Omnia mutantur, nihil interit. Tutto cambia, nulla va perduto, nulla scompare.
Così asseriva Publio Ovidio Nasone (43 a. C. - 18 d. C.) nel XV libro de Le Metamorfosi (poema epico-mitologico). È vero, tutto cambia e oggi, ancor di più, tutto cambia così velocemente che quasi quasi non riusciamo stare al passo. Ma Ovidio continua dicendo: nulla va perduto.
È interessante questa seconda parte della frase. Nonostante le cose si trasformino e cambino in continuazione, rimane comunque traccia di ciò che è stato. Nulla va perduto. Anche per ciascuno di noi. Ogni esperienza, oggi vittoria o sconfitta lascia in noi un arricchimento che nessuno potrà toglierci, nemmeno il tempo che passa, inesorabile.
sinforosa castoro
E' proprio vero cara Sinforosa.
RispondiEliminaOgni esperienza lascia un segno e ci arricchisce ma spesso lascia anche una cicatrice, e anche quella resterà per sempre!
Ma questa è la vita!
Un abbraccio Maria
Hai ragione, alla fine della vita avremo tante cicatrici, come tante rughe, ma che bello! Sarà la testimonianza che abbiamo vissuto intensamente tutto, tutto.
EliminaUn abbraccio
sinforosa
Ciao Sinforosa.
RispondiEliminaSono d'accordo con quello che hai postato e detto.
Le nostre rughe, le ostre cicatrici sono una firma indelebile della vita che abbiamo vissuto. Sono la nosta firma in questo mondo. Dicono io ci sono.. io c'ero!
Così non abbiamo vissuto invano
Sì, Patricia, non dovremmo rigettare nulla della nostra vita persino le rughe e i capelli bianchi. Siamo esseri irripetibili... È meraviglioso
EliminaUn abbraccio mia cara
sinforosa