Il post di ieri ha suscitato molti commenti interessanti. Il commento di Silvia, quello di Maris e quello di Vincenzo mi hanno stuzzicato nuove riflessioni e con questo post, che voglio breve per non annoiare, desidero esprimerle.
Come dicevo a Silvia, in risposta al suo commento, la soddisfazione che può provare una maestra è un qualcosa in più e di diverso della soddisfazione di una mamma. Dopotutto quei bimbi non sono "i suoi", eppure la maestra vuole bene loro come se lo fossero, è attenta alla loro crescita, non solamente dal punto di vista didattico ma anche umano. Li rassicura, li consola, gioca, canta, si diverte con loro, sa dire anche dei no sapendo che quella parolina scatenerà la rabbia nell'altro, ma persevera. E poi dialoga, fa riflettere... dopotutto non sono suoi figli, ma ormai fanno e faranno sempre parte della sua vita. Addirittura, e qui mi riferisco al commento di Maris, la maestra li porta a casa, parla delle loro marachelle, delle loro conquiste, dei loro problemi, insomma i figli della maestra devono spartirsi la mamma con altri centinaia di alunni-fratelli. Al proposito, scusate questa divagazione personale, qualche anno fa ero al supermercato con un figlio e incontro un mio ex alunno ormai maggiorenne, baci abbracci e mio figlio, molto più grande di quel mio ex alunno, si fa avanti, allunga la mano e gli dice: «... Quindi tu sei il famoso... mi pare di conoscerti, tanto mia mamma parlava di te». La maestra "porta a casa i suoi bambini" e questo è confermato anche dalle parole di Maris, figlia di un'insegnante, appunto. Per quanto riguarda il commento di Vincenzo ho già detto la mia e comunque non ci sono né parole né giustificazioni per l'atteggiamento di "quelle" maestre che, chissà per quale motivo o forse per innumerevoli motivi, degenerano al punto da sembrare fuori di senno... poveri bambini!
sinforosa castoro
Come dicevo a Silvia, in risposta al suo commento, la soddisfazione che può provare una maestra è un qualcosa in più e di diverso della soddisfazione di una mamma. Dopotutto quei bimbi non sono "i suoi", eppure la maestra vuole bene loro come se lo fossero, è attenta alla loro crescita, non solamente dal punto di vista didattico ma anche umano. Li rassicura, li consola, gioca, canta, si diverte con loro, sa dire anche dei no sapendo che quella parolina scatenerà la rabbia nell'altro, ma persevera. E poi dialoga, fa riflettere... dopotutto non sono suoi figli, ma ormai fanno e faranno sempre parte della sua vita. Addirittura, e qui mi riferisco al commento di Maris, la maestra li porta a casa, parla delle loro marachelle, delle loro conquiste, dei loro problemi, insomma i figli della maestra devono spartirsi la mamma con altri centinaia di alunni-fratelli. Al proposito, scusate questa divagazione personale, qualche anno fa ero al supermercato con un figlio e incontro un mio ex alunno ormai maggiorenne, baci abbracci e mio figlio, molto più grande di quel mio ex alunno, si fa avanti, allunga la mano e gli dice: «... Quindi tu sei il famoso... mi pare di conoscerti, tanto mia mamma parlava di te». La maestra "porta a casa i suoi bambini" e questo è confermato anche dalle parole di Maris, figlia di un'insegnante, appunto. Per quanto riguarda il commento di Vincenzo ho già detto la mia e comunque non ci sono né parole né giustificazioni per l'atteggiamento di "quelle" maestre che, chissà per quale motivo o forse per innumerevoli motivi, degenerano al punto da sembrare fuori di senno... poveri bambini!
sinforosa castoro
Thanks for the beautiful post! Have a nice day) 🌺 🌺
RispondiEliminaThank you so much. Good evening.
Eliminasinforosa
Beh, è questo che una maestra dovrebbe fare, no?
RispondiEliminaPortare a casa, figuratamente, i bambini... significa non trattarli solo come materiale di lavoro^^
Moz-
Certo, proprio questo, Miki. Buona serata.
Eliminasinforosa
Cara Sinforosa, io non posso esprimere certe cose, con i nostri bambini era sempre la mamma che doveva risolvere certi piccoli problemi, parlando di quanto succede è difficile capire il perché una insegnante diventa violenta sono sicuro che a sbagliato mestiere!!! Credo che fare l'insegnante più che un mestiere potrei dire che è una missione!!!
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Hai perfettamente ragione, Tomaso, certe maestre non dovrebbero fare le maestre, tutto qui. Buona serata e un saluto alla tua Danila.
Eliminasinforosa
Mamma mia, Valeria, che brutto ricordo, mi spiace per te. Buona serata e un saluto ad Andrea e Michelle.
RispondiEliminasinforosa
Ho molto apprezzato la tua risposta al mio precedente commento. Io pensavo proprio quello. Stasera in un supermercato un moccioso di nemmeno due anni ha ribellato tutto il negozio ed era un terrorista! Saltava e correva da una vetrina all'altra con la madre abbastanza giovane coi capelli dritti, la nonna in lacrime e le commesse terrorizzate perché se sbatteva la testa in quelle vetrine e si feriva o peggio sai che casino! Vaglielo a dire al giudice che eravate in sei a correre dietro al terremoto che vi faceva fesse urlando come non ti saresti aspettato da una mezza porzione. Alla fine un signore di una quarantina d'anni lo ha afferrato e gli ha chiesto cosa volesse. Lui ha indicato un pupazzo ingombrante coloratissimo. Il signore glielo ha comperato e noi tutti abbiamo riavuto la pace. Ma la giovane madre piangeva. Si era accosciata per terra e ripeteva "Immer so, den ganzen Tag", sempre così tuto il giorno.
RispondiEliminaMi ha fatto pena, ed ho pensato alla maestrina che se lo sorbirà tra un anno, quando sua madre glielo scaricherà per avere la sua pace cinque ore almeno.
Sono brutali, ma hanno le loro sante rogne ste maestre.
Ciao Si
Racconti così bene quel monello che mi sembra di vederlo e vedo anche le facce delle commesse. Ecco, su ventotto bambini, oggigiorno più della metà fanno proprio così. Ho sempre detto alle mamme che se qualcuno passasse dalla scuola quando si scatenano questi capricci, che poi sono a catena, altro che le catene di Sant’Antonio, potrebbero pensare che all’interno si stia sgozzando qualcuno. Mammamiaaa, questi monelli, che poi alla fine sono quelli che ti rimangono ancor più nel cuore. Grazie Vincenzo e buon sabato.
Eliminasinforosa
Una persona poco sensibile e altruista non è che facendo la maestra diventa migliore. Tu sei così dolce caratterialmente e certamente per il lavoro che fai è importantissimo.
RispondiEliminaCiao Sinforosa.
È vero, Gus, devi proprio essere portata, non c’è niente da fare. Buona fine di settimana e grazie.
Eliminasinforosa
Ciao cara, apprezzo quello che hai scritto e credo che molte maestre dovrebbero leggerlo per migliorarsi. Un bacio
RispondiEliminaGrazie Giada, ma credimi che ho sempre conosciuto maestre molto in gamba, molto più di me. Buon sabato e buona domenica.
Eliminasinforosa
Beautifully written!! Great job.
RispondiEliminahttps://clickbystyle.blogspot.in/
Thank you so much, Sweta, and very day.
Eliminasinforosa
Una maestra deve avere qualcosa in più.. non per nulla è una categoria usurante. Poi ci sono quelle da sbattere in galera, ma per fortuna, sono una goccia nel mare.
RispondiEliminaGrazie Franco per la puntualizzazione, grazie a Dio sono una goccia nel grande mare, tuttavia speriamo che anche quella goccia si tramuti in una goccia benevola. Buona giornata.
Eliminasinforosa
...veramente di gocce nel mare intendevo le "cattive maestre".. tu sei un angelo... ;)
EliminaPerdonami, mi sono espressa male, la goccia sono quelle maestre "cattive", era sottinteso.
EliminaIo un angelo? Almeno!
Ciao Franco.
sinforosa
Un ruolo molto importante quello delle maestre. Affidi alla scuola i tuoi figli per tante ore della giornata, speri che possano trovare un sostegno affettivo, oltre che educativo...vado ancora a trovare la mia maestra dell'asilo, ancora quando mi vede mi abbraccia!
RispondiEliminaBuon fine settimana ^__^
Maris
Certo Maris, i genitori affidano a noi la “cosa” più preziosa che possiedono ed è bello quando questo è recepito da entrambi e insieme si lavora per il bene di questo “bene”, perdona il gioco di parole. Da quello che dici hai avuto buone insegnanti, mi fa piacere. Buona fine di settimana e grazie.
Eliminasinforosa
Le maestre hanno un compito basilare quello di imprimere le cose fondamentali della vita. Tutti ci ricordiamo della nostra maestra.
RispondiEliminaCon affetto o nostalgia o qualsiasi altro sentimento, questo perché è e rimane una figura importante nella costruzione caratteriale ed emotiva di una giovanissima mente.
Ce ne fossero come te. Complimenti. Purtroppo stiamo vivendo in un momento storico culturale italiano che le maestre dalla penna rossa si stanno estinguendo. Tieni duro!!
È un compito davvero importante soprattutto in questa fase dalla vita. Ho sempre sostenuto che la maestra dell’ infanzia, ancor più che in altri ordini di scuola, deve piacere al bambino, per me, ma per tutte noi, sarebbe quasi offensivo se un bimbo avesse timore di me, di noi, sarebbe la spia che qualcosa non va, anche senza pensare al peggio, magari è solo un problema di empatia o di comunicazione e non parlo solo di quella verbale. Solo in una condizione di reciproca accettazione può esserci benessere. Questo sta alla base di un buon inserimento del piccolo, dopodiché si può serenamente partire e questo include anche eventuali sanzioni, che a quel punto vengono però accettate dal bambino stesso perché il bambino percepisce immediatamente la sintonia con l’insegnante.Grazie buon sabato.
Eliminasinforosa
Guarda, io sinceramente non ho mai nutrito tutta questa fiducia nella docenza, per motivi assolutamente personali.
RispondiEliminaInsegnanti come te sono perle rare: bisogna ammettere che purtroppo la maggior parte dei docenti è penosa e una buona fetta di queste merita, per gli atti che compie, la galera.
Un abbraccio.
Mi dispiace per le tue non troppo belle esperienze con maestre e insegnanti in genere, ma, credimi, io non sono una eccezione, io sono una maestra come centinaia di migliaia, anzi chissà quante maestre sono senz’altro molto più brave e competenti di me. Grazie Francesca e buon sabato.
Eliminasinforosa
Essere maestre e insegnati è una vera missione.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Concordo, Cavaliere, come per coloro che lavorano con ammalati, anziani, e altre categorie di persone magari deboli devi amare il tuo mestiere altrimenti è meglio farne un altro. Grazie e buona fine di settimana.
Eliminasinforosa
Magari avre insegnanti come te, che ami il tuo lavoro e lo dimostri anche in questi post!
RispondiEliminaContinua così!
Baci
Cara Sugar, come dicevo ad altre lettrici, io sono una come tantissime altre, e non lo dico per dire ma perché è la verità. Come dice bene Franco le maestre “cattive”, non dovrebbero esistere, grazie al cielo sono rarissime, e speriamo di non sentire più quei terribili fatti di cronaca. Su una cosa ti do ragione, il mio lavoro mi è sempre piaciuto tantissimo. Buon pomeriggio e grazie.
Eliminasinforosa
Purtroppo innanzitutto, non tutti coloro che sono insegnanti dovrebbero esserlo e non tutti sanno come fare questo non facile lavoro. Nella nostra società sicuramente ci sono situazioni che non dovrebbero esistere. Ce ne sono altri per fortuna, che sono bravissimi e di cui ci si ricorda a distanza di anni . . . . .
RispondiEliminaUn saluto grande Sinforosa. Buon fine settimana e migliore nuova settimana in arrivo !
Grazie mille Arwen, le tue parole chiare dicono tutto. Buona fine di settimana Anche a te.
Eliminasinforosa
Cara Sinforosa, arrivo un pò tardi a commentare... ma arrivo! Un paio di giorni un pò pieni mi hanno tenuta lontana dal pc e infatti voglio vedere se riesco oggi a rifarmi un poco.
RispondiEliminaQuanto hai ragione, mi sono ritrovata nelle tue osservazioni e ti ringrazio di avermi citata e di aver reso anche la mia mamma in qualche modo parte integrante di questo tuo post.
Esattamente come avete scritto Cavaliere Oscuro nel suo commento e tu stessa nel rispondergli, quella degli insegnanti è una missione. Rientra nella sfera della cura della persona, in tante sue sfaccettature, da quella didattica a quella educativa, psicologica.
Come i medici o gli infermieri o gli assistenti nelle case di riposo e così via, non si può riuscire bene se è solo per mere ragioni di stipendio sicuro e basta.
Non sembri esagerato se dico che secondo me insegnati, e intendo insegnanti veri, lo SI E'... non lo si fa e basta. E tu rientri nella categoria degli insegnanti veri, lo si capisce e lo dico senza adulazione.
Un caro saluto e buon continuazione di domenica!
In ritardassimo ti rispondo e ti ringrazio, per un certo verso hai ragione, io ho sempre detto che “non faccio la maestra” ma che “sono una maestra”. Buona notte.
RispondiEliminasinforosa