L'insegnante non è solo colui che impartisce nozioni, è una persona che riesce a entrare in sintonia, di più in empatia con i suoi scolari.
L'insegnante non deve sottrarsi dall'atto dell''educare e per fare tutto questo ha bisogno di avere in classe non 28 o 30 alunni ma al massimo 15/18.
L'insegnante deve sedurre i suoi alunni alle "cose" che insegna, deve portare i suoi alunni, sebbene piccoli in età, al ragionamento, al ricercare il bello e il buono persino nelle realtà brutte e difficili, deve invogliare i suoi alunni, sebbene piccoli in età, a una autocritica sincera, alla responsabilità, al dovere, alla tolleranza verso chiunque stia loro accanto, alla sincerità, a esprimere senza timore la propria gioia come la propria paura o sofferenza.
L'insegnante deve avere il coraggio di chiedere questo medesimo impegno alle famiglie dei suoi alunni, solo così si cresceranno bambini e bambine che diverranno uomini e donne consapevoli del valori che portano in sé.
L'insegnante non deve sottrarsi dall'atto dell''educare e per fare tutto questo ha bisogno di avere in classe non 28 o 30 alunni ma al massimo 15/18.
L'insegnante deve sedurre i suoi alunni alle "cose" che insegna, deve portare i suoi alunni, sebbene piccoli in età, al ragionamento, al ricercare il bello e il buono persino nelle realtà brutte e difficili, deve invogliare i suoi alunni, sebbene piccoli in età, a una autocritica sincera, alla responsabilità, al dovere, alla tolleranza verso chiunque stia loro accanto, alla sincerità, a esprimere senza timore la propria gioia come la propria paura o sofferenza.
L'insegnante deve avere il coraggio di chiedere questo medesimo impegno alle famiglie dei suoi alunni, solo così si cresceranno bambini e bambine che diverranno uomini e donne consapevoli del valori che portano in sé.
sinforosa castoro
L'insegnante deve sedurre i suoi alunni alle "cose" che insegna, deve portare i suoi alunni, sebbene piccoli in età, al ragionamento, al ricercare il bello e il buono persino nelle realtà brutte e difficili, deve invogliare i suoi alunni, sebbene piccoli in età, a una autocritica sincera, alla responsabilità, al dovere, alla tolleranza verso chiunque stia loro accanto, alla sincerità, a esprimere senza timore la propria gioia come la propria paura o sofferenza.
RispondiEliminaBellissimo questo pensiero.
E' vero, questo è il compito della scuola.
Poi le tabelline possono servire o non servire :)
Grazie Riccardo, mi fa piacere che apprezzi la mia idea di insegnante. Buona serata.
Eliminasinforosa
Ricordo gli insegnanti di quando ero piccolo, sopratutto le maestre erano quasi delle ziette acquisite, oggi credo che insegnare sia diventato uno dei mestieri più difficili al mondo.
RispondiEliminaIn effetti, Nick, non è facile, penso che non lo sia mai stato, tuttavia anni fa tutta la società dava i medesimi valori, oggi se la famiglia non è in sintonia con la scuola molto del lavoro degli insegnanti va sprecato. Grazie per il tuo commento e buona serata.
Eliminasinforosa
Concordo in pieno :)
RispondiEliminaMoz-
Grazie Miki, mi fa piacere che condividi il mio pensiero. Buona serata.
Eliminasinforosa
Cara Sinforosa, credo che tu ti sia spiegata benissimo!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie Tomaso, buona serata, di cuore.
Eliminasinforosa
Sono d'accordo con te ma so per esperienza che è difficile ottenere che le famiglie collaborino !! Saluti.
RispondiEliminaPurtroppo, Mirtillo, questo è davvero un ostacolo a volte insormontabile, mai disperare, vero? Buona serata e grazie per essere passata.
Eliminasinforosa
Pienamente d’accordo.
RispondiEliminaMia figlia ricordo quando era all’asilo , il secondo anno arrivarono due bimbi brasiliani adottati.
È stato naturale per lei e gli altri bambini accogliere i nuovi arrivati entrare subito in empatia con loro
È stata una bella sorpresa vedere con quanta facilità nei piccoli questo accade.
Altro che noi adulti , genitori...c’è sempre quella diffidenza iniziale.
Poi passa ma non è così automatico.
Purtroppo non per tutti.
I bimbi sono tabula rasa e di animo puro ( anche quando son cattivi fra di loro ;) voi insegnanti siete i bravi mentori e noi dobbiamo augurarci di esse i bravi genitori che è giusto che siamo altrimenti tutti gli sforzi che fate voi verrebbero vanificati.
Ho fatto credo una sana autocritica.
Ciaooooo
Verissimo, Max, se le due agenzie educative: famiglia e scuola non vanno di pari passo, su binari diversi ma paralleli, molto del lavoro degli insegnanti va sprecato ed è un vero peccato. Buona serata e grazie per essere qui.
Eliminasinforosa
Sono delle parole bellissime, non posso che condividerle!
RispondiEliminaGli insegnanti/educatori hanno una missione molto importante, che deve andare avanti in piena sinergia con le famiglie. Verso i piccoli abbiamo una enorme e preziosa responsabilità,perché è dalla tenera età che si gettano i semi per aiutarli a diventare un domani persone con dei valori,che portino il loro contributo per una società più civile, migliore...
Un saluto!
Cara Angela hai detto bene: scuola e famiglia devono andare avanti in piena sinergia e prima si agisce in questo modo e meglio è, cominciando dalla scuola dell’infanzia. Buona serata e grazie per essere passata.
Eliminasinforosa
Come non essere d'accordo? Se n'è già parlato in precedenza qui sul tuo blog, Sinforosa, e sai che io apprezzo moltissimo la tua visione dell'insegnamento e dell'educazione, che è fondamentale fin dalla tenerissima età.
RispondiEliminaAccoglienza e fermezza. Ascolto e dialogo. Severità ed equità.
E collaborazione con le famiglie. Cosa che purtroppo il più delle volte manca, specialmente perchè i genitori non sembrano cogliere più tanto l'importanza di questo aspetto. Un vero peccato, si perde l'occasione di fare cose importanti insieme, per i bambini.
Buon pomeriggio, maestra Sinforosa. Perchè chi è stata maestra per una vita lo è per sempre, no?
Un abbraccio.
Se tutti i genitori fossero come te il lavoro di scuola e famiglia darebbe ottimi risultati, purtroppo, come sottolinei anche tu, oggigiorno è difficile far comprendere alle famiglie che è essenziale lavorare insieme e prima di ottenere la totale fiducia e collaborazione arriva la fine del ciclo, tuttavia meglio tardi che mai. Grazie Maris per questo tuo commento, un abbraccio dalla maestra sinforosa
EliminaMi piace quel "sedurre", hai ragione nel dire che l'insegnante deve "sedurre" i bambini entrando in empatia con loro, in questo modo saprà educarli e i piccoli assorbiranno gli insegnamenti impartiti. Fondamentale in questo delicato percorso educativo è la collaborazione dei genitori che non devono sminuire l'operato dell'insegnante.
RispondiEliminaBuon pomeriggio!
Parole sacrosante, Elettra, e detto da una giovane donna fa ben sperare per il futuro.
EliminaPer quanto riguarda il “sedurre” e l’empatia, penso che siano indispensabili per una scuola che, oltre che impartire nozioni, sia una vera agenzia educativa.
Se un insegnante non possiede queste qualità forse meglio per lui, per lei, cambiare lavoro. Grazie e buona serata.
sinforosa
Il problema è che potrebbe educare in base alla sua soggettiva visione della realtà. Sedurre è una parola grossa, mi accontenterei di catturare l'attenzione.
RispondiEliminaHo volutamente virgolettato la parola sedurre, tuttavia ho usato quel termine per rendere meglio l’idea. Un maestro deve “affascinare”, deve “attrarre” i suoi allievi e questo in ogni ordine di scuola, solo così potrà far amare tutto ciò che vuole far passare come contenuto didattico e solo così può non solo insegnare ma educare. Grazie Gus e buona serata.
Eliminasinforosa
E triste constatare come sempre più spesso genitori e docenti, anziché fare squadra per il bene degli alunni, si schierano l'uno contro l'altro, creando solo disorientamento e incertezze. E' stata imboccata una strada pericolosa, spero che presto le parti se ne rendano conto. Ciao
RispondiEliminaLa tua speranza è condivisa da molti, è evidente che ci sia una vera urgenza educativa e i tanti fatti di cronaca lo dimostrano. Dobbiamo domandarci il perché di morti assurde di ragazzini che tengono così in poco conto la vita, di adolescenti che usano alcol e droghe, di giovani che vivono facendo gli equilibristi tra la vita e la morte. Dobbiamo seriamente rimboccarci le maniche e cominciare a essere davvero esempi per le nuove generazioni, ognuno nel suo ruolo di genitore o di insegnante. Grazie per questo tuo intervento e buona notte.
Eliminasinforosa
Una vera missione!
RispondiEliminaSerena notte.
Più o meno, Cavaliere, una bella ed entusiasmante missione. Buona notte e grazie per essere qui.
Eliminasinforosa
Da noi è mpensabile persino all’infanzia, dove per classe sono 28 con lista di attesa. Ciao Valeria e buona giornata.
RispondiEliminasinforosa
Bellissimo post Sinforosa e condivido pienamente ogni pensiero ...
RispondiEliminaun salutone e buon mercoledì : )
Grazie Marinetta, buon mercoledì a te.
Eliminasinforosa
Concordo: l'insegnante deve conquistare e trascinare, altrimenti è solo un baby sitter. E tu , credo, ci riesci benissimo.
RispondiEliminaGrazie mille, spero di esserlo stata, buona continuazione di giornata.
Eliminasinforosa
Condivido pienamente il tuo pensiero... è proprio dall'esempio famiglia + insegnanti che i bambini imparano pezzetti di vita che serviranno per il loro futuro. Continua così, semina tra i bambini la curiosità di scoprire cose nuove, di sporcarsi le mani e di collaborare, insieme, come una grande famiglia.
RispondiEliminaQuesta diventa la scuola per i bambini: una famiglia dove si condividono pensieri, esperienze, regole, gioie e dolori. Ciao e grazie mille Elisabetta.
Eliminasinforosa