In questi ultimi tempi sui media, e non solo, si sente parlare molto del decadimento di una società che pare vada sempre più alla deriva. Tutti parlano, alcuni tacciono, pochissimi ascoltano.
Dall'incapacità di saper ascoltare, dal non allenamento all'ascolto, che, ricordiamolo, non è solo udire con le orecchie, ma, soprattutto, è cercare di entrare nella prospettiva altrui, dipendono poi equivoci, che a loro volta generano frustrazioni, insofferenze, rabbia, offese, insulti e via discorrendo.
Ora, l'argomento ha infinite sfumature e variabili, io vi lascio solo questo stralcio da autorevole voce.
L'agonia di una civiltà
È possibile scongiurare l’agonia in cui sta scivolando la nostra civiltà? Che ne è dell’uomo quando smarrisce i benefici garantiti dalla parte più evoluta del suo cervello? Quando delega le sue funzioni ad appendici digitali, vere e proprie protesi, innescando una regressione che cancella ogni traccia del salto evolutivo per cui è stato definito sapiens sapiens, diventando stupidus stupidus? Quando la nostra mente perde progressivamente la razionalità e l’affettività, e intanto muore l’etica, muoiono gli dèi, che vengono sostituiti dal denaro e dal successo?
Vittorino Andreoli sa che l’uomo si può “rompere”, come psichiatra ha seguito e curato molti pazienti aiutandoli a sollevarsi dalle loro cadute. Ecco perché non ha perso la fede nell'uomo e nelle sue possibilità. In queste sue nuove pagine vuole lanciare un allarme e spingerci a riflettere sulla regressione del nostro tempo, che rischia di cancellare le conquiste che hanno segnato la storia dell’Occidente. Convinto che la morte di una civiltà possa essere osservata e testimoniata, e che se ne possano indicare i segni premonitori, mette a fuoco tre comportamenti talmente diffusi da essere diventati regole: la distruttività, la caduta dei princìpi primi che sono alla base del vivere sociale e l’uomo senza misura.
Intorno a questi tre grandi temi, svolge la sua analisi arrivando alla conclusione che l’uomo vada ormai escluso dall'ambito della sapienza. Il tratto che oggi lo definisce meglio è l’essere stupidus, secondo il significato etimologico, che condivide la radice con “stupore”.
Lascia infatti attoniti, sbalorditi, che un uomo possa assumere gli atteggiamenti dominanti nel nostro tempo, ma ancora più incredibile è che lo possa fare una comunità intera, un popolo.
Un margine per invertire la rotta ancora c’è, per farlo occorre però riaffermare i princìpi che permettono il procedere della ragione, la bellezza della cooperazione contro l’esasperato individualismo, integrando sentimenti e razionalità.
Sono perfettamete d'accordo con ciò che dice Andreoli, il decadimento della nostra società è sotto gli occhi di tutti. Ma la società siamo tutti noi e tutti noi dobbiamo invertire la rotta . Ciò che più mi dispiace è vedere l'indifferenza e la mancanza di rispetto. Però sono un pò pessimista, spero di sbagliarmi , ma credo sia difficile cambiare, importante è ascoltare, ragionare, pensare, come dicevi anche tu in un post precedente. Buon pomeriggio.
RispondiEliminaAnch’io sono un po’ pessimista, in quanto non percepisco uno sforzo reale (fatto di ascolto, di parole pensate misurate, di rispetto all’altro), per cambiare rotta. Staremo a vedere. Buona continuazione di giornata Mirtillo e grazie. Un abbraccio.
Eliminasinforosa
Mi unisco a voi nel commentare positivamente il pensiero dell illustre psichiatra . Una via di salvezza starebbe nella nuova generazione e quindi il vs lavoro di insegnamento é più che mai fondamentale ...altrimenti penso che andrà senpre in peggio...
RispondiEliminaGrazie per questa tua bella riflessione, gli insegnanti hanno un compito importante, certo, ma in primo luogo dovrebbe esserci la famiglia, dico dovrebbe esserci perché non sempre c’è, purtroppo, ed è da qui che nascono tutte le storture, che poi diventano brutture, di questa nostra società. La famiglia, come in ogni epoca storica, è, che piaccia o no, il perno attorno cui ruota tutta la società. Grazie Fiore e buona serata.
Eliminasinforosa
Ho sempre avuto molto interesse per i pensieri del professor Andreoli. Per integrare sentimenti e razionalità ci vorrebbe che l'uomo ritrovasse una coscienza UMANA, ormai sopraffatta , in genere, dall'egoismo e dal desiderio di sopraffazione. Penso che se si continuerà in tal modo, l'uomo dovrà ricominciare da capo.
RispondiEliminaCri
Non sapevo avesse un blog , grazie!
E dove si trova la coscienza umana?
EliminaBella riflessione, grazie Cristiana e buona serata.
sinforosa
Cara Sinforosa, come non posso essere d'accordo con quello che pensate tutte voi, ci troviamo ahimè nella via non ritorno.
RispondiEliminaScusate se dico questo, ma sono pessimista,e sono sincero mi preoccupo per le generazioni future non vedo nessun rimedio.
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
E detto da te, che ne hai viste davvero tante in virtù della tua meravigliosa età ed esperienza, mi preoccupo ancor di più. Grazie Tomaso per il tuo prezioso pensiero e buona serata.
Eliminasinforosa
Anch'io come voi sono pessimista, non c'è rispetto per nessuno, i politici cercano di cambiare qualcosa ma con scarsi risultati, visti i governi precedenti... Vedremo col tempo. Buona serata a tutti voi.
RispondiEliminaHai detto bene, Ale, non c’è più rispetto, per nessuno e l’esempio, purtroppo, lo si respira ovunque: dalla famiglia alla scuola, dalla strada alla rete, da chi ha ruoli marginali a chi, invece, ha ruoli importanti. Tutti dicono tutto ciò che passa loro per la testa, senza pensare e riflettere sulle conseguenze di tali parole seminate ovunque. Buona serata e grazie per il tuo commento.
Eliminasinforosa
Oggi più che mai sembra che chi gridi più forte abbia ragione,ma continuerò a credere che la forza della gentilezza sia una strategia educativa strepitosa
RispondiEliminaBuona serata,
Franca
Hai detto bene, Franca, chi alza la voce, grida, dice parolacce, insulta, offende, viene applaudito... “bravo, così si fa, così bisogna fare...” Papà contro mamma, mamma contro papà, genitori contro figli, figli contro genitori...
EliminaE come un sasso lanciato in acqua forma quei cerchi sempre più ampi, così è della maleducazione, che si dilata a ondate sempre più ampie includendo tutto e tutti. Mah!
Concordo con te, la gentilezza, la buona educazione alla fine vincerà, dobbiamo crederlo, a ogni costo. Buona serata e grazie per il tuo pensiero.
sinforosa
Carissima Sinforosa io ho perso la speranza che si possa cambiare in meglio, purtroppo sprofondiamo sempre di più, ti auguro una buona serata baci.
RispondiEliminaCara Michela, io mi sforzo di ssere positiva, ma è solo per speranza che lo sono, perché guardando ai fatti c’è poco da sperare. Grazie per il tuo punto di vista e buona serata.
Eliminasinforosa
Giusto! Io però penso che andremo sempre peggio .perchè l'io crescerà a dismisura e il noi (tu ed io insieme) perderà sempre posizioni.
RispondiEliminaSono pessimista, sì!
Buona serata
Cara Patricia, anch’io sono sfiduciata, tuttavia non dobbiamo arrenderci, vero? Grazie per il tuo pensiero e buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Con grande dispiacere ammetto che sono pessimista anch'io.
RispondiEliminaConcordo con quello che ha detto il Prof. Andreoli e
aggiungo qualcosina . Tipico dell'Italiano è il pensare
solo a sè stesso e non alla collettività . L'erba del
vicino è sempre più verde e allora ? Comperiamo l'auto
più grossa , la seconda terza casa , i viaggi in capo
al Mondo così lo racconteremo a tutti , gli abiti firmati,
ecc...Non è così negli altri Paesi del nord Europa .
Credetemi , nei Paesi nordici , x la strada , non vedete
immondizia , la gente usa (pur avendo l'auto)
prevalentemente i mezzi pubblici , c'è rispetto nel
senso che se danneggio l'altro , danneggio anche me
stesso. Forse l'ho messo in qualche altro blog ma ,
Newton diceva "Due cose sono infinite , l'Universo e
la stupidità dell'uomo ."
Chiedo scusa se mi sono dilungata troppo .
Sempre attuali i tuoi post Sinforosa . Buona notte .
Laura
Cara Laura, il tuo commento è preziosissimo, altroché. Dovremmo tutti uscire dall’Italia o almeno venire a contatto con persone provenienti da altre nazioni per capire meglio cosa significhi il senso civico e solo allora, forse, saremmo in grado di capire di che “bella” pasta siamo fatti noi, italiani, che, oltretutto, ci crediamo chissà che. Mah! Buona serata e grazie di cuore.
Eliminasinforosa
Io non credo che ci salveremo.
RispondiEliminaChissà, Mariella, chissà! Buona serata e grazie per essere passata.
Eliminasinforosa
Mi chiedo sempre come sia possibile che tutti, tutti, vogliamo un mondo migliore e poi però invece andiamo solo a peggiorare...sarà il mistero della vita?:)
RispondiEliminaBella riflessione, Paola. Ciascuno dovrebbe dire: “incomincio da me”, forse qualcosa si smuoverebbe. Buona serata e grazie per il tuo contributo.
Eliminasinforosa
Man mano che la tecnologia andrà fagocitando la vita dell'uomo moderno, ci sarà sempre meno spazio per l'ascolto e per il cuore. Già qualcuno si è tolto la vita.
RispondiEliminaHo letto 'l'uomo di superficie' di Andreoli quest'estate, e sapevo del termine da lui coniato 'homo stupidus stupidus' dalla lettura di un articolo web. Ne sono stata morbosamente attratta. Meno felice di lui mi ha lasciato la sua convinzione che 60 milioni di italiani fossero malati di mente.
Cara Void, hai fatto una bella lettura del mondo reale che è ormai diluito in quello virtuale.
EliminaSono innumerevoli le pubblicazioni di Andreoli e tutte, devo dire, molto interessanti, tuttavia affermare che 60 milioni di italiani sono “malati di mente” mi sembra azzardato, anche perché si salverebbero ben pochi. Grazie per il tuo commento e serena notte.
sinforosa
non mi pare ci siano grosse novità se non per certe modalità e strumenti a disposizione. ciao
RispondiEliminaE questo, Anthony, amplifica enormemente la consapevolezza della pochezza.
Eliminasinforosa
io come te spero che si possa migliorare la situazione, partendo da noi stessi, dando sempre il buon esempio, so che è poca cosa ma dobbiamo crederci!!!! Un abbraccio grande Lory
RispondiEliminaConcordo. Lory, ognuno deve fare la sua parte, che, seppur minuscola, ha grande rilevanza. Buon pomeriggio e grazie.
Eliminasinforosa
Se non ridimensioniamo le famose "protesi digitali", dubito che il decadimento ed il degrado dell'essere umano civilizzato possa in qualche maniera essere arginato. Secondo me il cancro parte proprio da li,l'uomo è oramai paradossalmente solo a vivere una vita virtuale in cui è altro da se... C'è una canzone di Levante parecchio provocatoria, il testo dice:
RispondiEliminaSogno
La pace nel mondo
Ma a casa sono brava a far la guerra
La storia è sempre quella
Noi siamo tutti uguali
Ma il colore della pelle conta
Se parte la rivolta
Combatto con lo scudo dello schermo
Le armi da tastiera
Di giorno sto in trincea, lancio opinioni fino a sera
Non me ne frega niente
Se mentre rimango indifferente il mondo crolla
E non mi prende
Non me frega niente
Se mentre la gente grida aiuto io prego non capiti a me
Non me ne frega niente, di niente
Scorrono immagini porno
Mi scandalizzo, inizia la bufera
Codardo chi non c'era
A scrivere sul diario da che parte sta la verità
Ma in piazza scendo solo per il cane
Non mi vogliate male
Ho sempre poco tempo per lottare senza il mondem
Grazie Irene, queste tue parole calzano a pennello. Come dicevo ad Anthony forse grandi novità non ci sono, è vero, tuttavia le modalità e gli strumenti a disposizione oggi, che potrebbero farci crescere in umanità, condivisione e confronto, il più delle volte sono utilizzati per far emergere il peggio che sta nell'essere umano, oltretutto ampliando questa bruttura a livello planetario. Belle e realistiche le parole di Levante. Buon pomeriggio e grazie per il tuo pensiero.
Eliminasinforosa
Un margine per invertire la rotta ancora c’è, per farlo occorre però riaffermare i princìpi che permettono il procedere della ragione, la bellezza della cooperazione contro l’esasperato individualismo, integrando sentimenti e razionalità.. E io malgrado tutto sono ottimista.
RispondiEliminaQuesto pomeriggio devo andare in libreria e mi sa che lo compro.
EliminaI libri di Andreoli, lo ribadisco, sono davvero una finestra aperta sulle sulle tematiche umane. Te lo suggerisco. Grazie Alberto e buon pomeriggio.
Eliminasinforosa
Buona sera Sinforosa grazie del commento lasciatomi. Sull'argomento ho letto tempo fa le dispute in occasione della riforma della scuola madia inferiore, latino si latino no. Una voce accusava le tendenze della sinistra a diluire la cultura di modo da permettere a tutti di accedere. la diluizione o la superficializzazione della cosa credo che sia anche il motivo dell'allentamento globale del sistema fino ad oggi che la tendenza sta andando contro tendenza. Il web ha fatto capire se sai vai se sei non competente sei fuori...Così ci troviamo una sacco di giovani sotto 38 anni statistiche alla mano dediti all'alcol e alla droga, che non cercano e ambiscono dove non è permesso alle loro capacità. Spero di non aver pisciato di fuori altrimenti chiedo venia
RispondiEliminaAnzitutto benvenuto, mi fa piacere saperti qui.
EliminaQuello che hai scritto è un altro aspetto dolente della situazione attuale. Se non ci rimboccheremo le mani, tutti e ciascuno, non so che fine faremo. Grazie per il tuo pensiero e, spero, a risentirci. Buona serata.
sinforosa
post molto interessante amica mia: richiederebbe una lunga analisi. Mi limito soltanto a dire che la prospettiva dalla quale parte Andreoli è necessariamente quella patologica, visto il lavoro che fa. Spesso fanno notizia solo i comportamenti disumani, mentre dei casi virtuosi nessuno ne parla. Soltanto il male assurge agli onori delle cronache; ma ci sono tante persone che si adoperano per costruire una società più giusta e passano inosservate. C'è tanto bene nel mondo e dobbiamo imparare tutti a valorizzarlo.
RispondiEliminaBuon fine settimana
Questo è vero, Luigi, il male, l’oscuro, la voce alta, l’offesa, la maleducazione, l’insulto... fanno cronaca molto più del bene, della buona educazione, dell’attenzione all’altro, tuttavia non possiamo negare che, forse anche a causa dei mezzi a disposizione, oggigiorno si vive costantemente immersi in “giudizi” altrui e il più delle volte sono giudizi negativi, urlati, sprezzanti.
EliminaCome maestra mi sento di “giudicare” l’azione non certo il soggetto che la compie, che, se anche adulto nell’età, è rimasto un “bambino”. E, dobbiamo ammettere, di “bambini/e” non diventati/e adulte ormai ne è pieno il mondo. C’è una grande urgenza educativa. La scuola ne è consapevole e la famiglia? Grazie, Luigi, per il tuo prezioso pensiero. Buona fine di settimana.
sinforosa
Ho letto i libri di Andreoli e seguo le sue conferenze sul suo canale e mi piace molto come persona perché lui non odio l'uomo, ma lo ama.
RispondiEliminaEsser positivi verso il peggiore uomo significa notare i suoi difetti e la sua sofferenza.
La società di oggi che si autodistrugge con la tecnologia o atteggiamenti di "distruzione di massa" è causa di turbamenti psicologici infantili trasportati all' età adulta. Oggi (ma anche ieri, ma forse ancor più di ieri) una persona grande non è adulta perché esser adulti vuol dire esser consapevoli delle conseguenze delle azioni su sè stessi e sugli altri ma anche esser consapevoli dei propri problemi.
Ti chiederai, dov'è la soluzione?
Dovremmo aiutarci l' un l' altro, e aiutare noi stessi.
Smettere di litigare e cercare la rissa (verbale o fisica) ma cercare di apprezzare ciò che abbiamo e aiutare chi non ha ciò che abbiamo noi.
Aiutiamoci, e aiutermo gli altri.
Ciao Sinforosa!
Ciao Daniele, dopo tanto tempo che bello “rivederti”.
EliminaQuesto tuo commento riassume in modo egregio questo discorso che ha ancora mille variabili di discussione.
Concordo. “Essere adulti vuol dire essere consapevoli delle conseguenze delle azioni su sè stessi e sugli altri, ma essere consapevoli dei propri problemi”.
Io partirei proprio da questo. Mai ci si rende conto dei propri limiti, e si cerca di colmarli, e mai si diventa adulti.
Cosa impedisce di vedere i propri limiti? L’orgoglio? L’invidia? La supponenza? L’ignoranza? Una non buona educazione? La prepotenza?...
Aiutiamo noi stessi a diventare migliori (ma lo si può fare solo se siamo coscienti dei nostri errori e mancanze) e poi ci verrà naturale, perdonare, aiutare e guardare all’altro non come un nemico ma come un fratello, sebbene “altro-da-me”, rifiutando a chiare lettere parole e atteggiamenti errati, ma mai rifiutando colui/colei che li compie, che rimane una persona degna di rispetto, sebbene “malata di infantilismo”. Buona fine di settimana e, spero, a risentirci presto.
sinforosa
Bellissima la tua risposta, hai arricchito il mio commento.
EliminaIo protendo a guardare sempre le cose positive nel mondo e nelle persone, perché è da lì che si deve ripartire o proseguire nella ripartenza.
Le cose brutte ci sono, e forse ci saranno sempre, ma le cose belle ci aiutano a comprendere che il mondo non è tutto perduto.
Un abbraccione e buonissimo proseguo a te! :D
Bellissimo quello che dici, Daniele, siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Buona serata, di cuore.
Eliminasinforosa