Sfida educativa. Ricominciamo dalla famiglia.
In che cosa si differenzia il ruolo educativo dei padri e delle madri?
Madre è il nome della cura, della presenza, del desiderio che sa rendere unica e insostituibile la vita del figlio. Madre è il nome della cura che sa ospitare una vita, darle valore, sottrarla all'insignificanza. Padre è il simbolo della Legge, custodisce il senso virtuoso e non repressivo del limite. Senza senso del limite non c'è senso di desiderio. È il grande problema del nostro tempo. Il tramonto del padre ha spento il desiderio. Senza Legge il desiderio diventa solo capriccio, puro arbitrio.
Massimo Recalcati, psicoanalista e saggista. Famiglia Cristiana N.41 - 2016sinforosa castoro
Cara Sinforosa, come ti ho già detto in passato, non mi piace che in casa vi sia una distinzione di ruoli fra madre e padre, la buona e il cattivo, "schhhh, non dire niente a papà".
RispondiEliminaIo sono per l'amore e l'autorità da entrambe le parti, nella giusta misura.
Poi, per natura, i figli si sentono più legati alla mamma, perché in teoria è colei che li cresce, ma è meglio fare in modo che possano scegliere in armonia su chi fare affidamento, no?
In questo caso non si parla di autorità semmai di autorevolezza, sono due cose estremamente differenti, non si parla di voler bene a uno e aver paura dell'altro, qui si parla di codici differenti che dovrebbero essere presenti persino in una coppia di soli uomini o sole donne. La coppia è l'insieme di due codici differenti, di due modi differenti di approcciarsi al bambino e solamente quando sono in armonia fra di loro possono portare molto frutto, dal punto di vista educativo. Buon pomeriggio.
Eliminasinforosa
Hai proprio ragione. Autorevolezza rende meglio il concetto.
EliminaSpesso, impropriamente, li uso come sinonimi.
In ogni caso, mi piace pensare ad un concetto di famiglia in cui i genitori siano equipollenti.
Ripeto, le distinzioni tra i due si creano naturalmente nell'approccio con e del figlio.
Buon pomeriggio a te.
Hai detto una cosa che conferma quanto detto nel post e cioè che ci sono distinzioni nell’approccio; è su questa differenza che si dovrebbe lavorare e che deve sempre essere rispettata. Grazie Claudia e buona serata.
Eliminasinforosa
L'importante che in casa ci sia armonia e amore.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Proprio così, ma a volte non basta. L’amore, sovente, soprattutto nei confronti dei figli, può assumere aspetti per niente educativi e in nome dell’amore si commettono molti, moltissimi errori. Grazie Cavaliere, buona serata.
Eliminasinforosa
Cara Sinforosa, è difficile dare un giudizio educativo.
RispondiEliminaOra dico come la penso io che sono una molto vecchia generazione,
i genitori devono insegnare ai figli il rispetto del prossimo,
Poi avvengono le insegnante che con la loro maestria possono insegna una sana educazione, sicuro che oggi questo non sarà possibile perché i figli sono stati troppo viziate e possono avere tutto. Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Tu provieni da una generazione dove ognuno nella famiglia come nella società aveva ben chiaro il proprio ruolo oggi, cercando di “fare i moderni” abbiamo reso i ruoli così liquidi che si confondono, si mescolano e a volte spariscono del tutto e allora sono guai, quei guai che sono sotto gli occhi di tutti. Buona serata, Tomaso, e grazie per la tua saggezza.
Eliminasinforosa
Sinforosa, da più voci viene biasimata l'assenza educativa del padre che si limita ad imitare gli atteggiamenti comportamentali della donna.
RispondiEliminaUn doppione inutile.
E invece c’è così bisogno del codice/figura genitoriale paterno, soprattutto per un figlio maschio, che in età adulta si rifarà al padre. Ciao Gus, grazie per il tuo chiaro e prezioso intervento.
Eliminasinforosa
Già, quanta ragione in queste tue parole. Autorevolezza e amore credo che dovrebbero esistere da entrambe le parti. Il bambino ha bisogno di crescere in un ambiente equilibrato per imparare una sana educazione, a cominciare dal rispetto del prossimo, che ultimamente mi sembra manchi spesso.
RispondiEliminaBuona settimana, Stefania
Grazie per queste tue parole che riassumono bene i concetti base per una buona educazione: amore e autorevolezza. Buona serata, Stefania, e a risentirci.
Eliminasinforosa
A volte chiediamo a qualcuno o a qualcosa di chiamarci per nome. Ma qual è il nostro nome? Il nome del padre e della madre? Mi sovviene il nome del principe della turandot: amore. Ma su questo forse il nome del padre potrebbe non essere totalmente d'accordo.
RispondiEliminaAnzitutto benvenuta o benvenuto, chiunque tu sia. Come dici bene il nostro nome dovrebbe essere Amore, tuttavia, come dicevo anche a Cavaliere, sovente il nome Amore è utilizzato a sproposito, anche per soddisfare le nostre personali e magari incolpevoli mancanze o per puro egoismo. L’amore, seppur essenziale in un rapporto genitori-figli, per essere davvero tale deve fare un cammino di crescita e purificazione che dura quanto la vita intera. Insomma, inizia “istintivamente” ma per essere vero amore deve essere “ragionato”. Grazie per il tuo commento e a risentirci.
Eliminasinforosa
È dura essere padri.
RispondiEliminaQuel rispetto necessario, quell’autorevolezza che devi comunque conquistarti costa tanto.
Ma ci vuole altrimenti non vengono nemmeno riconosciuti i ruoli.
Verrà il giorno in cui i i ruoli si ribalteranno ..è inevitabile , saremmo noi genitori a diventare i figli dei nostri figli e toccherà a noi riconoscere in loro quello che gli abbiamo insegnato.
Ciao ciao
Bella riflessione la tua, Max, verrà il giorno in cui i nostri figli ci faranno da padri e madri e ciò che avremo seminato sarà palesemente rivelato. Buon pomeriggio e grazie per questo tutto commento.
Eliminasinforosa
Oggi i ruoli non sono così netti ma non importa, quello che conta è l'amore e il rispetto che si deve respirare quotidianamente all'interno delle famiglie. Abbraccio
RispondiEliminaGio
L'amore è importante, senza di esso non passa alcunché, tuttavia oggigiorno questa parola la si adopera anche a sproposito, tant'è vero che le "nuore" incolpano le "suocere" per la cattiva educazione impartita ai loro mariti e così via. Questo per dire che l'amore, anche se vero, non è sufficiente per far sì che un bambino/bambina cresca in intelligenza tanto quanto in affettività ed emotività, responsabilità, capacità di giudizio, di autocritica... per tutto questo ci vuole ben più dell'amore. Ciao Gio e grazie per questo tuo bel commento.
Eliminasinforosa
È proprio così, Valeria, nei primi mesi e anni di vita il ruolo della madre è fondamentale, poi, a poco a poco c'è bisogno di una figura diversa, sebbene amorevole, ma c'è bisogno della figura paterna. Sono fortunati i tuoi figli e anche tu. Un abbraccio.
RispondiEliminasinforosa