Dal 15 Gennaio si sono aperte le iscrizioni alla Scuola dell''Infanzia.
Alla scuola dell’infanzia, statale o paritaria, si possono iscrivere i bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni compiuti o da compiere entro il 31 dicembre. Le recenti disposizioni legislative (cfr. dpr 89/2009) hanno aggiunto anche la possibilità di chiedere l’ammissione anticipata per bambini che i tre anni li compiranno dopo il 31 dicembre e, comunque, entro il 30 aprile dell’anno successivo (per l’anno scolastico 2015-16, i bambini che compiono i tre anni entro il 30 aprile 2016).Ora, pertanto, con l’anticipo di ammissione alla scuola dell’infanzia, possono iscriversi e partecipare alle attività educative fin dall'inizio dell’anno scolastico i bambini con una età minima di due anni e quattro mesi (compiranno tre anni di età entro gli otto mesi successivi e, comunque, entro il 30 aprile).
Per l’accoglimento in anticipo nella scuola dell’infanzia di bambini che compiono i tre anni dopo il 31 dicembre, si devono, però, verificare due condizioni: che sia stata data la precedenza di ammissione ai bambini nati entro il 31 dicembre e che vi siano posti disponibili nella scuola.
Per favorire l’accoglienza di bambini anticipatari la scuola deve inoltre disporre di spazi adeguati e prevedere apposite condizioni di accoglienza per loro.
Accogliere nella scuola dell'infanzia bambini di 2 anni e quattro mesi a mio parere è assolutamente non auspicabile per una serie di motivi riassumibili in questa frase: non è la scuola adatta a un bimbo di quell'età. Per bambini di due anni c'è l'asilo nido, dove gli spazi, i materiali, le strutture, i numeri, gli obiettivi didattici, insomma tutto è pensato per bimbi di quest'età. Ma l'asilo nido costa alle famiglie perciò... al diavolo il rispetto dei tempi di sviluppo del bambino e mandiamoli tutti alla scuola dell'infanzia!
Nella scuola dell'infanzia il numero di bambini per classe è di 28 - ma la legge ne permette anche 29 - contro gli 8 dell'asilo nido e sovente in ogni scuola ci sono più classi. E poi è ben difficile che le scuole che accolgono gli anticipatari dispongano di spazi adeguati poiché i comuni non hanno soldi, e allora mi domando: quale benessere può trarre un bambino di soli due anni a entrare nella scuola dell'infanzia prima del tempo?
sinforosa castoro
Un tasto dolente, anzi doloroso, quello dell'entrata anticipata!
RispondiEliminaNon si può parlare certo di vantaggio dei bambini, semmai di necessità degli adulti, ma è una visione non corretta del processo formativo.Le argomentazioni oggettive che riporti legittimano questa posizione.
Sono fuori dalla scuola ormai da 4 anni, ma fino ad allora era il consiglio d'istituto che con l'amministrazione comunale decideva di avvalersi o meno di questa facoltà.
I tempi sono difficili, ma non la devono pagare i più piccoli e nemmeno, lasciamelo dire, tanto io ormai sono fuori, nemmeno le maestre!!
Coraggio e avanti:))
Marilena
Si sente subito che hai le mani in pasta. Hai colto nel segno. È vero, generalmente è il consiglio d'istituto, sentito il parere del collegio docenti, a decidere, tuttavia di fronte alle richieste pressanti dei genitori pare che la dirigenza non abbia scelta.
EliminaPurtroppo, come dici tu, i primi a farne le spese sono proprio loro, i bambini, e poi noi insegnati, ancor più che oggi siamo chiamate a svolgere anche compiti burocratici sempre più pressanti e stressanti. Forse non ci si rende conto che lo sviluppo formativo dei bambini è una cosa seria.
Grazie mille
sinforosa
Giustissima domanda quella che ti fai.
RispondiEliminaPenso che per ogni età ci sia la scuola adatta.
Grazie per le considerazioni.
Un abbrraccio Maria
Hai detto bene Maria, è inutile e a volte molto controproducente voler bruciare le tappe.
EliminaGrazie
sinforosa