una vergogna, fra questi, senza dubbio, il papà di Edoardo. Speriamo che cambi idea e che si decida, insieme a moglie e figlio, a vedere davvero il problema. Grazie per il tuo commento e buona fine di festa.
      sinforosa

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  17. Cara Valeria, quello che ci racconti la dice lunga sugli effetti degli attacchi di panico. Ho rivisto la mamma di Edoardo e mi ha assicurato che il figlio è in cura. Me lo auguro davvero, perché mi è parsa glissasse sull'argomento. A risentirci.
    sinforosa

    RispondiElimina

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