Lui è stato uno dei primi bambini stranieri che ho avuto in classe, arrivava dal Marocco ed era un bellissimo bambino con due occhi che sembravano due marroni. Mamma e papà sempre disponibili, cordiali e gentili.
L'altro giorno, dopo anni, li incontro. La mamma mi abbraccia e mi dice, nel suo italiano ancora incerto nonostante gli anni passati, che lui, il bambino ormai diciannovenne, parla ancora di me, della scuola e dai sorrisi di questa mamma col velo comprendo che il ricordo è un bel ricordo. Anch'io le dico che ho bene in mente suo figlio e anche per me il ricordo è un ricordo bello. Il papà, più padrone della nostra lingua, mi aggiorna sul figlio: dopo il liceo scientifico adesso è a Parigi per perfezionare gli studi. Ci si saluta cordialmente, io inforco la mia bici e me ne vado gongolante e sorridente, chissà magari i passanti mi prendono per matta, loro non sanno che queste sono le vere soddisfazioni per una maestra.
sinforosa castoro
L'altro giorno, dopo anni, li incontro. La mamma mi abbraccia e mi dice, nel suo italiano ancora incerto nonostante gli anni passati, che lui, il bambino ormai diciannovenne, parla ancora di me, della scuola e dai sorrisi di questa mamma col velo comprendo che il ricordo è un bel ricordo. Anch'io le dico che ho bene in mente suo figlio e anche per me il ricordo è un ricordo bello. Il papà, più padrone della nostra lingua, mi aggiorna sul figlio: dopo il liceo scientifico adesso è a Parigi per perfezionare gli studi. Ci si saluta cordialmente, io inforco la mia bici e me ne vado gongolante e sorridente, chissà magari i passanti mi prendono per matta, loro non sanno che queste sono le vere soddisfazioni per una maestra.
sinforosa castoro
Cara Sinforosa, ecco i motivi che bisogna continuare!!! riceverai sempre delle grandi soddisfazioni come questa.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
È un lavoro che dá tante soddisfazioni. Buona serata Tomaso e grazie per essere passato.
Eliminasinforosa
Le vere soddisfazioni: quelle di aver fatto un buon lavoro; di averci messo il cuore ricordando sempre che siamo esseri umani e non dei meri esecutori di protocolli professionali.
RispondiEliminaCerto Massimiliano, la cosa più importante è metterci il cuore, qualunque lavoro ha bisogno del cuore di chi lo svolge. Buona serata e grazie anche a te per essere passato di qua.
EliminaBellissimo, questo sì che significa INSEGNARE bene :)
RispondiEliminaMoz-
Grazie Miki, sei molto gentile. Buonissima serata.
Eliminasinforosa
Il tuo lavoro ti dà molte soddisfazioni.
RispondiEliminaSono contento.
Ciao Sinforosa.
Grazie Gus, è davvero bello dopo tutti quegl’anni vedere ancora quell’entusiasmo da parte di genitori oltretutto “stranieri”. Buona serata e grazie.
Eliminasinforosa
Hai ragione, è la stessa soddisfazione di una mamma che si rende conto di aver svolto bene il suo lavoro di educatrice. Ed è il sorriso il ricordo più bello che col tempo rimane di chi ci ha preparati ad affrontare la vita.
RispondiEliminaUn bacSy from Blog ❤ Inartesyione
Certo certo, devo dirti però che qui c’è un qualcosa in più... ma ne parlerò in un post, perché tu mi hai dato lo spunto, ti ringrazio anche per questo. Buona serata.
Eliminasinforosa
È bello vedere che l’affetto dato è stato riconosciuto e poi sapere del percorso scolastico, be’ sono soddisfazioni. Buona serata Valeria e grazie.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa,
RispondiEliminaarrivano regali inaspettati che fanno bene al cuore.
Un post che trasmette felicità anche a chi legge ^__^
Un saluto ed un grazie per passata sul mio blog...
Maris
Mi fa piacere, Maris, sorridevo anch’io di gioia perché, come dici tu, sono quei regali inaspettati che ti rallegrano la giornata. Buona serata.
Eliminasinforosa
Complimenti,sei una brava insegnante e le soddisfazioni,spero siano molte,perche, le meriti tutte.
RispondiEliminaUn caro saluto,fulvio
Ma grazie. Mi sento un po' a disagio, tuttavia. Non volevo tutti questi complimenti, volevo solo comunicarvi quante soddisfazioni ha unavmaestra. Grazie, comunque, sei molto gentile.
Eliminasinforosa
Perdona l' errore di battitura
EliminaLa mia mamma è stata insegnante alle scuole superiori, quindi aveva alunni già adolescenti, ma comunque ha avuto la bellissima soddisfazione di rivederle loro o i loro genitori a distanza di tempo e di ricevere abbracci e carissimi saluti e ringraziamenti per quanto aveva insegnato in termini strettamente didattici e non. Ricordo quanto lei fosse felice di questo, come fosse ripagata ampiamente del lavoro quotidiano svolto con passione e impegno.
RispondiEliminaPerciò posso capire quanto questo incontro con la mamma e il papà del tuo ex alunno ti abbia riempito di gioia e soddisfazione!
Un abbraccio, carissima Sinforosa :)
Ecco, tu hai anticipato quello che scriverò in un prossimo post. I figli delle insegnanti in qualche modo devono “dividersi” l’ affetto della propria mamma con una innumerevole schiera di altri “fratelli-alunni”. Grazie Maris e un saluto alla prof, alla tua mamma.
Eliminasinforosa
La mia mamma non c'è più purtroppo da 6 anni e mezzo, ma seppure in Cielo so che è comunque presente nella mia vita e quindi il tuo saluto lo accolgo con gioia e lo rivolgo a lei, Lassù.
EliminaBuon pomeriggio...e aspetto il post di cui mi hai accennato!
Certo, Maris, la tua mamma da lassù accoglie volentieri questo mio saluto. Buona serata. Il post è già fatto.
Eliminasinforosa
Ciao Sinfrosa, ma che bella soddisfazione!!!
RispondiEliminaSi, Ariel, noi maestre siamo fortunate, facciamo un lavoro bello, anzi bellissimo e non sai quanto mi rincresce quando sento fatti di cronaca dove maestre vanno completamente fuori di testa e trattano i bambini come se avessero davanti dei mostri orribili. Una pena per quei bimbi ma anche, permettimelo, per quelle colleghe. Che tristezza.
EliminaGrazie mille per essere passata e buona giornata.
sinforosa
Te l'ho già scritto, e tu mi hai beneficiato di un bellissimo post sull'argomento, fai un lavoro fantastico. E la maestra non si dimentica mai.
RispondiEliminaIo però colgo l'occasione per farti una domanda. Tieni presente che mia cognata -per me più di una sorella- è stata maestra dai suoi venti anni fino ai sessantatrè; che ho due nipoti maestre, che ero fidnzato con una maestra. OK? Adesso spiegami come può essere che maestre d'asilo maltrattino e brutalizzino bambini dai tre ai sei anni, prendendoli a sberle e spintoni ed urlando come invasate. Poi si scopre che sono tutte ultracinquantenni. La mia domanda è: non sarebbe meglio imporre un limite di età a questa categoria di maestre? Che so quaranta anni? Non è facile per una ultracinquantenne tenere a bada una ventina di mocciosi, molto spesso assai poco e male educati. Che mi dici?
Lo dicevo nel commento al post precedente. È triste e preoccupante questo fenomeno che pare dilagare in ogni dove. La maestra, soprattutto quella dell’infanzia, è sottoposta a un continuo e incessante lavoro di autocontrollo nei confronti di bambini sempre più capricciosi, provocatori e giustificati in tutto dai genitori. Questo per dire che non è facile gestire 28 bambini per sezione quando la stragrande maggioranza è del tipo sopra descritto. Davanti al capriccio, che a volte può durare anche più di un’ora, mentre gli altri ventisette ne aprofittano, ovviamente, la maestra, dopo aver cercato di contenere il bambino (quante volte devi letteralmente contenerlo con le braccia perché il capriccio lo può portare a buttarsi per terra o contro il muro), deve riuscire a estraniarsi e procedere come se nulla fosse. Magari la prima volta il capriccio può andare avanti per un intera ora o più, la volta successiva un po’ meno e così via, finché il bambino comprende che a scuola il capriccio non paga. Forse come dici tu gli anni che avanzano rendono le insegnanti meno tolleranti, forse il numero dei bambini per sezione è davvero eccessivo, se pensi che ho mamme che non riescono a gestire un solo figlio, e lo ammettono. Sono tante le variabili, fatto sta che non dovrebbero accadere cose così gravi, per tutti. Che Dio ci metta sempre una mano sulla testa e ci doni sempre tanta, tanta pazienza.
EliminaGrazie Vincenzo e buon pomeriggio.
sinforosa
Sono vere soddisfazioni.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Grazie Cavaliere e buon pomeriggio.
Eliminasinforosa
Carissima Sinforosa, ho appena conosciuto il tuo blog, e dunque te, tramite Maris. Non sono un'insegnante - però lo sono stata - ma una ex infermiera geriatrica ora da qualche mese in pensione. Le due categorie, insegnanti/infermieri, sono spesso accomunate specie nelle brutte cronache.
RispondiEliminaAnche la mission è molto simile: ci si prende cura di persone - bimbi o anziani - che ci vengono affidati dalle famiglie che auspicano il meglio per i loro cari. Le difficoltà sono enormi (ho gestito fino a 45 persone per turno a cui aggiungo i parenti, il personale, i superiori) e capisco e comprendo perciò molto bene i problemi degli insegnanti.
Grazie per le tue testimonianze e per quelle dei tuoi lettori che questa mattina mi hanno fatto riflettere sulle nostre rispettive professioni. Grazie per il tuo entusiamo che ho sentito molto mio. Sono felice che Dio mi abbia sempre tenuto una mano sulla testa....
Un abbraccio forte forte, Sinforosa.
Donatella
Ma benvenuta Donatella, mi fa piacere averti qui e verrò a trovarti a casa tua. Pensa che ho appena risposto a un commento dicendo più o meno quello che hai detto tu. Quando si ha a che fare con categorie deboli ci vuole tanto autocontrollo quanta dedizione. Tu hai compiuto il tuo lavoro. Ti sei meritata la tua conquistata pensione. Grazie e buona fine di settimana.
Eliminasinforosa