«Siete ritornati?».
«Certo, ora che stai bene mica potevamo lasciarti qui tutto solo, no?».
«Oh, non dovete perdere tempo con uno come me. Ve l'ho già detto, sono un buono a nulla. Ovunque vado sento solo critiche».
«Oh, piantala di lagnarti e piangerti addosso. Lo vuoi capire che tu sei speciale?».
«Speciale, io?».
«Sì. S p e c i a l e».
«Mh... e cos'avrei di speciale?».
«Be', anzitutto non sei una gallina e nemmeno un gallo e non sei nemmeno una mucca o un cane o un gatto... », disse Codabianca d'un fiato.
«... E nemmeno una pecora o un maiale». Concluse serafico Arcibaldo.
«E che cosa c'è di speciale in tutto questo?».
«Ma come, non l'hai ancora capito?».
«No».
«Diglielo tu per favore, Arcibaldo, altrimenti io perdo la pazienza».
«Codabianca vuole farti capire che tu, che sei un asino, sai fare cose che noialtri non sappiamo fare e non sapremo fare mai. Per esempio tu sai ragliare, sai sopportare tanta fatica, hai quattro zampe che ti conducono assai lontano e poi sei la gioia di tanti bambini, nella notte di santa Lucia... ».
«Già!».
«Vedi, Grigio, ognuno di noi ha qualcosa di speciale, basta solo ricordarlo, di tanto in tanto».
«Grazie amici».
«Oh... non stare qui a ringraziare. Ora, su, andiamo, che tutti ti aspettano».
di sinforosa castoro
«Certo, ora che stai bene mica potevamo lasciarti qui tutto solo, no?».
«Oh, non dovete perdere tempo con uno come me. Ve l'ho già detto, sono un buono a nulla. Ovunque vado sento solo critiche».
«Oh, piantala di lagnarti e piangerti addosso. Lo vuoi capire che tu sei speciale?».
«Speciale, io?».
«Sì. S p e c i a l e».
«Mh... e cos'avrei di speciale?».
«Be', anzitutto non sei una gallina e nemmeno un gallo e non sei nemmeno una mucca o un cane o un gatto... », disse Codabianca d'un fiato.
«... E nemmeno una pecora o un maiale». Concluse serafico Arcibaldo.
«E che cosa c'è di speciale in tutto questo?».
«Ma come, non l'hai ancora capito?».
«No».
«Diglielo tu per favore, Arcibaldo, altrimenti io perdo la pazienza».
«Codabianca vuole farti capire che tu, che sei un asino, sai fare cose che noialtri non sappiamo fare e non sapremo fare mai. Per esempio tu sai ragliare, sai sopportare tanta fatica, hai quattro zampe che ti conducono assai lontano e poi sei la gioia di tanti bambini, nella notte di santa Lucia... ».
«Già!».
«Vedi, Grigio, ognuno di noi ha qualcosa di speciale, basta solo ricordarlo, di tanto in tanto».
«Grazie amici».
«Oh... non stare qui a ringraziare. Ora, su, andiamo, che tutti ti aspettano».
Sono perfettamente d'accordo:tutti siamo speciali e poche volte incontriamo persone che ce lo ricordano. A volte ci sentiamo asini e...troviamo molte persone che ce lo fanno notare!baci kriss
RispondiEliminaHai detto bene: siamo tutti speciali, nessuno di noi è la copia di qualcun altro. Dovremmo sempre ricordarcelo e ricordarlo a chi ci sta vicino.
RispondiEliminaUn abbraccio e grazie
sinforosa