Jeanne nasce in Francia, sulle rive della Loira, il 18 giugno 1666 da una modesta famiglia. I genitori gestiscono una piccola merceria nei pressi del santuario di Notre-Dame-des-Ardilliers.
Perso il papà all'età di sei anni, Jeanne inizia ad aiutare la mamma a mantenere la famiglia. Morta anche la mamma è invitata da un pellegrino del santuario a consacrarsi ai molti poveri.
Jeanne inizia così la sua opera visitando e aiutando gli indigenti che vivono nelle stalle scavate nella collina. Porta loro cibo, abiti, assistenza, alcuni li ospita persino a casa sua.
Sul suo esempio alcune ragazze iniziano a seguirla e ad aiutarla. Nasce così la congregazione di sant'Anna della Provvidenza, è l'anno 1704.
Nel 1715 nasce una casa per i poveri cui se ne aggiungeranno altre.
Alla sua morte, il 17 agosto 1736, Jeanne lascia una dozzina di comunità oltre che piccole scuole e ospizi.
Nella città della sua prima casa a Saumur risuona l'annuncio "La sainte est morte", "La santa è morta".
È proclamata santa il 31 ottobre 1982 da papa Giovanni Paolo II, che in tale occasione affermò: “Celebriamo oggi ciò che lo Spirito di Dio ha realizzato in Margherita Bourgeoys e in Giovanna Delanoue, vissute circa tre secoli fa"... "Infine, mentre proclamiamo la santità di Giovanna Delanoue, è importante cercare di comprendere il segreto spirituale della sua devozione senza pari. Non sembra che il suo temperamento la spingesse verso i poveri per sentimentalismo o per pietà. Ma, lo Spirito Santo le fa vedere Cristo in questi poveri, Cristo Bambino nei loro bambini - aveva verso di lui una devozione particolare -, Cristo Amico dei poveri, Cristo stesso umiliato e crocifisso. E con Cristo, voleva mostrare ai poveri la tenerezza del Padre. A questo Dio ella ricorreva con audacia di bambino, attendendosi tutto da lui, dalla sua Provvidenza, nome che designerà le sue case e la sua fondazione all'origine: la Congregazione di Sant'Anna della Provvidenza. La sua costante devozione a Maria era inseparabile dalla santa Trinità. Il mistero eucaristico era anche al centro della sua vita. Tutto questo era molto lontano dal giansenismo imperante. Il suo attaccamento alla Chiesa le impediva di incamminarsi su strade nuove senza consultare i suoi confessori e il Vescovo della diocesi. Ma sarebbe qui insufficiente parlare di una sana teologia, di una ricca spiritualità, ereditata dal meglio della Scuola francese. Giovanna Delanoue molto in fretta ha imparato non solamente l'eroicità delle virtù evangeliche, quelle del Discorso della montagna, ma anche una profonda contemplazione delle persone divine, con segni mistici della più alta unione con Dio, per la via unitiva, bruciante d'amore per Gesù suo Sposo. È proprio lì che prendono la loro ispirazione e il compimento la follia della sua carità, l'audacia delle sue iniziative". Fabio Arduino
Perso il papà all'età di sei anni, Jeanne inizia ad aiutare la mamma a mantenere la famiglia. Morta anche la mamma è invitata da un pellegrino del santuario a consacrarsi ai molti poveri.
Jeanne inizia così la sua opera visitando e aiutando gli indigenti che vivono nelle stalle scavate nella collina. Porta loro cibo, abiti, assistenza, alcuni li ospita persino a casa sua.
Sul suo esempio alcune ragazze iniziano a seguirla e ad aiutarla. Nasce così la congregazione di sant'Anna della Provvidenza, è l'anno 1704.
Nel 1715 nasce una casa per i poveri cui se ne aggiungeranno altre.
Alla sua morte, il 17 agosto 1736, Jeanne lascia una dozzina di comunità oltre che piccole scuole e ospizi.
Nella città della sua prima casa a Saumur risuona l'annuncio "La sainte est morte", "La santa è morta".
Abbiamo urgente bisogno della manifestazione dello Spirito Santo.
RispondiEliminaSempre di più, Gus. Buon pomeriggio:)
Eliminasinforosa
Cara Sinforosa, non conoscevo la storia di questa Santa, interessante...
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
L'ho scoperta insieme a voi. Ciao Tomaso e buon pomeriggio:)
RispondiEliminasinforosa
Anch'io non conoscevo questa santa che ha dedicato la sua vita alle persone bisognose. Un grande esempio. Saluti
RispondiEliminaPenso sia interessante conoscere l’esistenza di persone così lontane nel tempo che hanno vissuto la loro vita come donazione a “quel” Cristo che è il medesimo a cui mi rivolgo io quotidianamente. Ciao Mirtillo. Buona serata.
Eliminasinforosa
Mi piace leggere i tuoi post dedicati alle vite dei santi: è sempre appassionante!
RispondiEliminabuona serata
Sono post un po’ particolari in quanto ad argomento. Mi fa piacere che per voi, per te, siano interessanti. Grazie Roberta. Buona serata :)
Eliminasinforosa
Non conoscevo questa Santa, grazie per illuminarci,come sempre sei bravissima e buona serata
RispondiEliminaCara Michela, la conosciamo insieme. Grazie e buona continuazione di giornata :)
Eliminasinforosa