3 maggio 1993 - 3 maggio 2018
25° Giornata internazionale per la libertà di stampa.
... «Dimmi un po’, da quando in qua ti preoccupa l’approvazione del grande pubblico?» gli domandò Orso, secco.
«È vero. Non è questo il problema» fece l’altro scuotendo la testa. «Perfino con questo nostro giornale non siamo certo di quelli che si buttano sulle notizie famelicamente solo per vederne aumentate le vendite!».
«Verissimo» concordò l’altro.
«A proposito di questo» fece Callisto, portandosi una mano alla fronte «ora ti confido una cosa personalissima. «All'inizio di questa mia professione mi sono spesso domandato cosa volesse dire essere un buon giornalista e ho cercato risposte in quelli che consideravo fra i più grandi nel nostro settore; ebbene, ora che di anni sulle spalle ne ho tanti sono sempre più convinto che per far bene questo nostro mestiere per prima cosa non ci si debba adattare alle mode del momento. Questa è una professione che richiede curiosità, attenta osservazione, grande capacità di ascolto e di critica, ma onesta, però, e poi coraggio nel denunciare le cose che non vanno, evidenziare, con altrettanto coraggio, le cose che vanno e, quando ci vuole, si deve essere capaci di andare anche controcorrente, senza paure o esitazioni, a costo d’essere tacciati per oscurantisti solo perché, magari, si difendono valori su cui poi poggia la nostra cultura, da secoli»...
... «Un giornale dovrebbe informare, non deformare le notizie, ma, purtroppo, per come la vedo io, oggigiorno quelli che lo fanno si contano sulla punta delle dita, e lui, mi spiace ammetterlo, è proprio uno di quelli, ma glielo detto, sai, senza mezzi termini...»...
«Dobbiamo essere onesti e umili al punto di saper riconoscere i nostri errori e magari, quando ci vuole, saper rettificare. Ti ripeto: ci si deve inginocchiare solo davanti a Dio e non al potente o al prepotente di turno...
... «... Vedi anche con questo nostro giornale ho sempre desiderato».
«Preteso» osservò Orso con leggerezza scrollando la testa.
«Sì, forse è vero, preteso», concordò «che divenisse sempre più uno strumento capace di far fare una lettura obiettiva del variegato mondo delle notizie, non certo per essere di quelli che hanno la presunzione di scoprire chissà quali verità, ma non dobbiamo mai esimerci nel dare ogni tipo di notizia. Nel mondo non ci sono solamente cose brutte da raccontare o da denunciare, ma anche cose belle e buone. E invece, facci caso, le belle notizie non fanno notizia e la storia sembra fatta solamente di pagine nere. I momenti belli sono rimasti, e restano, purtroppo, pagine bianche e sai perché? «Perché, da che mondo e mondo, l’uomo si nutre più volentieri del male che del bene, da ciò che è nelle tenebre più che nella luce, dalla menzogna più che dalla verità, perché la menzogna, in questo mondo, paga e paga anche bene. All'uomo piace molto più sguazzare nella melma che in acque cristalline, la troppa luce, la troppa trasparenza è... rischiosa» proferì con un fare sempre più serio. «E allora capisci che per fare bene questo mestiere la cultura non basta, ci vuole il cuore, la sensibilità, il farsi piccoli; doti che nessuna scuola può insegnare. «Ammetto che non sia facile rimanere immuni dal potere che ci dà questo nostro lavoro, ne sono consapevole, per questo ci vuole cautela e rigore. Rigore professionale, costi quel che costi e tu ne sai qualcosa, eh?» espresse a voce alta...
sinforosa castoro
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Non sapevo che oggi fosse la giornata della libera stampa, purtroppo ci sono anche degli stati che anno messo il bavaglio.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio.
Tomaso
Eh lo so, Tomaso, purtroppo è proprio così. Buona serata e grazie per essere qui.
Eliminasinforosa
Ciao, ci proponi sempre argomenti molto validi, buon pomeriggio e baci.
RispondiEliminaGrazie mille Michela, mi fa piacere. Buona serata e grazie per essere passata.
Eliminasinforosa
Se per fare un lavoro servisse l'onestà qualsiasi professione sarebbe inaccessibile.
RispondiEliminaCiao Annamaria.
Io voglio credere che si possa lavorare onestamente, responsabilmente e con competenza. Ciao Gus e buona serata.
Eliminasinforosa
(bello questo assaggio del tuo libro).
RispondiEliminaPurtroppo il pubblico raramente vuole sentirsi raccontare le cose che vanno. Forse non è questione di male e bene; secondo me l'uomo cerca di sfogare le proprie paure represse, paure derivanti dal vivere in società.
Anche questa è una bella lettura dei fatti, grazie per il tuo contributo, Riccardo e buona serata.
Eliminasinforosa
Senza libertà non c'è futuro.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Concordo Cavaliere. Buona serata e grazie per essere passato.
Eliminasinforosa
Non sai che bello per me leggere questo tuo post e sorridere perchè io conoscevo già queste parole avendole lette all'interno del tuo romanzo :)
RispondiEliminaMai sottovalutare il potere e l'importanza della libertà di stampa: è una cartina-tornasole per misurare il grado di democrazia di una nazione!
Un abbraccio, buonanotte.
Ho visto e letto la tua recensione, che dirti... grazie mille, Maris, mi fa piacere sapere che hai apprezzato il libro.
EliminaConcordo con le tue parole sulla libertà di stampa. Un abbraccio e buona notte.
sinforosa