Trasferimenti e quant'altro...
Insegnanti che gioiscono per il trasferimento ottenuto, altri che si rattristano perché il "luogo" tanto agognato dovrà essere rimandato "all'anno prossimo", se andrà bene. Insegnanti freschi di ruolo e altri che se ne vanno in pensione.
«...Non vedo l'ora di poter ritornare a casa mia e non dover aspettare le vacanze di Natale o Pasqua per rivedere i miei... ».
«... Non riesco ad abituarmi, è un modo di vivere troppo diverso dal mio paese, oddio, un altro anno... ».
«... Le prime volte non facevo che piangere, il clima, poi!... ».
«... Ultime tre settimane di scuola e poi finalmente sarò in vacanza, per sempre... ».
«... Dovrò lavorare ancora... quando invece potevo andarmene in pensione come lei... maledetta riforma».
«... Che bello... quella là va in pensione e io prenderò il suo posto... ».
«... Non metterò più piede in questa scuola, lo so... ».
«... Ti rendi conto che quella sarà la mia nuova collega? Come farò a entrare in aula e vedere lei anziché te? In fondo quanti anni sono che siamo insieme, eh?... ».
«... Pensa a me, senza più la scuola... ».
«... Verrà una collega che ha chiesto il trasferimento perché non va d'accordo con le sue colleghe... ».
«... Ti rendi conto che non dovrò più viaggiare?... ».
«... Questa notte non ho dormito... come farò l'anno prossimo? Dovrò cambiare tutti i miei ritmi... ».
«... Sono un po' giù... chissà se la nuova collega accetterà di... ».
«... Magari verrò come volontaria, come ha fatto Lucia... ».
«... Che ansia... ».
«... Non me ne parlare... ».
«... Guarda, non voglio pensarci... ».
«... Finalmente... ».
«... Saranno vacanze di... ».
«... ... ... ... ... ».
sinforosa castoro
Insegnanti che gioiscono per il trasferimento ottenuto, altri che si rattristano perché il "luogo" tanto agognato dovrà essere rimandato "all'anno prossimo", se andrà bene. Insegnanti freschi di ruolo e altri che se ne vanno in pensione.
«...Non vedo l'ora di poter ritornare a casa mia e non dover aspettare le vacanze di Natale o Pasqua per rivedere i miei... ».
«... Le prime volte non facevo che piangere, il clima, poi!... ».
«... Ultime tre settimane di scuola e poi finalmente sarò in vacanza, per sempre... ».
«... Dovrò lavorare ancora... quando invece potevo andarmene in pensione come lei... maledetta riforma».
«... Che bello... quella là va in pensione e io prenderò il suo posto... ».
«... Non metterò più piede in questa scuola, lo so... ».
«... Ti rendi conto che quella sarà la mia nuova collega? Come farò a entrare in aula e vedere lei anziché te? In fondo quanti anni sono che siamo insieme, eh?... ».
«... Pensa a me, senza più la scuola... ».
«... Verrà una collega che ha chiesto il trasferimento perché non va d'accordo con le sue colleghe... ».
«... Ti rendi conto che non dovrò più viaggiare?... ».
«... Questa notte non ho dormito... come farò l'anno prossimo? Dovrò cambiare tutti i miei ritmi... ».
«... Sono un po' giù... chissà se la nuova collega accetterà di... ».
«... Magari verrò come volontaria, come ha fatto Lucia... ».
«... Che ansia... ».
«... Non me ne parlare... ».
«... Guarda, non voglio pensarci... ».
«... Finalmente... ».
«... Saranno vacanze di... ».
«... ... ... ... ... ».
MENO MALE CHE UNA COSA È CERTA: I BAMBINI NON CAMBIANO MAI.
sinforosa castoro
Sono passati tanti anni da quando andavo a scuola, ma vedo che il caos delle collocazioni, dei ruoli e delle supplenze annuali è rimasto. E' un grosso problema per gli insegnanti, i quali non di rado devono spostarsi da una parte all'altra dello stato per poter lavorare, ma ricordo che anche per noi alunni cambiare, nella maggioranza dei casi, i docenti ogni anno o quasi era un disagio. I programmi annuali sono gli stessi, ma ognuno ha i suoi metodi di insegnamento ed il suo carattere ai quali dovevamo di volta in volta abituarci ed i cambiamenti portavano in genere a peggioramenti del profitto e della condotta.
RispondiEliminaCiao
Hai ragione, Claude, i cambiamenti scombussolano non poco, tanto quanto più si cresce, credimi.
EliminaCiao e grazie
sinforosa