Finché il dolore, la sofferenza fisica, psicologica, morale o affettiva non ci tocca, fino a quando il lutto rimane sulla soglia di casa o non è percepito in modo pienamente cosciente, la vita ci appare bella, in quei casi, invece, essa può apparirci ostile, a volte, addirittura, insopportabile da vivere. Quei momenti così sofferti e dolorosi, e che tutti noi vorremmo evitare, ma che sono inevitabili in questa vita, sono in realtà determinanti per comprendere su quali basi abbiamo vissuto fino a quel momento; quella è l'ora decisiva.
Nel Vangelo di oggi il Signore ce lo dice apertamente, senza mezzi termini e con un discorso duro, quasi inaccettabile e Lui ne è talmente cosciente che domanda agli apostoli - molti dei discepoli che lo seguivano dopo averlo ascoltato se ne erano già andati - domanda se se ne vogliono andare anche loro.
In effetti il suo discorso lascia sconcertati "Io sono il pane disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno..."
In vero, il suo è un discorso che va contro ogni logica umana, tanto più per gli ebrei che non potevano nemmeno nominare il nome di Dio, immaginarsi di mangiarne la carne!
Il Signore Gesù non obbliga nessuno a seguirlo, sa che la sequela a lui non è una passeggiata, tuttavia a chi ha fede in Lui è assicurata una vista che sa vedere oltre il visibile, una presa che sa toccare più in profondità le verità eterne.
In poche parole, il Signore dona senso persino al dolore, alla sofferenza, alla croce che ciascuno porta in questa vita, croce, che da strumento di supplizio e morte, può essere quel piedistallo di risurrezione per ciascuno.
Come Pietro dovremmo saper rispondere: "Signore da chi vuoi che vada? Solo Tu hai parole che danno un senso a tutta quanta la mia vita, persino il dolore e la sofferenza, se Tu sei con me, mi fanno meno paura".
"In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio»". Gv. 6,60-69
Nel Vangelo di oggi il Signore ce lo dice apertamente, senza mezzi termini e con un discorso duro, quasi inaccettabile e Lui ne è talmente cosciente che domanda agli apostoli - molti dei discepoli che lo seguivano dopo averlo ascoltato se ne erano già andati - domanda se se ne vogliono andare anche loro.
In effetti il suo discorso lascia sconcertati "Io sono il pane disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno..."
In vero, il suo è un discorso che va contro ogni logica umana, tanto più per gli ebrei che non potevano nemmeno nominare il nome di Dio, immaginarsi di mangiarne la carne!
Il Signore Gesù non obbliga nessuno a seguirlo, sa che la sequela a lui non è una passeggiata, tuttavia a chi ha fede in Lui è assicurata una vista che sa vedere oltre il visibile, una presa che sa toccare più in profondità le verità eterne.
In poche parole, il Signore dona senso persino al dolore, alla sofferenza, alla croce che ciascuno porta in questa vita, croce, che da strumento di supplizio e morte, può essere quel piedistallo di risurrezione per ciascuno.
Come Pietro dovremmo saper rispondere: "Signore da chi vuoi che vada? Solo Tu hai parole che danno un senso a tutta quanta la mia vita, persino il dolore e la sofferenza, se Tu sei con me, mi fanno meno paura".
"In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio»". Gv. 6,60-69
sinforosa castoro
Vero Sinforosa. Fino a quando va tutto bene la vita e bella, poi....
RispondiEliminaQuanto al resto non chiedetemi di pregare o aver fede. Persa da anni . Per me non esiste nessuno.e non lo dico per rabbia. Ne sono convinta!
Buona domenica a te
Proprio così Patricia, la vita è bella finché va tutto come desidereremmo che andasse, quando arriva il vero dolore allora ci accorgiamo che la vita non è poi così bella e facile, e pensa che per alcuni è già un dolore ancora prima di venire al mondo o appena aperti gli occhi alla vita. Ciao cara, grazie per il commento.
Eliminasinforosa
Giusto quello che hai scritto, secondo me le cose brutte che ci accadono in torno ci fanno talmente paura che facciamo finta che a noi non possono succedere, e quando ci accadono ci rimane difficile credere ancora, che esiste qualcuno, ma poi quando si crede davvero come si dice la vita va avanti...buona domenica baci
RispondiEliminaSì, Michela, dobbiamo credere alla Grazia di Dio che ci viene incontro. Là dove si fanno scelte nella fede, per esempio il matrimonio, agisce davvero la Grazia di Dio, senza la quale a volte sarebbe impossibile mandare avanti un rapporto matrimoniale e così è per tutte le scelte della nostra vita. Grazie per il prezioso contributo che arricchisce questa riflessione. Buona serata.
Eliminasinforosa
Solo la Misericordia di Dio può darci la salvezza.
RispondiEliminaSiamo peccatori cechi e sordi.
Grazie al cielo, Gus, il Signore ci ha lasciato i Sacramenti, attraverso i quali la sua presenza si fa reale e ci viene in aiuto, soprattutto nei momenti bui della nostra vita. Buona serata e grazie.
Eliminasinforosa
Ho avuto tantissimi momenti di grande dolore nella mia vita , come in tantissime altre vite , prima la perdita del papa' con il morbo di alzheimer , ed e' stata davvero dura farsene una ragione , poi l'anno scorso ho perso la mamma ...e questa e' una lunga storia molto triste...perdona se non mi dilungo.
RispondiEliminaIl dolore rafforza l'anima ,e la fede ci aiuta a non cadere nel baratro della tristezza senza fine .
Bellissimo post cara sinforosa , un abbraccio .
Rosy
Cara Rosy, il dolore e la sofferenza sono parte integrante della vita e prima o poi arriva per tutti il “tempo del dolore” e tu lo hai conosciuto e sai cosa significa essere nell’impotenza del dolore. Si, Rosy, la fede aiuta a dare senso anche a tutto quel dolore e permette di continuare a vivere. In fin dei conti la fede non è altro che amore, amore e fiducia in quella persona che ha conosciuto per primo il dolore senza colpe e che a “quel” dolore, assurdo, ha impresso nuovi significati. Grazie per il contributo. Buona serata.
Eliminasinforosa
VERAMENTE Che gli Ebrei non potevano nominare il nome di Dio è una credenza Farisaica. La loro legge non scritta che avevano creato oltre quella di Mosé per sottomettere il popolo ai loro voleri.
RispondiEliminaIn realtà nella Bibbia il nome di Dio viene riportato 7000 volte.
A parte ciò il concetto di base è giusto E degno di lode ♡
*oltre la legge di Mosaica data da Dio a Mosè sul monte assieme ai dieci comandamenti. La legge Mosaica era scritta. Quella dei scribi e Farisei era Orale è fondata unicamente dai e sui loro ragionamenti.
EliminaGrazie Anna per il tuo commento. Ora, solo per precisare, per gli ebrei antichi chiamare una persona col suo nome significava conoscerla nel profondo, conoscerne la realtà più profonda e quasi averne il dominio. Per questo motivo, il Santo Nome di Dio, che indica la sua stessa essenza, era considerato impronunciabile. Solo il Sommo Sacerdote nel Tempio poteva pronunciarne il nome. Buona continuazione di giornata.
Eliminasinforosa
Non sono d'accordo ma chiudiamo il discorso.
EliminaIl post era indirizzato ad altro... ♡.
La vita è bella prorpio perchè fatta di momenti diversi tra loro, se non antitetici...
RispondiEliminaUn affettuoso saluto
Ros
Certo Rosmary, la vita è proprio tutto questo e molto altro ancora. Grazie per essere qui e buona giornata.
Eliminasinforosa
Io non ho avuto dolori veramente gravi, di quelli che spezzano il senso della vita, nonostante un padre violento ed una mamma che ci ha rimesso le capacità cognitive, pertanto ogni giorno mi ritengo fortunata, guardo i miei bambini sani, la mia casetta che si prosciuga gli stipendi causa mutuo, mio marito che si lamenta ma che alla fine è un bravo ragazzo, e mi sento ricca, fortunata, felice, con la possibilità di fare ancora tanto... E' per questo che mi ferisco del dolore degli altri, che provo ad immedesimarmi nei lutti, quelli atroci, nelle malattie, quelle terribili, nei genitori che hanno forza e coraggio per affrontare situazioni difficili e mi faccio sempre accompagnare da una certezza: nessuno di noi è esente dal dolore, nessuno può dire a me Mai, nessuno sa cosa può succedere tra un istante... La vita è sempre in agguato, nel bene e nel male, ed il bene va goduto e ringraziato.
RispondiEliminaNonostante io credente non lo sia più, per scelta e convinzione.
Un abbraccio ^^
Cara Irene, la tua testimonianza è preziosa per tutti noi. Il fatto che tu sappia dire grazie alla vita, nonostante tutto, è molto, non so se te ne rendi conto. In una società dove tutto è dovuto il saper apprezzare ciò che si ha, e tu hai molto in termini di affetti, è davvero una bella virtù. Ciao e grazie.
Eliminasinforosa
Che la vita sa essere ostile e nemica l'ho imparato a mie spese fin da bambina, ma sono ancora qui e posso ridere, sognare, godere del bello che può ancora offrirmi. Io non so se Dio esiste oppure no, non posso definirmi credente ma neppure atea, diciamo che sono alla ricerca di "quel qualcosa" che ancora manca nella mia vita... è questo per me il senso della vita, non smettere mai di crederci e di cercare tutte le risposte alle domande che continuo a pormi, il resto lo vivo.
RispondiEliminaBuon pomeriggio!
Cara Elettra, tu sei giovane e hai una vita davanti, continua a sognare e a cercare il senso ultimo delle cose e, ne sono certa, troverai ciò che stai cercando. Grazie mille.
Eliminasinforosa
bellissimo post!!!
RispondiEliminaGrazie
Grazie a te, Luigi, grazie per essere qui. Buona serata.
Eliminasinforosa
La croce è la nostra Salvezza, io ho imparato ad abbracciarla,ed ogni giorno è un nuovo giorno, perché so che Lui è con me.
RispondiEliminaGrazie sinforosa per il post.
Buona notte e... buon nuovo giorno.
Dani
Grazie a te, Daniela, per queste rassicuranti parole che innervano vita e speranza. Buona giornata.
Eliminasinforosa