Persone schiave di sé stesse

Girovagando qua e là in rete, anche qui su Blogger, mi accorgo di quante siano le persone che, con supponenza e prepotenza, sono convinte di avere la verità assoluta in mano e guai a contraddirle o anche solo a mettere in dubbio ciò che dicono. 

Nei loro post, nei loro commenti, o la pensi come loro o sono guai. Si scatena in loro una rabbia tale e vogliono a ogni costo avere ragione e conferme, e così vanno a destra e a manca a cercare o a elemosinare consensi: "Tu sì che capisci. Tu sì che sei informato/a. Sei proprio bravo/a. Lascia perdere questo o quella...". (A parte che, se una persona è davvero sicura e convinta delle proprie idee, non teme assolutamente il confronto; anzi, a volte lo cerca per approfondire, per capire ulteriormente).
Le cause del non accogliere il punto di vista altrui, del pensare di essere sempre nel giusto (le mie scelte sono giuste. Le scelte del mio superiore sono giuste. Le scelte del mio Paese sono giuste. Persino tutto ciò che scelgono gli altri per me è giusto) possono essere varie: da cause socio-ambientali-politiche a cause personali legate al vissuto e all'andamento familiare (la psicologia in questo ci regala tante letture). 

Per fare un esempio, se una persona vive in una famiglia o in un Paese autocratico, dove il genitore o chi sta al potere esercita un potere assoluto e non negoziabile, è ovvio che i figli o le persone non avranno voce in capitolo in nessuna scelta, nemmeno nei pensieri, che dovranno essere conformi a quelli del genitore o del potente di turno, e cresceranno o convinti che chi decide per loro lo fa in buona fede o ribellandosi, col rischio di essere diseredati dalla famiglia o di essere imprigionati o ammazzati da chi sta al potere.

Purtroppo, sempre più persone si affidano e si fidano dei politici di turno e, persino nei Paesi democratici, la linea è quella di non riflettere a sufficienza su ciò che costoro vanno proclamando, mettendo a serio rischio la democrazia. 

Cautela. 

Ricordiamo che non c'è niente di più bello del potersi esprimere liberamente, senza essere attaccati per i propri pensieri, gusti, percezioni, idee, vissuti. 

Non c'è niente di più bello delle diversità che si fondono in un'unica armonia. 

Cautela, quindi.

E per coloro che perseverano nella loro schiavitù, consapevoli o meno di essa, non posso che dispiacermi per loro e incoraggiarli a liberarsene, una buona volta.

Dalla rete

sinforosa castoro