Ero in ospedale per una visita e incontro una mamma-infermiera, si chiacchiera un po’ del passato dei figli-alunni e poi una frase mi mette K.O. Entra in corsia una giovane donna e a lei, alla mamma-infermiera, scappa una frase che mi lascia di stucco: “povera cara”. Poi, si rivolge a me, quasi a scusarsi per quelle parole di troppo che le erano sfuggite, e mi dice “Sa, ormai abbiamo l’occhio e riconosciamo subito la gravità di una malattia".
Per strada, mentre tornavo a casa, riflettevo su questo fatto di avere l'occhio e mi sono detta che in fondo è ciò che capita esattamente a noi maestre al primo sguardo di un bambino e della sua mamma. L’esperienza è tale che il comportamento dell’uno e dell’altro altra ci fa vedere, come su uno schermo, la situazione reale "di quella relazione", che per il novantanove e nove per cento si rivela esatta.
Questi sono mestieri che, se fatti con passione attenzione all'altro, ti fanno intuire l’altro, ti fanno entrare in empatia con l'altro, in una parola ti fanno sentire come l'altro è, davvero. Ebbene, mi credete se vi dico che anche in rete avviene la stessa cosa? In che senso?
Appena entro in casa di un blogger intuisco immediatamente se lì c'è vera accoglienza o piuttosto una opportunistica accoglienza, se c'è sincerità, genuinità di parole di intenti o piuttosto scaltrezza, furbizia, condita da pizzichi visibilissimi di invidie, recriminazioni, protagonismo, critiche, o addirittura falsità.
Insomma, come a scuola c'è la bambina/il bambino sereno, equilibrato, desideroso di farsi amichetti, di fare esperienze, sincero, gioioso, musone, quello che vuole essere sempre al centro dell'attenzione, quello che fa i capricci se non fai ciò che desidera, quello che si ritira in un angolino, quello che scatena le risse, quello che "ruba" o si "impossessa" di oggetti non suoi, quello permaloso a cui non puoi dire nulla altrimenti fa l'offeso, quello che picchia e poi fa finta di niente, quello che fa ricadere la colpa sugli amici, quello che so-tutto-io, quello che sono-bello-bravo-solo-io, quello che è malizioso, diffidente, quello, purtroppo, già colmo di problematiche e via dicendo - una varietà con mille variabili -, così è in rete.
E questo, sebbene possa sembrare negativo, è, invece, bellissimo, perché ci fa comprendere che anche se siamo “persone” virtuali restiamo noi stessi; nel bene e nel male siamo noi.
Diciamo che, a differenza che a scuola, un vantaggio in rete c’è: qui non siamo chiamati a dover per forza far fronte a una tale varietà di personalità, anche se, personalmente, forse per deformazione professionale, il mio spazio virtuale è sempre stato aperto ad accogliere qualsiasi tipologia di “bambina/bambino” passasse di qui e, salvo “controindicazioni” continuerà a esserlo, ciò non toglie che questo non è certo un metodo che debba andare bene per tutti.
sinforosa castoro
Per strada, mentre tornavo a casa, riflettevo su questo fatto di avere l'occhio e mi sono detta che in fondo è ciò che capita esattamente a noi maestre al primo sguardo di un bambino e della sua mamma. L’esperienza è tale che il comportamento dell’uno e dell’altro altra ci fa vedere, come su uno schermo, la situazione reale "di quella relazione", che per il novantanove e nove per cento si rivela esatta.
Questi sono mestieri che, se fatti con passione attenzione all'altro, ti fanno intuire l’altro, ti fanno entrare in empatia con l'altro, in una parola ti fanno sentire come l'altro è, davvero. Ebbene, mi credete se vi dico che anche in rete avviene la stessa cosa? In che senso?
Appena entro in casa di un blogger intuisco immediatamente se lì c'è vera accoglienza o piuttosto una opportunistica accoglienza, se c'è sincerità, genuinità di parole di intenti o piuttosto scaltrezza, furbizia, condita da pizzichi visibilissimi di invidie, recriminazioni, protagonismo, critiche, o addirittura falsità.
Insomma, come a scuola c'è la bambina/il bambino sereno, equilibrato, desideroso di farsi amichetti, di fare esperienze, sincero, gioioso, musone, quello che vuole essere sempre al centro dell'attenzione, quello che fa i capricci se non fai ciò che desidera, quello che si ritira in un angolino, quello che scatena le risse, quello che "ruba" o si "impossessa" di oggetti non suoi, quello permaloso a cui non puoi dire nulla altrimenti fa l'offeso, quello che picchia e poi fa finta di niente, quello che fa ricadere la colpa sugli amici, quello che so-tutto-io, quello che sono-bello-bravo-solo-io, quello che è malizioso, diffidente, quello, purtroppo, già colmo di problematiche e via dicendo - una varietà con mille variabili -, così è in rete.
E questo, sebbene possa sembrare negativo, è, invece, bellissimo, perché ci fa comprendere che anche se siamo “persone” virtuali restiamo noi stessi; nel bene e nel male siamo noi.
Diciamo che, a differenza che a scuola, un vantaggio in rete c’è: qui non siamo chiamati a dover per forza far fronte a una tale varietà di personalità, anche se, personalmente, forse per deformazione professionale, il mio spazio virtuale è sempre stato aperto ad accogliere qualsiasi tipologia di “bambina/bambino” passasse di qui e, salvo “controindicazioni” continuerà a esserlo, ciò non toglie che questo non è certo un metodo che debba andare bene per tutti.
Dalla rete |
Non vorrei mettere in discussione il tuo "occhio" clinico, ma secondo me non è facilissimo capire cosa c'è dietro ogni singolo blogger. Non è questione poi di virtuale, perché in effetti anche chiacchierando con una persona non possiamo vedere e conoscere tutto di quella persona.
RispondiEliminaE' l'uomo, che fa cose buone e cose cattive, che magari soffre e morde perché soffre.
Avevo già scritto che era una problematica della blogosfera quella di centellinare ogni singola parola e ogni singolo commento, al fine di ricostruire una sorta di identikit psicologico del blogger. Secondo me questa cosa va sempre presa con il beneficio di inventario.
Con i bambini è più facile (questo non è sminuire il tuo lavoro, giammai) soprattutto per chi del settore lavora con loro, gomito a gomito, da tanto tempo :)
Ma certo, Riccardo, perdonami se ti ho dato l'impressione di essere una "brutta" (perché chi è presuntuoso non può essere bello) presuntuosa. Sicuramente non si conosce mai del tutto una persona, persino il proprio figlio, genitore, coniuge, fratello... a volte restano sconosciuti a noi stessi, non per niente i fatti di cronaca ci riportano l'immagine di persone "per bene" e "normali" che poi, però, si ammazzano fra di loro. Quello che forse non sono riuscita a spiegare è che anche entrando in un blog, così come quando incontri "dal vivo" una persona, intuisci immediatamente con chi hai a che fare, almeno per sommi capi. Dal modo di scrivere e proporre i post, dal modo di rispondere ai commenti o non rispondere, dal modo di farti sentire partecipe o meno, dal modo di ironizzare, di puntualizzare, di criticare, di parlare e/o sparlare di altri, di adoperare quel genere di parole piuttosto che altre. Insomma, poi, certo, tutti, nella realtà e nella vita virtuale, possiamo metterci una maschera ma prima o poi ci si accorge di quella maschera, non credi?
EliminaTu, per esempio, da subito mi hai dato l'immagine di un giovane uomo molto equilibrato, che là dove serve sa misurare e calibrare le parole e là dove non è necessario si lascia andare un po' di più. Sei molto, forse troppo, da sempre, forse fin da quando eri bambino e ragazzino, ligio, paziente, responsabile, attento a "comportarti bene" e a leggere tra le righe, una persona leale e affidabile; una bella persona, insomma.
A mio parere, tuttavia, dovresti "scatenarti" un po' senza il timore di sbagliare e se anche dovessi sbagliare pazienza, sbagliando si impara, nel senso che forse hai dalla tua un super-io molto esigente, dovuto sicuramente a una educazione certamente mirata, ma forse troppo esigente.
Magari ho sbagliato tutto ma io ti percepisco così. Ciao e grazie per questo tuo commento che mi ha dato la possibilità di puntualizzare meglio, spero, il mio pensiero. Buon sabato.
sinforosa
Ormai gli incontri virtuali fanno parte del nostro quotidiano e penso anche io che col tempo sia possibile percepire ad una prima occhiata (che sia del blog o del profilo social) con chi si ha a che fare.
RispondiEliminaOvviamente c'è chi maschera bene come accade anche con le persone che incontriamo fisicamente, ma ormai è nata in noi una specie di "intuizione" anche solo leggendo le parole scritte o le impostazioni usate.
Non posso che trovarmi d'accordo con te, Nyu. Poi, come dicevo a Riccardo, c'è chi indossa una perenne maschera, ma anche quello ti dà l'idea con chi hai a che fare e prima o poi, forse in certi casi da subito, ci si accorge. Ciao e grazie per questo tuo contributo. Buon proseguimento di pomeriggio.
Eliminasinforosa
A riprova della tua intelligenza, che ho sempre stimato, perché una simile sensibilità non è da tutti.
RispondiEliminaComunque io mi sono sempre sentita accolta, qui. L'atmosfera che si percepisce nel tuo blog è serena.
Cara Void, anzitutto mi fa piacere risentirti. Allora, quello che dici mi dà tanta gioia e adesso ti spiego il perché.
EliminaQuando ho iniziato con il "progetto blog" quello che più desideravo realizzare era il riuscire a creare un luogo dove chiunque si fosse avvicinato si sarebbe potuto sentire a proprio agio e in un clima il più possibile gioioso e sereno.
La vita è già colma di tante pre-occupazioni, ansie, problemi, incombenze e sofferenze di ogni genere (oltre che di bellezza, amore e meraviglia) e il trovare un posticino dove poter leggere, guardare, ascoltare, confrontarsi o chiacchierare in santa pace, sebbene magari con punti di vista differenti - ecco il bello e lo stupore delle diversità - mi sembrava un "progetto" davvero necessario, sopratutto oggi, soprattutto anche in rete.
Il fatto che tu dica di esserti sentita accolta e che in questo spazio - che è anche tuo e di tutti quelli che passano di qui, perché senza di voi sarebbe solo "una casa vuota" -, non può che ripagarmi di tanto impegno e dedizione. Grazie Void, di cuore. Buon pomeriggio.
sinforosa
Ciao, ho trovato interessante la tua riflessione! Sono d'accordo con quanto scrive Riccardo: a mio giudizio, non è affatto semplice capire chi sta dietro a un blog - talvolta, potrebbe esserci anche più di una persona ... comunque io seguo già da tempo il tuo blog! ;)
RispondiEliminaBuon fine settimana
Ciao Roberta e benvenuta, mi fa piacere sapere che segui il blog, spero ti sia gradito.
EliminaCome dicevo a Riccardo, spero di non averti dato l'impressione di essere una so-tutto-io, oddio! Quello che intendevo, al di là delle maschere o delle falsità che possono e ci sono in rete, oltre che nella vita, è che si sente a "pelle" una persona, così come un blogger. Questo non toglie che vada bene così, il mio non è un discorso di inclusione o esclusione, siamo diversi, e meno male, e per questo unici e irripetibili, tuttavia penso che anche tu, se mi segui come dici, abbia intuito almeno a grandi linee con chi hai a che fare quando ti relazioni con me o no? Sono certa di sì. Grazie Roberta e buona continuazione di giornata.
sinforosa
PS: spero che l'infermiera si sia sbagliata! ;)
RispondiEliminaUn baiser
Lo speriamo tutti. Mah!
EliminaCiaooo
Cara Sinforosa, credo che come maestra tu sia il massimo.
RispondiEliminaPoi se rifletto a tutto quello che ci ai raccontato, io penso tutti il contrario, ogni persona, bambino oppure adulto a una sua personalità, perfino i gemelli, dunque quella infermiera dovrebbe ritornare a scuola, per sapere ciò che ora ignora del tutto!!!
Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso a volte le frasi ci scappano di bocca senza quasi accorgerci, perdoniamola, dai, semmai auguriamoci che si sia sbagliata, anche perché mi domando che cosa avrà pensato vedendo me, quel giorno stavo proprio male. Ciao e grazie .
Eliminasinforosa
Ciao cara!
RispondiEliminaIl tuo è un argomento davvero molto interessante. Per quanto riguarda l'avere occhio riguardo questioni mediche, hai ragione. Ultimamente mi è capitato di dover recarmi presso strutture sanitarie e mi sono proprio chiesta quelle persone come facciano, giorno dopo giorno, a vedersi passare sotto gli occhi persone di tutti i generi e afflitte dai diversi disagi della vita. Hanno una forza straordinaria.
Per quanto invece riguarda i blog, hai ragione. Anche io mi fermo solamente in quelli dove mi sembra che ci possa essere uno scambio, dove possa nascere una condivisione e, perché no, un'amicizia. Vedo comunque numerosi luoghi virtuali che fluttuano nella loro esclusività, ma non ne capisco molto il senso.
Infine, volevo dirti che i tuoi post sulla scuola mi piacciono sempre molto, e che sto continuando questo tirocinio presso le scuole. Presto finirà, e vorrei ottenere tutti i requisiti per, eventualmente, un giorno insegnare. Tu lo consiglieresti come percorso? (Conta che sono di natura una ricercatrice, mi sono occupata di lingue antiche per tutto il periodo universitario e ancora collaboro con alcune università e musei).
Augurissimi per il Nuovo Anno che verrà,
Un abbraccio!
Cara Diana, penso che se ti senti portata all'insegnamento dovresti davvero coltivare questa passione-missione.
EliminaC'è un gran bisogno di insegnanti che facciano questo mestiere con passione e desiderio e tu ne hai la stoffa. Non so quanto questo percorso possa essere ancora lungo per te, ma se c'è una possibilità continua e persevera e in bocca al lupo per tutto. Buon anno nuovo, di cuore. Un abbraccio e grazie.
sinforosa
Valeria, tu sei una persona davvero speciale, te l'ho detto tante volte e io per prima dovrei imparare da te.
RispondiEliminaSei sensibile, forse troppo, in certi casi sarebbe opportuno che non ti addossassi tante, troppe sofferenze altrui, ma quando una persona è come te, altruista, bendisposta a tutti dai più piccoli agli anziani ai bimbi e persone speciali, come li chiami tu, alla famiglia ai genitori e parenti, al lavoro... Sei una forza della natura o forse sarebbe meglio dire che la forza ti viene da Lui. Diciamocelo, tu lo hai già detto, siamo persone che si affidano incessantemente al Signore della Vita al Signore della Storia e della nostra piccola storia e forse per questo ci intendiamo e ci siamo intese da subito. I tuoi figli li ho conosciuti attraverso le tue parole, le tue mail e tu hai conosciuto anche ciò che di me nel blog traspare poco o niente, perché l'una ha avuto bisogno delle preghiere dell'altra e così è stato, è, e sarà. Tu lo sai e io lo so. Buon anno a te e a tutta la tua bella famiglia e confido in una preghiera per me e per le mie intenzioni. Un abbraccio.
sinforosa
Giusta la tua riflessione. A scuola,dopo tanti anni e di esperienza, un pò d'occhio ce l'ho, nel riconoscere le situazioni. Un pò d'occhio, sempre per via dell'esperienza, ce l'ho anche nel blog. Non mi piacciono le persone false, che mettono zizzania, che si mettono in mostra e le evito qui, come nella vita reale. Saluti cari.
RispondiEliminaGrazie, Mirtillo, per questa tua riflessione, che mette in luce i punti di forza e i punti deboli anche dell’essere blogger. Come a te, anche a me le persone che creano zizzania, una bella espressione che indica davvero l’opera di tali soggetti, non le sopporto a lungo, le posso anche accogliere ma prima o poi si smascherano e non c’è feeling, assolutamente no; anche perché non trovo l’utilità di create zizzania, qui, in rete, come nella vita. Chi lo fa è mosso da sentimenti che non mi appartengono. Buona serata e un abbraccio.
Eliminasinforosa
Senza dubbio è vero che, come si hanno delle impressioni immediate quando si conosce una persona per la prima volta, anche nel mondo dei blog quando si visita un blog per la prima volta si percepisce "l'impronta" del blogger che ne è l'autore.
RispondiEliminaE' chiaro che non siamo esenti dal cadere in errore, per nostra superficialità o perchè la persona/blogger si maschera dietro una facciata costruita ad arte. O anche solo dietro un modo di fare e scrivere che si discosta anche solo un poco dal proprio reale essere, non per forza per nascondere chissà che cosa, ma per creare magari una sorta di "personaggio", per esprimere quello che si vorrebbe essere nella realtà modificando i propri difetti e i propri pregi. Perchè è indubbiamente più facile camuffare un poco (o un poco tanto) le cose quando c'è il "filtro" del virtuale, stando dietro una tastiera e uno schermo.
Ma alla lunga, come ci siamo detti in altre occasioni di confronto anche su altri blog, io penso che venga fuori sempre la propria natura, il carattere, i sentimenti... a meno che non si sia proprio degli attori da Oscar, capaci di mistificare al 100% ciò che si è.
Ma per fortuna credo che i casi così estremi siano rari!
Come tu hai scritto, in definitiva essere diversi, avere ognuno un modo di fare blogging e di porsi, è comunque una cosa bella se non si perde di vista la buona educazione. Ci si conosce, ci si confronta, si fa un pezzo di strada insieme.
Un carissimo saluto, buon ultimo fine settimana dell'anno :)
Cara Maris, a questo discorso aggiungi un elemento davvero importante che non si deve mai dimenticare e cioè la buona educazione. Diversi sì, con idee magari anche opposte, ma sempre, sempre, non deve mai mancare il rispetto all’altro. Grazie e... continuiamo a fare un pezzo di strada insieme. Buona serata a te.
RispondiEliminasinforosa
Dietro ogni blog ci sono persone, come ho sempre detto bisogna comportarsi sempre lealmente e rispettare gli altri.
RispondiEliminaSerena notte.
E tu lo fai, te l’ho già detto tante volte, tu lo fai sempre, con tutti. Ciao Cavaliere e bentornato. Buona serata.
Eliminasinforosa
Cara passo per un saluto, un abbraccio, e un augurio di un buon fine anno e un buon inizio 2019. Per il post sorvolo, tanto tu sai come la penso... Ci vuole occhio nella realtà, e sensibilità nel reale. Il tutto con la considerazione che siamo esseri umani quindi imperfetti. Baciobacio siempre
RispondiEliminaChe piacere rivederti, grazie per le parole, belle, vere e condivisibili. Buon anno nuovo anche a te, di cuore e che sia davvero un “tempo” bello e buono per ciascuno di noi e per tutti.
Eliminasinforosa
Cavolo tornando a leggere il mio commento, mi sono accorta di aver sbagliato nello scrivere: "Ci vuole occhio nella realtà, e sensibilità nel reale."...
EliminaDoveva essere: "Ci vuole occhio nella realtà, e sensibilità nel virtuale." Scusami ma ogni tanto mi sbaglio ... sono imperfetta anche io.
Non preoccuparti, Farfalla, sapessi gli errori che faccio io! Si era capito benissimo. Ciao ciao.
EliminaBuona domenica carissima Sinforosa, io credo molto nella prima impressione che mi suscita una persona e di solito ci prendo sempre,ti auguro un buon anno baci Michela.
RispondiEliminaSarà una prerogativa di noi donne, Michela, siamo intuitive, non c'è niente da fare. Buona domenica a te, cara, e buon 2019. Un abbraccio.
Eliminasinforosa
Avere occhio dici... io purtroppo mi fido spesso di un istinto che sbaglia spesso, ma che vuoi fare..se il dna è quello positivo ed innocente, si tende a prendere batoste, ma preferisco essere così, nature..come si suol dire.. anche a costo di dovermi ricredere più spesso del dovuto... buon 2019!!!
RispondiEliminaAvere occhio non significa affatto non prendere bastonate, Franco, anzi, almeno per quanto mi riguarda.
EliminaForse perché, come dicevo nel post, accolgo tutti a braccia aperte, fiduciosa e perseverante, anche coloro che da subito mostrano uno degli aspetti così ben elencati nel post, sempre convinta che si possa "rimediare" alle suddette "stonature" e che al di là dei rispettivi limiti si possa comunque dialogare e comunicare civilmente, ho preso e prendo, nella vita reale e virtuale, tante di quelle "bastonate" che tu non hai idea. Forse dovrei fare come tante amiche che hanno reso il Blog e la propria vita più privata e scremare, scremare, ma non è nel mio carattere e quindi... Avanti a tutti quelli che vogliono venire a farmi visita anche a costo di bastonate, ah, ah, ah. Grazie Franco e sereno anno nuovo anche a te e a tutti coloro che ti sono cari.
sinforosa
p.s. A proposito, al contrario di quanto dici, penso che tu abbia occhio.
Molto interessanti i commenti che ho letto . Io preferisco
RispondiEliminanon avere un blog ma , commentare quelli che mi piacciono
di più .Noi ci conosciamo virtualmente da poco , ti sei
già fatta un'opinione su di me ? .
Per il passato , io pensavo che con il primo approccio,
e intendo reale , capivo se una persona mi sarebbe
piaciuta come amica oppure no . Purtroppo mi sono sbagliata più di una volta . Ora vado più piano , devo
frequentarla un po' , conoscerla , e poi decidere .
Sapessi quante volte sono stata ingannata e...anche derubata . Sapessi quante delusioni da persone alle
quali avevo dato la mia fiducia . Forse , anche per
questo vissuto non desidero un blog .
Ti lascio , ho un forte raffreddore e non vorrei i miei
germi ti raggiungessero ....Solo un Ciaooooooo Laura
Cara Laura, capisco le tue ragioni.
EliminaIl blog può essere un gran bel luogo di conoscenza, dialogo e confronto reciproco, sempre là dove c'è un rispetto reciproco a prescindere dall'essere in sintonia o meno sugli argomenti trattati.
Sono una persona che non ama le falsità, il "parlarsi alle spalle", la maldicenza e soprattutto i "due pesi e le due misure ", ma ne ho già parlato anche in questo post
https://sinforosacastoro.blogspot.com/2018/10/quello-che-proprio-non-sopporto.html.
Da me non è mai uscita di bocca una parola di elogio se non sincera, in definitiva non ho mai detto "mi piace questa tua parola, azione", per poi irriderla o criticarla con altri, sia nella vita reale che in questa virtuale, dove, volendo, ci si potrebbe anche palesare dietro allo schermo di un pc.
Ti assicuro che anch'io, come te, come tutti, ho avuto tante belle batoste, pazienza, per me è importante sentirmi a posto in coscienza, anche perché chi ne ha una, di coscienza, prima o poi si rende conto di aver fallito con sé stesso/stessa agendo in un certo modo scorretto e nella vita reale ne ho avuto la prova molte volte.
Sebbene io non riesca a portare rancore, assolutamente mai, per nessun motivo, tuttavia quando c'è stato "un ritorno", pur accolto, qualcosa è inevitabilmente cambiato. Diciamo che rimane la cicatrice, che si traduce in eccessiva prudenza, ancor più di prima che accadesse l'accaduto.
Dopo un po' di anni di esperienza come blogger ho conosciuto persone e persone, come le tante tipologie di bambini/bambine descritte nel post. Ho sempre aperto il blog a tutti, non ho mai "cacciato" o chiuso la porta in faccia a nessuno, anche a chi mi faceva commenti un po' "strampalati", non è nel mio essere e non me lo permette nemmeno la mia fede, e se qualcuno ha scelto di andarsene, be', ha fatto la sua scelta, che rispetto ampiamente.
Per quanto riguarda te, ti conosco davvero poco, anche perché non avendo un blog mi restano davvero pochi elementi per dirti chi sei. Sicuramente sei una privilegiata non fosse altro per la bella famiglia che hai attorno. Una famiglia invidiabile. Buon anno di cuore a te e a tutti loro.
sinforosa
beh, indubbiamente qui si sta bene! :)
RispondiEliminaonoscere tutti perfettamente è impossibile come dici giustamente tu anche ilconiuge a vlte ci riserva sorprese nonostante i mille anni di convivenza.
Ciaoooo
Eccome, Patricia. Ciao carissima e buona continuazione di domenica.
Eliminasinforosa
Io credo che per conoscere perfettamente uno prima cosa da fare sarebbe ascoltarlo😀 farlo parlare ...anche quando offende
RispondiEliminaAnche alle offese si può rispondere con intelligenza no?
Anzi l’intelligenza mette a tacere la stupidità di chi offende.
So che è un discorso complesso...ma quando si è trasparenti nelle cose si vince sempre.
Buona domenica a tutti e a te naturalmente
Hai proprio ragione, Max, ho detto tante e tante volte che parlare lo sappiamo fare tutti, tacere lo sanno fare in tanti, ma ascoltare! Per quanto riguarda lasciare parlare una persona anche quando offende non sono proprio d’accordo, se offende la sottoscritta è un conto, posso anche accettarlo e andare oltre, come di fatto ho fatto tutte le volte che è capitato, se l’offesa è rivolta a un ospite del blog sarei una vera cattiva padrona di casa se lasciassi correre, non credi?
EliminaSono d’accordo sull’uso dell’intelligenza, in tutti i campi, in primis quello della comunicazione, soprattutto quella scritta che non dà adito a equivoci, tuttavia, purtroppo, ci sono persone che, non per colpa loro, o ne sono privi o ne hanno talmente poca che non comprendono altro linguaggio che quello dell’insulto, della maldicenza, dell’offesa, della volgarità, dello sparlare, del vittimismo, dello scaricare su altri le colpe e via dicendo. Insomma, con tali soggetti il comunicare in modo rispettoso e intelligente il più delle volte si è rivelato una perdita di tempo.
Come dici tu il discorso ha tante variabili ed è complesso, però con il vostro contributo questa matassa di impressioni si sta dipanando. Buona serata e grazie.
sinforosa
Molto interessante il post e altrettanto i commenti e le risposte agli stessi.
RispondiEliminaParticolarmente in quello di Max e di Riccardo ,scorgo la mia speranza, mi hanno dato modo di riflettere e di esporre il mio punto di vista che vorrei condividere ringraziando naturalmente lei Sinforosa.
Se l'ascolto(che menziona Max) fosse scollegato dalla mente che tenta spesso di analizzare(come ribadiva Riccardo) un profilo psicologico verso il suo interlocutore si salirebbe ancora più su,arrivando al cuore del suo post ove:
"la passione e l'attenzione ti fanno intuire l’altro, ti fanno entrare in empatia con l'altro, in una parola ti fanno sentire come l'altro è, davvero."
Per discorso "complesso" credo dipenda da ognuno di noi e da che tipo di "ascolto" siamo direzionati a farci trasportare.
Trascrivero'il passo di un libro che sostituisce un po 'il "virtuale " con il "reale",fa comprendere l'ascolto genuino del cuore che ha davvero *l'occhio per guardare* senza nessun timore di sentirsi analizzati né tantomeno di analizzare l'aspetto psicologico di nessuno ... perché l'unico identikit a cui è interessato è l'amore!
"sui mezzi pubblici delle città che attraverso colleziono volti e sguardi,perché è lì che scrivo i personaggi delle mie storie ed è lì che si annida la felicità di un tempo e di un luogo.
A volte sorrido a qualcuno,anche se non lo conosco,gettando nello sconcerto il malcapitato o la malcapitata,poi però vedo che qualcosa si scioglie e i tratti di un volto, prima accigliato, rivelano luminosamente che si impiegano più muscoli del viso per essere tristi che per sorridere... "
(L'arte di essere fragili A.D'Avenia)
Auguro di cuore un serenissimo Nuovo Anno a lei e a tutti i suoi lettori con la speranza che ognuno di noi riconosca la propria fragilità e costruisca ripartendo da se stessi!
L.
Ho già letto altri commenti di L. in altri post su altri blog.
EliminaNon la conosco ma è un anima bella ...e come una farfalla leggera si posa su quei blog che hanno anche loro un anima bella.
E tu Sinforosa ha un anima bella.
Io un po’ meno ...😀
Buon 2019 a te L . con tutto il cuore.
Cara Maestra Sinforosa ho letto bene la tua risposta e capisco dove vuoi parare ...se vuoi se puoi ti invito a leggere il penultimo post di Claudia de Chi scrive non muore mai con un titolo che definisce la sua di idea di Blogsfera.
Nei miei commenti ho espresso meglio il mio concetto di Ascolto.
Mi farà piacere se ci darai un occhiata.
Grazie mille a te e ai tuoi bambini.
Da un bambino di 49 anni.
Ancora buon 2019
Anche qui da me questa persona che si cifra L. ha già commentato, preferirei un nome intero piuttosto che una L. ma rispettiamo tutti.
EliminaSe sono un’anima bella non lo so, lo sa solo il Signore, io cerco di “vivere” secondo il Suo insegnamento, ma quanto sono in difetto lo sa solo Lui.
Per quanto riguarda al dove vorrei andare a parare non capisco. Quello che ho scritto è un mio pensiero e, penso, il pensiero di tutti coloro che hanno anche solo un poco di buon senso comune. Se ti riferisci all’offendere, penso che l’offendere non sia mai positivo, chi lo fa evidenzia ovviamente un “disagio”, certo, e lo si può comprendere una, due, tre, quattro, cinque, sei e molte più volte, poi, però, poiché in questo post anche se si parte dai bambini si sta parlando di persone adulte, poi basta, soprattutto, ripeto, se si offende un ospite di casa.
Per quanto riguarda Claudia, fra parentesi sono stata una sua prima follower, mi dispiace, non la seguo più, da quando mi ha detto che non voleva avere più niente a che fare con me, chiamando il mio spazio “macchiato di qualunquismo e di omertà”, perché non avevo avallato il discorso delle clone-blogger che era saltato fuori nei commenti a un mio post, nota bene sull’importanza della comuncazione. Qui sotto, se ti va trovi il link.
https://sinforosacastoro.blogspot.com/2018/09/clone-bloggers-e-company.html
Poiché non voglio imporre la mia presenza a nessuno, non leggerò quel post, scusami.
Buon anno a te e a tutti coloro che ti stanno a cuore da una vecchia maestra.
sinforosa
Ciao , scusami per il ritardo nella risposta.
EliminaAllora ...vorrei fare una premessa.
Non capisco il discorso sul non andare a vedere la mia risposta sul blog di Claudia per non imporre la tua presenza?
Basta che leggi , mica devi commentare?
Comunque mi spiace di questo dissapore...che dirti ?
A me state simpatiche entrambe.
Ti spiegherò anche “ dove vuoi andare a parare” nel prossimo commento ( che spero leggerai prima di cancellarlo😀).
Tornando a questo ti confesso che l’indirizzo che hai dato del post su Google non me lo trova.
Ho dovuto cercarmi tutti i commenti di settembre scorso per trovare quello sulle clone blogger.
E la cosa che mi fa tristezza da lettore e vedervi te e lei amichevolmente presenti e disposte al dialogo nei vari post fino alla sua chiosa lapidaria nel post dove ti accusa di..va beh , quello che hai scritto pure tu!
Non per minimizzare il coinvolgimento di Claudia nella vicenda ma a me quello più colpito dalla vicenda sembra Moz!
Il forse non prendere esplicitamente una parte nella vicenda ti ha penalizzato agli occhi di Claudia.
Con il senno di poi nella vicenda Moz aveva ragione.
Da quello che ho visto poi anche nel suo di blog la Clone è stata smascherata e forse aveva ragione a dirti di stare attenta pure tu.
È pur vero che se non si viene attaccati direttamente come è successo a loro è difficile pure puntare il dito contro no?
E poi ognuno risponde alla sua maniera agli attacchi e tu hai il tuo di modo di difenderti.
Capire perché certi blogger si comportino così ( mi riferisco alle clone) è un mistero.
Non capisco il vantaggio di tale comportamento?
Poi c’è un ragionamento che mi viene da fare ...Moz ha definito il suo blog e i vostri in generale dei Blog Umili.
Era un discorso sul perché non riusciva a avere consensi ( nonostante i tanti commenti ai suoi post) sufficienti a competere con altri Blog per premi del Macchiaveli Adward.
L’umilta come risposta me sembrata più che azzecca.
Quindi ste scaramucce tra vari blog e blogger agli occhi di un semplice lettore come me appaiono un po’ come na specie di guerra tra poverelli.
Non so se son riuscito a spiegarmi?
Senza intenzione di offendere nessuno eh..?
Se ognuno stesse nella sua dimensione rispettando l’altro , ascoltandolo ci sarebbe solo da guadagnarci.
Per di più a chiosa di quel lungo post c’èra il commento come sempre sopra le parti di L.
EliminaChe adesso intuisco si chiami Linda😀.
Sì, Max, adesso conosciamo il suo nome.
EliminaMi dispiace che tu abbia dovuto cercare. Poi controllerò, ma bastava compiere il link metterlo in un motore di ricerca. Boh.
EliminaPer tutte le altre questioni hai detto tutto tu.
Mi dispiace aver perso i contatti con Claudia, ma d’altra parte è una sua scelta e la rispetto.
Come dici bene tu, se uno non mi fa nulla di male perché puntargli il dito contro? Anche perché il post non verteva sulle persone che “perseguitano”.
E in ultimo i “litigi”, non mi appartengono nemmeno nella vita reale, hai voglia se mi vien voglia di “litigare” in rete! Il mio desiderio, per quanto riguarda il blog, è poter offrire un luogo piacevole, e quindi “offese, insulti, parolacce, recriminazioni, litigi, puntare il dito contro e via discorrendo” non fanno davvero per me.
Buona giornata e grazie.
sinforosa
Buongiorno Sinforosa
EliminaSpesso faccio un salto nel passato,o un po' indietro nel tempo come in questo caso,come se dovessi recuperare qualcosa di utile !
Vorrei ringraziare Max per i suoi auguri che solo ora leggo e vorrei quindi oltre a ringraziarlo, augurargli di cuore tutto il bene del mondo ,a prescindere da chiunque egli sia!
Un caro saluto anche a lei ,grazie.
L.
Mi auguro che Max legga questo suo messaggio. Grazie a lei.
EliminaBuona giornata.
sinforosa
Grazie per queste parole che arricchiscono un post e i commenti che ne sono seguiti.
RispondiEliminaLe parole di D’Avenia le sento vere perché non c’è “spettacolo” più bello che osservarci reciprocamente. Mi succede non solo in metro, in treno, ma anche alla cassa di un supermercato, agli angoli delle strade, fuori i portoni delle chiese, a chi mi allunga una mano per ricevere una moneta a chi, in piena stazione di Santa Maria Novella a Firenze, allarga le gambe e fa pipì, lei, vestita da gran signora con cappello a falde larghe e trolley al seguito. Questa è umanità che trasuda tenerezza e basta davvero uno sguardo, un sorriso per cambiare l’umore di una giornata.
Poi, invece, ci sono altre “umanità” dove nemmeno l’amore, un sorriso, una tenerezza sono sufficienti per far cambiare “l’umore”. D’altronde la superbia, l’invidia, l’accidia eccetera non per niente sono additati come vizi capitali da cui derivano tutte le brutture di cui noi uomini siamo capaci. Per tale “umanità” non resta altro che pregare, per chi crede.
Grazie e buon anno a lei.
sinforosa
P.s. Sarebbe bello conoscere il suo nome
Poi, invece, ci sono altre “umanità” dove nemmeno l’amore, un sorriso, una tenerezza sono sufficienti per far cambiare “l’umore"
EliminaÈ talmente vero che se ci facessimo vincere dalla convinzione che in quelle che lei definisce "altre umanità" nulla possa essere sufficiente a cambiare il loro umore,correremmo il rischio di mettere in dubbio l'AMORE più che le persone!
Sono ancora tra le pagine di D'Avenia...ciò che inferno non è.
Credo che una risposta vi sia sempre ed
è collegata all'amore, anche in quelle ,"altre anime" magari esistenti solo allo scopo di farci dubitare di una forza come l'amore.
Io mi concentrerei su ciò che possa sempre unirci e non sempre la preghiera basta ,purtroppo .
Linda
Grazie e buonaserata.
Ecco, Linda, grazie per aver postato il suo nome e questa riflessione che arricchisce ancor di più questo discorso.
EliminaNon so se ho compreso bene. Io le dico il mio pensiero.
L’Amore di Dio può tutto, io, come creatura, non posso che affidarmi a quell’Amore per raggiungere tutti coloro che “rifiutano, fanno resistenza...” all’amore. Altro non si può fare, persino Dio lascia ciascuno di noi libero di accoglierlo o meno.
Grazie ancora e buona giornata.
sinforosa
l'occhio lo chiamo intuito. ovvero capisci molto a prima vista o lettura. questo chiaramente non esaurisce la personalità e non impedisce sorprese e cambiamenti relazionali. occorre, dopo l'intuito, una vera comprensione, che esplori nel concreto le situazioni e il variare delle motivazioni. ma condivido in buona misura la tua considerazione sulla rete, per lo meno per la mia esperienza riguardo ai blogger. ciao
RispondiEliminaHai sintetizzato alla perfezione tutto questo lungo discorso iniziato dall’imput del post. Ti ringrazio per la tua chiarezza che condivido. Alla base c’è l’intuito che diventa tanto più raffinato quanto più lo si allena e poi c’è tutto il resto, come dici bene tu. Grazie, di cuore, e buona ultima giornata del 2018.
Eliminasinforosa
ho uno stile laconico, almeno nella scrittura :)
Eliminagrazie ancora del pensiero, che ricambio
La sintesi è un dono grande, ricordo collegi docenti dove un discorso che poteva essere espresso in tre minuti andava avanti per mazz’ora... oddio!
EliminaCiao ciao.
sinforosa
a me piace pure parlare e scrivere in modo meno conciso. ma per l'espressività "poetica" prediligo la forma breve e pregnante (almeno nelle intenzioni)
EliminaIn questo discorso entra anche la fiducia o no? Io non mi fido più di nessuno perché troppe donne avide mi hanno ingannato. Buon anno.
RispondiEliminaPippo
La fiducia, secondo me, è un passo in più. È un argomento interessante, quello della fiducia, ne parlerò. Grazie per lo spunto. Per quanto riguarda la delusione nei confronti di donne avide e ingannatrici mi dispiace molto, tuttavia ce ne sono molte di più che non sono né avere nè ingannatrici. Ti auguro di incontrarne nel nuovo anno che sta per iniziare. Buon anno, Pippo. A risentirci.
Eliminasinforosa
Né avide, non avere, scusa l’errore.
EliminaNon ne incontrerò.
RispondiEliminaPippo
Spero di averti risposto con il post di oggi. Fra l'altro sono parole di persone molto più capaci, sapienti e autorevoli di me, che sono un nulla. Ciao Pippo, presumo sia il diminutivo del bel nome Filippo.
Eliminasinforosa
auguri per il 2019
RispondiEliminati auguro un Anno pieno di Salute e Serenità ..e auguro ti porti quello che più desideri
abbraccio grande
Grazie Tissi, speriamo, davvero. Un abbraccio.
Eliminasinforosa