Le storie mitologiche sono belle e accendono la fantasia, anche dei più piccoli e allora perché non raccontarle con estrema sintesi e un pizzico di magia?
Loro, i bambini, ne rimarranno entusiasti, non solo perché li introdurremo in un racconto fiabesco e che ritroveranno anche nei livelli scolastici superiori e del quale avranno un sentore, seppur vago, ma, soprattutto, perché inizieranno ad appassionarsi alla storia e alla letteratura.
sinforosa castoro
Loro, i bambini, ne rimarranno entusiasti, non solo perché li introdurremo in un racconto fiabesco e che ritroveranno anche nei livelli scolastici superiori e del quale avranno un sentore, seppur vago, ma, soprattutto, perché inizieranno ad appassionarsi alla storia e alla letteratura.
POSEIDONE
Questa storia è stata raccontata tante e tante volte che tutti i bambini la conoscono è la storia del monte Olimpo, un monte speciale, alto e circondato da nuvole bianche. La leggenda racconta che questo monte era la casa degli dei e il re di tutti questi dei si chiamava Zeus, mentre la sua sposa, Era, era la regina di tutti gli dei.
Zeus era il figlio di Crono e Rea e i suoi nonni invece si chiamavano Urano, che significa Cielo, e Gea, che vuole dire Terra; quindi i nonni di Zeus avevano il nome di cielo e terra.
Sull'Olimpo non vivevano solamente Zeus e Rea ma anche tanti altri insieme a loro, fra questi c'era il fratello di Zeus, il suo nome era Poseidone ed era lui che comandava i mari e, infatti, portava sempre con sé un lungo bastone sulla cui cima c'era un tridente, come lo scettro di un re. Poseidone era grande e grosso, con capelli lunghi e una barbaccia aggrovigliata. Quando lui era contento il mare era calmo e bello, quando invece si arrabbiava il mare incominciava a ingrossarsi e a fare onde altissime e pericolose.
Bisogna sapere che c'era una città che sarebbe diventata molto importante e ricca e a cui bisognava dare un nome e gli dei se la contendevano, tutti desideravano dare il proprio nome alla città e così fu deciso che colui che avrebbe fatto il dono più bello alla città le avrebbe dato il suo nome. Poseidone entrò per primo nella città e con il suo tridente colpì la terra da cui fece uscire una bella fonte di acqua salata e regalò un veloce e forte cavallo per poter vincere le guerre che si sarebbero combattute. Arrivò anche Atena, la dea della sapienza che, dopo aver pensato per bene, piantò la sua lancia nel terreno. Dalla lancia nacque una pianta di ulivo simbolo della pace. Quello sì che era un bel dono, il più bello per la città: la pace.
Fu così che la saggia Atena diede il suo nome alla città, alla città di Atene.
sinforosa castoro
Come fare un grande dono ai bambini: regalargli l'amore per la mitologia😊 complimenti😊
RispondiEliminaConcordo, si inizia da piccoli ad amare personaggi e storie che vengono da lontano, lontano nel tempo.
EliminaBuona serata e grazie.
sinforosa
Se Atene piange, Sparta non ride.
RispondiEliminaCiao Sinforosa.
Già.
EliminaCiao Gus.
Grazie e buona serata.
sinforosa
Wow e i bambini tutti a far domande immagino. Proverò anch'io.
RispondiEliminaBe' si, queste storie suscitano curiosità e stimolano domande. Sta all'insegnante, al genitore, raccontare più che leggere, perché raccontando c'è autentica partecipazione di chi racconta e i bambini sono rapiti da un racconto raccontato, perdona il gioco di parole, come si deve.
EliminaCiao e grazie.
sinforosa
Cara Sinforosa, questo racconto io lo ricordo tutto e ti posso assicurare che ancora oggi piace a grandi e piccoli!!!
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Concordo Tomaso, queste storie antiche conquistano tutti. Buona fine di settimana e grazie.
Eliminasinforosa
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