In questa solennità del Corpo di Cristo, la Liturgia ci fa riflettere sul grande e speciale dono ricevuto dal Signore: l'Eucaristia, appunto.
In quel pezzettino di pane c'è realmente presente il Signore e nutrendoci di Lui riceviamo la forza necessaria per continuare a vivere, anche fra tribolazioni.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno. Gv. 6.51-58. E sant'Agostino, nel Libro VII delle Confessioni al paragrafo 10, ci esorta a meditare su questo pane: Io sono il nutrimento degli adulti. Cresci, e mi mangerai, senza per questo trasformarmi in te, come il nutrimento della tua carne; ma tu ti trasformerai in me.
Divenire noi stessi Eucaristia, ecco la vocazione a cui tutti siamo chiamati.
sinforosa castoro
Cara Sinforosa, qui da noi che è un Cantone Protestante parecchi feste cattoliche non sono festeggiate, solo nei cantoni cattolici romani. È molto strano ma purtroppo è così.
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Certo Tomaso, immagino.
EliminaBuona settimana.
sinforosa
San Paolo: il calice della benedizione è comunione con il sangue di Cristo; il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo.
RispondiEliminaNon si tratta di semplici modi di dire.
Vero, sovente ce ne dimentichiamo, purtroppo.
EliminaBuona settimana, Gus.
sinforosa
Come dovremmo ricordarlo molto di più ..invece..io in prima fila!
RispondiEliminaGrazie mia dolce amica!
... e io dietro di te, cara Nella.
EliminaBuona settimana.
sinforosa