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giovedì 8 marzo 2018

Una donna è una banca

Una donna è la banca dove ogni membro della famiglia deposita preoccupazioni, ferite e rabbia. Una donna è il cemento che tiene unita la famiglia e il suo amore durerà tutta la vita.
 Santa Madre Teresa di Calcutta




sinforosa castoro
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32 commenti:

  1. Forse è ancora di più di quello che ha scritto Madre Teresa.
    Ciao Sinforosa.

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    1. Eccome, io ho voluto prendere solo un pezzetto delle tante meravigliose parole che questa straordinaria santa ha detto e, soprattutto, fatto. Perché questa scelta?
      Perché anche se può apparire riduttiva, rispetto a quello che una donna fa, e può fare, tutto, che ci piaccia o no, parte dalla famiglia, in quanto ciascuno di noi appartiene a una famiglia che lo ha generato, fatto nascere, educato... e la società, in ogni parte della terra, è formata da famiglie che generano individui che, nella stragrande maggioranza dei casi, formeranno famiglie o comunque se non famiglie "di sangue" "famiglie" di relazioni, affettive, di colleganza. Ciao Gus.
      sinforosa

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  2. Madre Teresa -mai statami simpatica- è pure riduttiva nel definire la donna... :)

    Moz-

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    1. Caro Miki, concordo, e ti invito a leggere la mia risposta al commento di Gus dove spiego il perché ho scelto questa frase. Buon pomeriggio e grazie.
      sinforosa

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  3. Ciao Sinforosa!
    Credo che la donna sia quello e altro ma che comunque per essere veramente completa e felice abbia bisogno della sua controparte. Come l'uomo che ha bisogno di noi.
    Due età per fare un intero :)

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    1. Due metà volevo scrivere.... :)

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    2. Bella questa tua riflessione, Patricia, siamo complementari, eccome, e tutti e due abbiamo qualità e capacità irrinunciabili; peccato che sovente gli uomini se ne dimentichino, ma ancora più grave è che siamo proprio noi donne che sovente ce ne dimentichiamo. Buona festa, anche a tua figlia, giovane donna.
      sinforosa

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  4. La donna è donna.
    Perché bisogna sempre e solo relegarla nel ruolo imposto di moglie e madre?

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    1. Cara Franceca, invito anche te a leggere la risposta al commento di Gus, quest'anno ho puntato a questo aspetto, che secondo me sta alla base di tutti gli altri aspetti in cui una donna possa trovarsi, perché solo se "possiedi" puoi "essere" e donare, in ogni ambito sia chiaro, e ciascuno di noi è il frutto di una famiglia. Buon pomeriggio e grazie.
      sinforosa

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    2. Non sono d'accordo.
      Far parte di una famiglia è solo un punto di partenza, ma un individuo si realizza solo a livello individuale.
      Se non si concepisce come unità, come cosa a sé, non può eventualmente creare altri nuclei sociali (sempre ammesso che voglia farlo. La famiglia non è un obbligo per nessuno).
      Le donne, tuttora, non sono mai viste come invividui a sé e questo mi sembra sbagliato.

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    3. Io invece concordo con te: la famiglia è un punto di partenza, come dici bene, ma se questo punto di partenza è guasto la fatica è doppia, tripla, quadrupla per maturare una equilibrata ed autentica consapevolezza di sé.
      E concordo con te anche quando dici che le donne sono percepite poco come individui a sé e, purtroppo, sovente, siamo proprio noi donne che non ci percepiamo come individui a sé ma costantemente subordinate ai maschi. E qui ritorniamo al punto di partenza: se sono cresciuta in una famiglia dove ho respirato rispetto e dignità diventerò a mia volta una persona rispettosa e con la propria dignità sia che sia un maschio o una femmina.
      In poche parole, dobbiamo essere noi per prime a sentirci totalmente e pienamente individui e questo, chi ci sta di fronte, maschio o femmina che sia, lo percepisce al volo, credimi.
      Ciao Francesca, grazie per questo bel dialogo e buon pomeriggio.
      sinforosa

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  5. Oggi è un giornata speciale per ricordare tutti diritti negati alle donne nel mondo.
    Saluti a presto.

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    1. Speriamo che ci si ricordi anche nei giorni, mesi e anni a venire. Grazie cavaliere.
      sinforosa

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  6. Ho capito il tuo discorso, ma pensare comunque la donna come elemento legato e legante di una famiglia non ci porta molto lontano.
    Anche se proviene da una famiglia, non è detto che una donna debba per forza creare una famiglia (o essere eternamente devota alla famiglia da cui proviene) per essere se stessa e realizzarsi.
    In quanto al donare, anche lì ci sarebbe da rivedere il discorso: una donna può donare anche senza possedere una famiglia.
    Ma perché ad un uomo invece non si propone di donare, per esempio?

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    1. Cara Ofelia, lo dici a una che da sempre, dico da sempre, è forte sostenitrice dell'assoluta indipendenza della donna, in ogni ambito.
      Da ragazza tutte le amiche sognavano il principe azzurro o viola che sia.
      Da giovane donna, le letture delle amiche vertevano sulle riviste femminili per imparare ad assomigliare - vestiti, trucchi, accessori ecc - il più possibile alle donne raffigurate lì e non per piacere a sé stesse, cosa lodevole, ma per essere piacenti a uomini, che io non considero tali se pensano che una donna valga solo dal suo aspetto, compiacenti, adulatori e purtroppo sovente rivelatisi falsi.
      La storia della donna è una storia lunga, variabile, e, credimi, dopo il settantasette, in cui davvero ci si era un poco liberati da senso del dover piacere agli altri a ogni costo più che a sé stesse, le donne, nella stragrande maggioranza dei casi, sono punto a capo.
      Quanto è importante l'estetica più che l'etica? Quanto primeggia l'apparire più che l'essere?
      Ecco l'importanza della famiglia: una donna (così come un uomo) prima di essere donna è bambina e ciò che respira in famiglia la condizionerà per tutta la vita e le famiglie, volenti o no, sono le donne che le mandano avanti, tant'è vero che una donna sola riesce a mandare avanti una famiglia con figli, un uomo solo, mi dispiace dirlo, non ce la fa, se non in casi eccezionali. Non c'è niente da fare, noi, donne, non abbiamo una ma tante marce in più, peccato che molte di noi credono che emancipazione sia annientare le nostre qualità migliori a favore di... di che cosa?
      Per quanto riguarda il donare: una donna, se è pienamente tale, per pienamente intendo tutto quel processo di crescita che l'ha portata a essere sicura di sé indipendentemente dal consenso altrui, è dono, ovunque vada, qualunque cosa faccia e quindi certo che le persone che non "possiedono" una famiglia possono donare, eccome. Per me il sinonimo di donna è proprio donare. Buon pomeriggio.
      sinforosa

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  7. Madre Teresa ha ragione per quanto riguarda il ruolo della donna nella famiglia ma credo anche che una donna sia molto di più e il suo ruolo non sia legato solo alla famiglia. Molto carino il disegno dei tuoi bimbi. Auguri e saluti.

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    1. Cara Mirtillo suggerisco anche a te di leggere la mia risposta al commento di Gus dove sottolineo il perché, quest’anno, fra tante variabili ho scelto proprio queste parole. Grazie a te e auguri belli.
      sinforosa

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  8. Non dobbiamo vergognarci della nostra appartenenza.
    Noi donne siamo quello che dice Madre Teresa e molto altro.
    Dobbiamo forse acquisire una maggiore consapevolezza per potere non essere più costretta nei limiti imposti da una società che fa fatica ad evolversi.
    Ti abbraccio.

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    1. Hai detto bene, siamo quello e altro e molto altro tuttavia ciò che fa di noi esseri speciali è proprio quello che afferma madre Teresa; in una donna ognuno può sentirsi accolto, amato, sostenuto, difeso, accudito, protetto, in una parola può sentirsi figlio, e questo solo una donna può offrirlo. Grazie Mariella per le tue belle parole.
      sinforosa

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  9. Beh la prospettiva religiosa (Gus in questo è sicuramente più ferrato) è quella di fare famiglia.

    Comunque sì, concordo con diversi che mi hanno preceduto nei commenti: le donne sono di più!

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    1. Mi permetto di contraddirti, la prospettiva religiosa non è solo quella di fare famiglia, madre Teresa, per esempio, non ha fatto famiglia ed è stata più madre lei di tante mamme di famiglia, certo che la donna non è solo donna di famiglia, mancherebbe altro, ma se anche fosse solo quello sarebbe un valore enorme per le società medesime, in quanto le società sono un insieme di famiglie. Ciao Riccardo.
      sinforosa

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  10. Caspiterina Sinforosa ma che problema si ha nel considerare anche l'aspetto della famiglia e la sua importanza come ruolo primeggiante ed indiscusso. C'è anche altro certo ma se tu hai deciso di evidenziare questo io non trovo nulla da ribattere se non bravissima!
    Non credo proprio che tu volessi escludere il resto...a volte esageriamo...(Mi ci metto anch'io, magari in senso opposto, eheheheh).
    Sembra che si voglia a tutti i costi negare l'evidenza. 😘
    Abbraccio grande e meraviglioso il disegno come anche le parole di Santa Madre Teresa.

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    1. Cara Pia è questo il punto, è come se essere donna di famiglia facesse sentire sminuita, a disagio o comunque su un gradino inferiore alla, passami il termine, donna “in carriera”. Questo fa comprendere quanto ancora noi donne dobbiamo maturare una nostra identità; in sostanza non è il “cosa” si fa che ci distingue è il “come” si fa, di qualunque cosa si tratti, e sul “come” che dobbiamo riflettere. Grazie mille per queste tue parole che fanno un po’ luce. Buona giornata.
      sinforosa


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  11. Cara Sinforosa, non avevo avuto modo di soffermarmi con calma fino a stasera sui vari post che ho trovato tra i blog amici in occasione dell'8 marzo. Però avevo letto già qualcosa nel pomeriggio e ora mi sono trovata a leggere anche tutte i commenti che ci sono stati prima del mio e le tue risposte.
    E' chiaro che la definizione di "donna" non è da limitare alle parole di Madre Teresa che hai scelto di citare oggi, però io credo di aver compreso ciò che volevi dire tu e che hai spiegato nelle tue risposte: trovo giusta l'osservazione che indipendentemente dal fatto che una donna metta su una famiglia o meno, quella stessa donna così come ogni altra persona (donna o uomo che sia) comuqnue proviene da un nucleo familiare, quindi è giusto dire che la donna nell'ambito familiare è come una banca e tutto ciò che segue, nel pensiero bellissimo di Madre Teresa.
    Poi, chiaramente, la donna è anche altro e lo dimostra già ma potrebbe dimostrarlo ancora di più se prendesse lei stessa consapevolezza di questo valore prezioso che racchiude in sè, delle capacità che sono a volte uguali ma tante volte diverse da quelle dell'uomo, anche complementari poi.
    La festa della donna come la si vive troppo spesso oggi non ha senso secondo me... stamattina e nel pomeriggio tra la scuola dei monelli e il centro di riabilitazione dove loro fanno le terapie quasi tutte le donne (giovani e meno giovani) che ho incontrato mi hanno chiesto in che locale andavo stasera, con quali amiche mi ero organizzata... mah... io trovo che non ci sia da festeggiare ma piuttosto da riflettere e da ricordare. Ricordare le lotte di quelle donne che davvero hanno speso la vita per i diritti basilari che oggi magari ci sembrano una cosa scontata.
    Un abbraccio, buonanotte!

    RispondiElimina
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    1. Cara Maris, anche tu hai aggiunto tasselli significativi all’argomento, eccome, soprattutto nella parte finale del tuo commento, per l’amor del cielo, nulla di male nel festeggiare, se festeggiare però non significa replicare quelle feste goliardiche di certi “uomini” e che “noi donne”, poi, falsamente critichiamo. Anche qui, nulla di male se una donna vuole mettersi al pari di “ certi uomini”, però almeno abbia il coraggio delle proprie scelte e non critichi. Buona giornata e grazie.
      sinforosa

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  12. in pochissime parole è descritto un mondo

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    Risposte
    1. Assolutamente vero.
      In quelle sagge parole di una donna che ha dimostrato al mondo intero di cosa è capace una donna, c’è tutto un mondo e se riuscissimo a fare “anche solo” quello, cambieremmo il mondo. Buona giornata, cara, e grazie per il tuo contributo.
      sinforosa

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  13. Io sono ancora una studentessa ma sinceramente non c'è nei miei progetti di sposarmi, diventare madre ed essere felice con un grembiule rosa addosso a fare "la principessa della casa".
    Io sono una persona indipendente, voglio diventare una donna in carriera e realizzarmi nel lavoro.
    Non sono meno donna per questo!
    Un abbraccio.

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    Risposte
    1. Ma assolutamente no, cara Sugar, anzi io ti auguro di diventare non solo una donna in carriera ma una donna di grande successo, soprattutto se questo successo potrà portare del bene anche ad altri.
      Nella storia abbiamo avuto grandissime figure di spessore di donne che non sono state né mogli né madri, semmai in questi commenti si è detto esattamente il contrario, come se la donna di "casa" non fosse degna di essere una donna affermata. Buon studio, cara Sugar e che i tuoi desideri si realizzino.
      sinforosa
      P.s. pensa che anch'io alla tua età, a differenza di tutte le mie amiche, non desideravo affatto sposarmi, pensavo alla "famiglia" come a un luogo/stato di stasi, di non realizzazione, di noia mortale, insomma la pensavo un po' come te, poi la vita mi ha riservato altro, e meno male.

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  14. Grazie a te, grande donna Valeria, fai una sintesi virtuosa di questa festa che dovrebbe prolungarsi per tutto l'anno. Buon pomeriggio e un abbraccio grande anche alla tua piccola donna.
    sinforosa

    RispondiElimina
  15. Ciao!!!
    Mi sono soffermata a leggere tutti i commenti scritti e ho trovato molti spunti di riflessione per questo ti ringrazio tanto.
    Essere donna è spesso quello che 'impongono' gli altri ma io, per fortuna o purtroppo non lo so, sono sempre stata molto decisa nelle mie scelte e le ho portate avanti finchè non c'è stato un cambiamento che mi ha portato a modificare il percorso che avevo immaginato.......
    Sempre stata molto festaiola, a casa c'ero giusto per dormire, mai avrei pensato di "mettere la testa a posto" amare tantissimo curare la mia famiglia e DESIDERARE di stare a casa a fare la casalinga!!!!!!!!!!!!!!!
    Solo a pensarci mi facevo un sacco di risate invece......
    AMO sopra ogni cosa i miei figli e PER ME, solo il fatto di averli mi rende realizzata!!!!
    Buona giornata!!!
    Kisssssssssssssssssssssss
    P.S. Non vado a cena per festeggiare la festa della donna, DA ANNI!!! ^_____^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Betta, ti ringrazio infinitamente per questo tuo commento che dimostra che la donna, per fortuna, ma anche l’uomo, mancherebbe altro, con gli anni matura una consapevolezza di sè che la porta a scoprire quanto abbia da donare e solo nel donarsi si sente realizzata. Che sia donare nel lavoro, in carriera, in famiglia è sempre donare. Come dicevo a Ofelia per me un sinonimo di donna è proprio donare.
      Noi donne sappiamo donare in modo del tutto speciale tanto da rendere l’intera società, l’intero mondo un poco più bello e vivibile e questo in ogni epoca della storia, basta andare a rileggerla. Buon sabato e grazie per il tuo contributo a questo variegato argomento.
      sinforosa

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