Tempo fa posi una domanda, anzitutto a me stessa e poi a tutti i lettori e i commenti che ne seguirono furono davvero illuminanti, poi eventi tragici prevalsero sul discorso iniziato. Il Post di ieri era un po' un pretesto per continuare quel discorso e allora ri-eccoci.
Premesso che l'argomento è di quelli tosti e che non si può liquidare in quattro parole, voglio ugualmente dire la mia, anche se so che non piacerà a molti.
Le tragedie che ogni giorno si consumano in quel lembo di mare, ma anche sulle coste di partenza e su quelle di arrivo, senza contare gli orrori che stanno in testa a tali tragedie, non solo orrori di singole persone ma di intere società e noi occidentali ne siamo in parte la causa (su questo i nostri governi - presenti, passati e trapassati - dovrebbero fare un meticoloso e salutare esame di coscienza), sono il prezzo al giovamento che ne avranno le nazioni europee in futuro.
Non fraintendetemi, non dico che ci vogliono tali tragedie affinché nasca una Europa migliore (sarebbe auspicabile che tali tragedie non avvenissero, per nessun motivo. Pensate, però, se ci fosse il libero scambio di persone quanto il libero scambio di merci e beni! Tutto ciò non accadrebbe. Ma le persone, evidentemente, per il mercato valgono meno dei beni di mercato), ma sicuramente in un futuro l'Europa sarà migliore proprio grazie a questi nuovi innesti di umanità.
Le persone che arrivano non sono solo persone disperate, misere e povere, ma persone portatrici di intelligenze, di idee, di nuovi modi di intendere la vita, la cultura, il pensiero...
La mescolanza di popoli non può che portare freschezza, giovinezza, bellezza, genio. Molti grandi della storia furono emigrati/immigrati, ricordiamolo.
E allora smettiamola di temere, piuttosto diamoci da fare perché si evitino tali tragedie e lasciamo che le persone si muovano liberamente: la terra è di tutti, sentiamoci liberi di spiccare il volo e impariamo a fissare lo sguardo sull'orizzonte.
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sinforosa castoro
Premesso che l'argomento è di quelli tosti e che non si può liquidare in quattro parole, voglio ugualmente dire la mia, anche se so che non piacerà a molti.
Le tragedie che ogni giorno si consumano in quel lembo di mare, ma anche sulle coste di partenza e su quelle di arrivo, senza contare gli orrori che stanno in testa a tali tragedie, non solo orrori di singole persone ma di intere società e noi occidentali ne siamo in parte la causa (su questo i nostri governi - presenti, passati e trapassati - dovrebbero fare un meticoloso e salutare esame di coscienza), sono il prezzo al giovamento che ne avranno le nazioni europee in futuro.
Non fraintendetemi, non dico che ci vogliono tali tragedie affinché nasca una Europa migliore (sarebbe auspicabile che tali tragedie non avvenissero, per nessun motivo. Pensate, però, se ci fosse il libero scambio di persone quanto il libero scambio di merci e beni! Tutto ciò non accadrebbe. Ma le persone, evidentemente, per il mercato valgono meno dei beni di mercato), ma sicuramente in un futuro l'Europa sarà migliore proprio grazie a questi nuovi innesti di umanità.
Le persone che arrivano non sono solo persone disperate, misere e povere, ma persone portatrici di intelligenze, di idee, di nuovi modi di intendere la vita, la cultura, il pensiero...
La mescolanza di popoli non può che portare freschezza, giovinezza, bellezza, genio. Molti grandi della storia furono emigrati/immigrati, ricordiamolo.
E allora smettiamola di temere, piuttosto diamoci da fare perché si evitino tali tragedie e lasciamo che le persone si muovano liberamente: la terra è di tutti, sentiamoci liberi di spiccare il volo e impariamo a fissare lo sguardo sull'orizzonte.
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sinforosa castoro
Ricordo ciò che avevo scritto in quel post, e tu in questo hai espresso il mio stesso pensiero.
RispondiEliminaCiao Sinforosa, un abbraccio!
Sì, Betty. Come dicevi non siamo pronti ed ecco che il contingente ci obbliga a fare i conti con questo evento e piano piano impareremo.
EliminaCiao Betty e grazie mille.
sinforosa
Hai ragione ma bisognerebbe anche che chi arriva accettasse le nostre regole di vivere civile. Viso scoperto, rispetto reciproco anche verso le donne.
RispondiEliminaNon ho niente contro gli extracomunitari, mi sta sullo stomaco però che anche da noi vogliano conti uate a vivere secondo certe rego.r che quinon esistono.
Le nostre giornaliste all'epoca delle guerre del golfo era in zone di guerra con i, velo in testa per rispettare le loro usanze e per la loro sicurezza.
Qui non si usa il burka. Perchè loro vogliono che le loro donne lo usino? E parlo di Italia, Francia, Germania. Perchè devono i veire vonteo una donna solo oerchè i dossa gli shorts? Da fastidio? Non la guardino.
Il rispetto è sacrosanto ma non a senso unico
Non ti do torto, Patricia, ma spesso la colpa è nostra perché se vedessero in noi una coerenza e una serietà d'intenti non potrebbero far altro che seguire le nostre regole. Purtroppo, e mi spiace dirlo, noi italiani siamo pressapochisti, questo si percepisce. A livello europeo, e non solo, siamo considerati come molti di noi considerano gli immigrati: gente buona solo a lavorare, gente di poco valore, gente non di parola, senza citare frasi peggiori legati alla ns malavita. Insomma, anche per quanto riguarda la fede, e lo tocco con mano a scuola, se vedono che dall'altra parte c'è qualcuno convinto quanto loro della propria fede scatta immediatamente il rispetto. Impareremo, impareremo e fra cinquant'anni l'Italia e l'europa sarà più bella.
EliminaCiao e grazie mille
sinforosa
Vorrei essere ottimista come te, Sinforosa, invece vedo più nero. Teemo che le cose peggioreranno e non esclusivamente per colpa degli "altri". Come dici tu anche noi dobbiamo darci da fare per migliorare. Purtroppo siamo capaci solo a criticare ma se c'è da muovere un dito...
EliminaBacio
Hai messo il dito nella piaga. Però, dai, siamo ottimisti, su!
EliminaCiao carissima e buona serata.
sinforosa
Ti auguro una buona notte, cara Sinforosa.
RispondiEliminaTomaso
Grazie per essere passato di qua. Buona serata.
Eliminasinforosa
Come avrai capito dal mio precedente commento, sono del tutto in sintonia con le tue parole. Questo tuo intervento è molto bello, non piacerà a qualcuno, magari adesso... sono certa che prima o poi supereremo tutti i pregiudizi.
RispondiEliminaIl Male e il Bene sono equamente distribuiti, sta a noi decidere da quale parte tendere, almeno tentare ;)
Un abbraccio!
Concordo, Glò, in ogni epoca il male e il bene si alternano. Purtroppo siamo abituati a sottolineare soprattutto il male e invece la storia di ciascuno come la storia con la s maiuscola non sta andando verso una catastrofe bensì verso la pienezza.
EliminaCiao e grazie mille
sinforosa
Bellissimo aeticolo
RispondiEliminaMa grazie, però non so chi sei!
EliminaPazienza.
Ciao e, spero, a risentirci
sinforosa
E aggiungo questo link di cavaliere
Eliminahttp://websulblog.blogspot.it/2016/09/citazione-del-giorno_15.html