Tanti e tanti anni fa,
esattamente venticinque, in un paese attorniato da dolci colline, viveva una bella fanciulla di nome Vale.
Vale era proprio quello che si dice una brava ragazza, tutta famiglia e... e altri. Sì, altri. Vale amava chiunque avesse bisogno di lei, che fossero persone o animali. Correva in aiuto alle une a agli altri, senza chiedere nulla in cambio.
Ovviamente, scoop di questo genere, in un paese di poche anime, corrono veloci e così tutti in paese sapevano di quella bella fanciulla che non lesinava amore, a nessuno.
Era la fine dell'estate e in paese erano arrivate le giostre. Tutta la piazza rumoreggiava di musiche, risa, parole dei giostrai e delle persone che erano venute a frotte per un poco di svago e divertimento.
«Voglio andarci anch'io, mamma». Disse una sera Vale alla sua mamma.
«D'accordo, domani sera potrai andare in piazza, però, mi raccomando, sìì prudente e non tornare tardi».
La sera dopo Vale non stava più nella pelle. Si mise un bel vestito e se ne andò in piazza, alle giostre.
Quanta gente... e che musica, e che rumore, e quanti bambini con i palloncini!
Gira di qua e gira di là, s'era fatto tardi.
Vale era proprio felice, ma ora doveva rientrare a casa, lo aveva promesso alla sua mamma!
Mentre se ne stava andando via, vide su una giostra un bel giovanotto.
I loro occhi si incontrarono.
«Oh, com'è bello!» pensò Vale, proprio mentre lui pensava: «Oh, com'è bella!».
La giostra girò e Vale... Vale era sparita.
Ma quel giovanotto non si diede per vinto.
Cercò e cercò, per tutto il paese cercò la bella fanciulla che aveva conquistato il suo cuore e domandò, a chiunque, finché:
«Ma certo» disse la Pina, «se mi dici che aveva quegl'occhi è Vale. Non può essere che lei. Solo lei ha quegli occhi che dicono quanto è grande il suo cuore».
E fu così che il bel giovanotto ritrovò Vale e da quel giorno non si lasciarono mai più.
E vissero per sempre felici e contenti.
di sinforosa castoro
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esattamente venticinque, in un paese attorniato da dolci colline, viveva una bella fanciulla di nome Vale.
Vale era proprio quello che si dice una brava ragazza, tutta famiglia e... e altri. Sì, altri. Vale amava chiunque avesse bisogno di lei, che fossero persone o animali. Correva in aiuto alle une a agli altri, senza chiedere nulla in cambio.
Ovviamente, scoop di questo genere, in un paese di poche anime, corrono veloci e così tutti in paese sapevano di quella bella fanciulla che non lesinava amore, a nessuno.
Era la fine dell'estate e in paese erano arrivate le giostre. Tutta la piazza rumoreggiava di musiche, risa, parole dei giostrai e delle persone che erano venute a frotte per un poco di svago e divertimento.
«Voglio andarci anch'io, mamma». Disse una sera Vale alla sua mamma.
«D'accordo, domani sera potrai andare in piazza, però, mi raccomando, sìì prudente e non tornare tardi».
La sera dopo Vale non stava più nella pelle. Si mise un bel vestito e se ne andò in piazza, alle giostre.
Quanta gente... e che musica, e che rumore, e quanti bambini con i palloncini!
Gira di qua e gira di là, s'era fatto tardi.
Vale era proprio felice, ma ora doveva rientrare a casa, lo aveva promesso alla sua mamma!
Mentre se ne stava andando via, vide su una giostra un bel giovanotto.
I loro occhi si incontrarono.
«Oh, com'è bello!» pensò Vale, proprio mentre lui pensava: «Oh, com'è bella!».
La giostra girò e Vale... Vale era sparita.
Ma quel giovanotto non si diede per vinto.
Cercò e cercò, per tutto il paese cercò la bella fanciulla che aveva conquistato il suo cuore e domandò, a chiunque, finché:
«Ma certo» disse la Pina, «se mi dici che aveva quegl'occhi è Vale. Non può essere che lei. Solo lei ha quegli occhi che dicono quanto è grande il suo cuore».
E fu così che il bel giovanotto ritrovò Vale e da quel giorno non si lasciarono mai più.
E vissero per sempre felici e contenti.
di sinforosa castoro
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Dai, non farmi arrossire.
RispondiEliminaLa tua storia, come tante ce ne sono, non si racconta nei tg. della sera e invece bisognerebbe raccontare queste storie vere, di persone che si trovano e decidono di amarsi per sempre. Al giorno d'oggi sono esempi e proprio di questi esempi abbiamo bisogno.
Sono contenta che ti piaccia. È una piccola favoletta col risvolto di verità. In fondo ogni storia d'amore è una favola, no?
Belle e gradite le tue parole rivolte ai bambini.
Per portarlo nel tuo blog, se non sbaglio, devi creare un post, cliccare dove esce c'è la scritta INSERISCI LINK. Si aprirà una "finestrella", dovrai copiare e incollerai il mio link, di questo post (apri il mio post e copi tutta quella scritta che esce in alto: http://sinforosacastoro.blogspot.it/2015/08/vale-e-le-giostre.html). Nella finestrella clicchi ok e ora puoi pubblicare il tuo post con il mio link che rimanda a questa fiaba.
Un abbraccio sincero
sinforosa
Chissà cos'avrà detto tuo marito? Avrà detto che quella maestra è un po' mattacchiona.
RispondiEliminaCiao ciao
sinforosa
n.b. Se non ce la fai con il link chiedi aiuto a Patricia è bravissima e disponibilissima.
Bene, sono contenta. Abbiamo imparato qualcosa tutte e due.
RispondiEliminaciao ciao
sinforosa
Sì, questo è il finale, che non sarà mai finito, della storia: "E vissero felici e contenti e dopo un po' nacque un bel bambino che chiamarono Andrea. Ma Andrea non voleva mica stare da solo e così diceva alla sua mamma: «Mamma voglio una sorellina» e la mamma e il papà lo accontentarono e così nacque Michelle, una bella bambina che allietò quella già bella famiglia".
RispondiEliminaUn abbraccio a tutte e due
sinforosa
Ci hanno abituati a leggere e a sentire quotidianamente storie orribili, perché sono quelle purtroppo che fanno più scalpore, lasciando nell’ombra le storie che veramente andrebbero narrate, sia a grandi che piccini.
RispondiEliminaMa sono queste sono le storie che nutrono l’anima.
Complimenti alla protagonista e all’autrice :-)
Grazie mille Betty e benvenuta in questo spazio. Spero di risentirti ancora. Quello che dici è vero. Il male fa più notizia del bene, purtroppo.
EliminaCiao ciao
sinforosa