«... A casa è una lotta continua. È lui che decide ogni cosa e né io né suo papà riusciamo a stare un po' tranquilli. Quando vuole una cosa è terribile, la vuole, non c'è niente da fare... ».
«... È lei che comanda e io e il suo papà... be' cosa si può fare? Suo papà, poi, dice "No", dopo cinque minuti il no è diventato "Sì". Poi lei si offende e non ci guarda più e così... È l'unica bambina che abbiamo e come si fa? Lo so che è permalosa, anche a casa lo è. Non si può dirle niente».
«... Anche a casa fa i capricci, strilla, si butta per terra, lancia le cose, mi picchia. Io lo metto in castigo, poi lui mi guarda con quegl'occhi! E poi non c'ho più voglia e allora... ».
«Lei non vuole che si mangi insieme e così io dico a mio marito "Va bene, dai, mangia prima tu e poi mangio io". È così a tutti i pasti e cosa possiamo fare? Lo so che quando va dai nonni non fa così, ma io non riesco, e suo papà meno ancora... ».
«... Deve vedere come ci comanda a bacchetta, però è proprio sveglio, se vuole una cosa, la vuole, bisogna fare come vuole lui, altrimenti fa di quei capricci... ».
«... Ma lo sa che per non offenderla: voleva un'altra maglietta, non quella che le avevo messo, le ho già dato la bambola e le ho detto "Dai, non fare i capricci, guarda che Santa Lucia ti ha già portato la bambola, devi fare la brava" lei non ha neanche toccato la bambola, l'ha buttata per terra e mi ha detto "Sei brutta"... ».
Stralci di colloqui con i genitori di bambini e bambine di tre anni.
Sì, avete letto bene, questi Tiranni sono teneri bambini e bambine di soli tre anni.
Cosa ne pensate?
Per oggi fermiamoci, riprenderemo il discorso.
sinforosa castoro
«... È lei che comanda e io e il suo papà... be' cosa si può fare? Suo papà, poi, dice "No", dopo cinque minuti il no è diventato "Sì". Poi lei si offende e non ci guarda più e così... È l'unica bambina che abbiamo e come si fa? Lo so che è permalosa, anche a casa lo è. Non si può dirle niente».
«... Anche a casa fa i capricci, strilla, si butta per terra, lancia le cose, mi picchia. Io lo metto in castigo, poi lui mi guarda con quegl'occhi! E poi non c'ho più voglia e allora... ».
«Lei non vuole che si mangi insieme e così io dico a mio marito "Va bene, dai, mangia prima tu e poi mangio io". È così a tutti i pasti e cosa possiamo fare? Lo so che quando va dai nonni non fa così, ma io non riesco, e suo papà meno ancora... ».
«... Deve vedere come ci comanda a bacchetta, però è proprio sveglio, se vuole una cosa, la vuole, bisogna fare come vuole lui, altrimenti fa di quei capricci... ».
«... Ma lo sa che per non offenderla: voleva un'altra maglietta, non quella che le avevo messo, le ho già dato la bambola e le ho detto "Dai, non fare i capricci, guarda che Santa Lucia ti ha già portato la bambola, devi fare la brava" lei non ha neanche toccato la bambola, l'ha buttata per terra e mi ha detto "Sei brutta"... ».
Stralci di colloqui con i genitori di bambini e bambine di tre anni.
Sì, avete letto bene, questi Tiranni sono teneri bambini e bambine di soli tre anni.
Cosa ne pensate?
Per oggi fermiamoci, riprenderemo il discorso.
sinforosa castoro
Ciao cara.
RispondiEliminaTi rispondo che i bambini vanno e si possono educare a vivere in mezzo agli altri e questo inizia proprio dalla famiglia. Non esiste che un bambino detti legge in quella maniera.
Non è vero poi che sono "piccoli, poverini!" e nemmeno che "cosa vuoi che capiscano!". Capiscono eccome anche se piccoli. E prendono le misure a padre e madre. Se li sentono deboli o accondiscendenti, ne approfittano.
Ho una figlia di quasi 24 anni, mancano pochi giorni ormai.... credo di poter dire la mia., quindi....
Genitori! non fatevi pestare! Ricordate che i bambini, anche piccoli, capiscono. Ricordate che con ragionamenti semplici ma con regole precise, si possono spiegare le cose e far crescere bene. Senza complessi nel futuro. Coi bambini si parla e si spiega. Certo! Parole semplici ma sincere e decise. Non tentennanti. E soprattutto, accordo completo tra padre e madre.
Anzitutto, Patricia, grazie per esserti unita al mio piccolo blog. Grazie di cuore.
RispondiEliminaHai perfettamente ragione, non è possibile che due adulti si facciano tiranneggiare da un bambino.
Ascoltandoli, mi domandavo cosa ne sarà di questi genitori in futuro, quando il "piccolo" si sarà fatto adulto.
Ti assicuro che ne parlerò in un prossimo post.
Grazie e... ti aspetto ancora.
Un grosso Ciao
sinforosa
Penso che per quanto un bambino possa nascere con l'inclinazione capricciosa piuttosto che testarda, molto dipende dall'educazione. Se le punizioni sono bloccate dal "è troppo tenero" o dalla mancanza di voglia crescerà pensando di piegare tutti ai suoi desideri. Io non sono madre ma sono figlia, e certo che se mi fossi comportata cosi altro che 5minuti di castigo... I mesi!
RispondiEliminaCarissima Francesca, sei una figlia cresciuta bene, ringrazia i tuoi genitori.
RispondiEliminaCome dici bene tu, il bambino/a nasce egoista, non certo incline alla bontà e all'altruismo. Ciò che fa la differenza sta proprio nell'educazione. Non è facile, certo, ci vuole impegno e perseveranza, ma è indispensabile per "piegare" in noi le inclinazioni sbagliate.
Sarai una brava mamma, perché almeno la teoria ce l'hai ben chiara in mente.
Ne parleremo ancora in un prossimo post e spero tu possa esserci.
Ciao e grazie
sinforosa
Ciao Sinforosa, non so... noi ci siamo sentiti dire tante volte che eravamo troppo duri... che la bambina era piccola... però mi sembra che sia cresciuta ugualmente senza complessi di sorta, nonostante i no. Fose perchè ai no era allegata una spiegazione? Forse perchè, seppure categorico era comunque reso più chiaro da parole e confronti tra noi e lei?
RispondiEliminaOrmai a 24 anni, quasi. E' una donna. Lavora, si gestisce i suoi soldi,non pretende al limite chiede ed è pronta a dare una mano in casa in caso di necessità. Sa che può contare su di noi e noi sappiamo altrettanto. Mi sembra un grandissimo risultato! Se poi eravamo severi.... quello che connta sono i risultati!
Ciao
Penso proprio, cara Patricia, che tu e tuo marito possiate essere soddisfatti del risultato. Oggigiorno non sono tanti i genitori che possono dire del proprio figlio/a ventiquatrenne: è autonoma, giudiziosa, insomma, con la testa sulle spalle.
EliminaIo penso che quei no detti al momento opportuno siano stati un toccasana.
Non so se hai letto il post "Educhiamo il "tiranno", anche lì si dice, a chiare lettere, che i no non possono che fare bene; ovviamente quando sono calibrati e detti per qualcosa di veramente valido.
Un abbraccio
sinforosa