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mercoledì 10 aprile 2019

Mamma supportami e non fare la vittima

Lei è mamma di tre figli ormai più che maggiorenni che, uno dopo l’altro, stanno lasciando la casa “paterna” per iniziare la loro vita da adulti e lei, la mamma, a ogni uscita di ogni figlio/a va in crisi.
“Sinforosa” mi dice al telefono, “ mio figlio ieri mi ha “sgridato” e mi ha detto che anziché fare la vittima perché rimarrò senza figli in casa dovrei supportarlo in questa sua scelta di andare a vivere per conto suo”.

Premesso che i figli in questione hanno 34, 32 e 29 anni e che il loro andare a vivere “per conto loro” significa a poche centinaia di metri dalla casa “paterna”, cosa dire a questa mamma se non che deve davvero trasformare questi suoi pensieri negativi (per sé e per i figli, che davvero hanno bisogno di ritrovare una mamma adulta e non “figlia dei suoi figli) in pensieri e suggestioni positive, soddisfazione e gratitudine per quei figli che hanno spiccato il volo o lo stanno per fare.

Abbiamo fatto una bella e lunga chiacchierata, spero per lei che possa vivere meglio questo "triste" momento.
E voi figli “sgridate” pure le vostre mamme e fate capire loro che per voi, vicini o lontani che siate, saranno sempre e comunque le vostre insostituibili mamme.

















sinforosa castoro
p.s. Tutte le immagini dalla rete

53 commenti:

  1. Insomma, per diventare un uomo bisogna imitare un animale.
    Terrificante.

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    1. Ma no, Gus, poiché questa sindrome si chiama "sindrome del nido vuoto" ho voluto rendere con le immagini il concetto sopra descritto, che colpisce davvero tanti genitori, in modo particolare le mamme.
      Se le immagini ti hanno disturbato mi dispiace, non era mia intenzione paragonare una persona che diventa adulta a tutti gli effetti a un "animale". Buon pomeriggio e grazie.
      sinforosa

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  2. Io sono ancora dai miei perchè economicamente non ce la farei proprio a mantenermi ma almeno abbiamo ambienti abitativi separati.
    Ogni tanto mia madre dice che dovrei andarmene di casa ma quando lo dico io per prima, lei inizia a chiedere il perché e cosa c'è che non va... ahahahah.
    Prima o poi i figli devono trovare la propria strada e con le condizioni lavorative attuali, le mamme dovrebbero essere davvero orgogliose se ci riescono.

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    1. È di questo che abbiamo parlato nella telefonata.
      È indubbio che per i genitori sia un momento critico e disorientante, ma lo è anche per il figlio/a che se ne va. Il”vuoto” che si percepisce in casa può essere devastante, ma bisogna anche riflettere che dal momento in cui un figlio viene alla luce i genitori non fanno altro, nell’azione educativa, che renderlo autonomo per cui!
      Come dici bene tu, là dove c’è certezza economica, i genitori dovrebbero essere orgogliosi dell’intenzione del figlio/a di voler camminare nella vita con le proprie gambe.
      Grazie per il tuo punto di vista di figlia. Buona serata.
      sinforosa

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  3. Auguro a questa mamma di vivere come persona e di trovare degli interessi che non gli facciano sentire troppo la mancanza dei figli; nella loro vita, e ne loro cuore lei sarà sempre presente.
    Un abbraccio Sinforosa!

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    1. Certo Sciarada, hai detto bene, per un figlio/a i genitori restano un punto di riferimento indiscusso, sempre se ci sono state relazioni buone e costruttive, e “quella” mamma dovrebbe non sono trovare interessi ma soprattutto riflettere che è del tutto naturale che avvenga ciò. Buona serata e grazie per il tuo pensiero.
      sinforosa

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  4. Cara Sinforosa, noi adulti dobbiamo imparare molto dagli uccelli, la mamma li accudisci quando ne anno bisogno, le portano da mangiare e li proteggono sempre e stato attenti che non escano dal nido.
    Poi il tempo passa, e quando sarà il momento li invitano a provare le ali sono già grandi e con dolcezza cercano di farle fare il primo volo,
    si sa che non è facile ma alla fine ci riusciranno da quel momento.
    Ora li guardano e sperano che piano piano faranno ciò che loro anno fatto. Noi umani dobbiamo prendere esempio e cercare di dare una giusta via ai nostri figli, farle capire il male e il bene, poi loro sapranno con chiarezza cosa vorranno fare.
    Scusa ma io la vedo così senza tante complicazioni.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso, mi rende felice questo tuo riferimento alle immagini che ho postato. Come scrivi bene tu persino gli animali insegnano ai loro piccoli a divenire autonomi, ancor di più noi che abbiamo la ragione dovremmo comprendere che a un certo punto della vita ognuno è spinto dal desiderio di assoluta autonomia, dal desiderio di spazi nuovi, tempi nuovi, senza per questo dimenticare o rinnegare quelli vissuti in famiglia con mamma, papà e fratelli. Buona serata e grazie mille per la tua saggezza.
      sinforosa

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  5. Di mamme così ne ho conosciute molte, perennemente incapaci di capire che i figli crescono ed hanno bisogno di farsi le proprie vite. Purtroppo spesso finiscono così per rovinare la vita alla loro stessa discendenza.

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    1. Questo è davvero un pericolo per chi fa di un’azione naturale un dramma, spesso, senza volerlo, queste mamme, oltre che soffrire, fanno davvero soffrire anche i loro figli e d’altronde la frase di “quel” figlio io la trovo assai indicativa, lui, di fatto, vuole una mamma adulta non bambina. Grazie Nick per questo tuo prezioso contributo. Buona serata.
      sinforosa

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  6. La mamma non l'ho più da tempo ma con me vive mio padre, averlo in casa con me non mi dispiace affatto. Auguro a quella mamma di trovare un equilibrio che la faccia sentire meno "abbandonata" dai figli.
    Buon pomeriggio!

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    1. Anzitutto mi dispiace per la tua mamma.
      È bello sentirti dire che ti fa piacere avere in casa il tuo papà e lui te ne sarà grato.
      Sono certa che passato il temporale anche “quella” mamma ridimensionerà il non-problema e sarà di nuovo felice. Buona serata, Jaonna, e grazie per il tuo pensiero.
      sinforosa

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  7. Il mio tra pochi giorni farà 29 anni, ha sempre lavorato e non è riuscito a trovare una ragazza o comunque avere una vita privata, come i suoi coetanei. Ora stanco e deluso dalla vita lavorativa (c'è stato un po' di sfruttamento) ha deciso di licenziarsi... Noi possiamo solo dare consigli, ma l'ultima parola aspetta a lui, ormai. Ciao cara.

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    1. Cara Ale, purtroppo la situazione di tuo figlio è di tanti giovani oggigiorno. Il mio secondo figlio prima di approdare a un lavoro che possa definirsi tale ha svolto più lavori e so di cosa parli quando accenni allo sfruttamento.
      Gli auguro di trovare un lavoro che possa garantirgli soddisfazioni e autonomia economica, ormai è un uomo e necessità proprio di questo. Un abbraccio a te e grazie per questo tuo prezioso contributo.
      sinforosa

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  8. Se si ha la possibilità economica e voglia di indipendenza è giusto farlo ed i genitori dovrebbero capirlo e sostenerli !

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    1. Hai ragione Fiore, i genitori dovrebbero sostenerli anziché frenarli, sostenerli come quando da piccoli desiderano imparare a camminare e pian piano i genitori lasciano che si muovano autonomamente, sebbene traballanti. Grazie Fiore per questo tuo prezioso pensiero. Buona giornata. Un abbraccio.
      sinforosa

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  9. Si potrebbe dire molto, ma quando si è al punto poi, affrontare un cambiamento di questa portata non sempre è facile. Certo un po' di pudore talvolta aiuterebbe! :-D

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    1. Cara Sfinge hai toccato un punto nuovo: il pudore. Forse i genitori, le mamme di oggi hanno perso la capacità di tenere per sè le loro emozioni e invece dovrebbero riuscire a farlo, almeno per il bene dei figli che desiderano percepire i loro genitori sempre “forti”. Grazie Sfinge e serena giornata, di cuore.
      sinforosa

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  10. Io come mamma ho sofferto quando le ragazze si sono fatte la loro famiglia. Eravamo molto legate. Soprattutto però in me c'era la consapevolezza che era giusto per loro e di conseguenza poi ero felice anch'io. Io penso che non si debba mai far pesare le nostre tristezze in questi casi. Il cordone va tagliato e avremo figli felici che non perderemo mai. Ciao cara Sinforosa ^_^

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    1. Saray, come Sfinge puntualizzi il fatto che non si dovrebbe mai far pesare le personali tristezze sui figli, è vero, e per far questo ci si dovrebbe ‘allenare’ a vivere i figli non come proprietà personale ma come bene comune. A un certo punto è giusto, naturale, legittimo lasciarli andare. Grazie per questo tuo commento. Un abbraccio.
      sinforosa

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  11. Le immagini che hai scelto mi ricordano ciò che ho letto proprio poco tempo fa e il senso era questo: ogni mamma dovrebbe essere fiera del fatto che i figli si prendono parte delle sue piume (esempi e consigli) per costruire i loro, di nidi... certo non è facile, allora... contiamo sulle nostre "ali extra long"!
    Franca

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    1. Una bella e significativa immagine che fa comprendere l’importanza della famiglia di origine e di quella che si sta formando. Grazie per avercela offerta. Buona giornata. Un abbraccio.
      sinforosa

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  12. Credo sia normale per ogni mamma desiderare di avere i propri figli vicino. Ma d'altra parte i figli devono fare le proprie scelte ed avere la propria autonomia. La mamma, comunque, sarà sempre la mamma. Saluti.

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    1. “I figli devono fare le proprie scelte e avere la propria autonomia”, hai detto bene, anche perché è un dono poterlo realizzare ed è a questo che tutta l’educauzione, familiare e scolastica, tende. Buona giornata Mirtillo e grazie per questo tuo pensiero. Un abbraccio.
      sinforosa

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  13. Madonna, manco fossero bambini! XD
    Posso capire la crisi del distacco, ma è comunque una cosa naturale... Poi, addirittura, non andranno certo in America ma vivranno vicini... dai, non è una tragedia.
    Bel post :)

    Moz-

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    1. Dovrei darti il suo numero di telefono così potresti darle un bello e salutare scossone. La reazione gagliarda e pratica di un giovane uomo come te varrebbe più di tanti ragionamenti. Glielo dirò e chissà che si metta ridere. Grazie Miki, hai proprio ragione. Buona giornata.
      sinforosa

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    2. Ma ripeto, comprendo benissimo la mamma, eh :)

      Moz-

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    3. Ma guarda che apprezzo davvero la tua franchezza e il far capire che dietro non c’è una tragedia, le tragedie sono altre, c’è solo vita che... “va avanti”. Grazie Miki.
      sinforosa

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  14. Thanks for the beautiful post!
    Have a nice day)

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  15. Non riesco che a pensare con affetto a quella mamma. Forse i figli avrebbero dovuto lasciar prima quella casa (ma probabilmente ci sono questioni che non conosciamo). Credo che ci voglia del tempo per superare un trauma come questo. Perché lo è, indubbiamente. Sarà che ho la famiglia lontana e soffro di questa distanza al contrario, così come i miei hanno sofferto quando sono andata via. Non si supera mai del tutto ma si può imparare a conviverci.

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    1. Cara Mariella, quello che dici lo conosco bene, ho delle carissime colleghe e amiche che hanno lasciato la casa “paterna” per lavoro e ancor oggi, a distanza di vent’anni, soffrono per la distanza dai genitori e, come mamma, ho sempre detto loro che ammiro i loro genitori, che senz’altro avranno sofferto vedendole andar via ma che non le hanno trattenute; un esempio per tutti noi. Buona giornata e grazie per questo tuo prezioso contributo.
      sinforosa

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  16. Le mamme a volte hanno paura di perdere interesse agli occhi dei figli, soprattutto se maschi.
    Ma ciò è molto sbagliato. Sono molto contenta che mia madre ed anche mio padre siano molto lontani da tutto ciò che hai meravigliosamente voluto farci comprendere con il tuo post.
    Amare vuol dire soprattutto rendere la libertà.
    Bacio e complimenti per questo post. Ciao! 🌟🌟🌟

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    1. Cara Pia è bellissimo quello che dici: “Amarevuol dire rendere la libertà”.
      Noi genitori, noi mamme, dovremmo imprimerlo nella mente e saperlo mettere in atto nei momenti di sconforto. Buona giornata e grazie di cuore per questo tuo pensiero stupendo.
      sinforosa

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  17. Come mamma comprendo il sentimento della tua amica, tuttavia, come mamma, mi sentirei peggio a pensare che i miei figli, a una certa età, vivono ancora con me e non sono riusciti a farsi una propria vita. Sinceramente mi sentirei molto triste per loro a sapere che non sono riusciti a farsi una famiglia, per cui ben vengano i figli che spiccano il volo. Spero che anche la tua amica prima o poi possa vedere il lato positivo di questo cambiamento.

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    1. Cara Hermione, è quello che ho cercato di farle considerare. Figli trentenni o giù di lì sono ormai uomini e donne a tutti gli effetti e se hanno la fortuna di un lavoro che possa garantire loro autonomia è naturale che desiderino spazi nuovi, spazi loro, libertà assoluta di “movimento” e che questo non vuol dire “abbandonare” bensì dimostrare buona volontà, intraprendenza...
      Sì, spero anch’io che possa vedere gli aspetti positivi della vicenda. Grazie per la delicatezza con cui hai trattato il problema. Un abbraccio.
      sinforosa

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  18. Io mi preparo a questo momento da quando sono nati, ma poi non so come reagirò al momento Razionalmente so che il nostro compito è lasciarli andare, ma poi subentra la componente irrazionale, per cui non essere troppo severa con la tua amica. Lei sa che è bene, ma deve abituarsi all'idea

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    1. Cara Dolcezze, capisco e condivido quello che hai detto e anch’io come mamma ho sempre considerato questo pensiero e anch’io ho sofferto quando il mio primo figlio mi ha annunciato che desiderava comprarsi una casa, ma poi deve prevalere il razionale sull’irrazionale, la logica sui sentimenti. Tranquilla, non sono troppo severa, semmai cerco di buttarla in ridere e le offro alternative che ci vedono libere di andare a scoprire il mondo insieme. Grazie per il tuo pensiero e viviamo il presente, qualunque esso sia.
      sinforosa

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  19. Io non ho figli, ma capisco questa mamma che di colpo si rende conto di non essere indispensabile per i suoi figli però la vita è così e bisogna lasciare che loro facciano le loro esperienze, buona giornata

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    1. Cara Michela, hai toccato un tasto dolente, quello dell’inutilità. Quando un figlio/a se ne va il genitore, la mamma soprattutto, si sente tutto d’un tratto inutile, ma non è così. I genitori saranno sempre figure indispensabili per i figli anche a chilometri e chilometri di distanza, è questo che cerco di far capire alla mia amica. Grazie per il tuo imput e serena giornata. Un abbraccio.
      sinforosa

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  20. Tiene que ser muy difícil cuando llegue ese momento,yo yeten 3 niños y no quiero que se vaya ninguno! 💙💙❤️

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    1. No es fácil, por supuesto, pero ahora son hombres y mujeres, es correcto que esto suceda, después de todo es lo que hicimos. Hola querida, gracias por tus pensamientos. Un abrazo.
      sinforosa

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  21. 2 anni fà mio figlio è andato a vivere con la morosa ..non sò ..ma non l'ho vissuto come un dramma ...è figlio unico..son stata contenta anche perchè qua in casa era il tipico figlio unico che non muoveva un dito ..anche se io ho sempre lavorato ..e stato coccolato e servito come un principino ..però son contenta di vedere che anche se non faceva niente ,guardava ..adesso lo vedo che si arrangiano ,si aiutano ..insomma lo vedo bene ..ogni tanto dice alla morosa ..quando facciamo la spesa prendiamo ciò che han i vecchi ..vuol dire che è buono e costa poco ..sii ci chiama i vecchi ..che però servono ogni tanto ..a sistemar auto ,cucire pantaloni ..etc..però son contenta perchè ho acquisito una nuova figlia..lei mi risponde ai sms ..poi hanno cagnone ..ha i capelli viola come i miei ..;)) ..e se mando sms mi risponde ..non come mio figlio che mi dice ..guarda se c'è spunta ..vuol dire che ho letto ..poi ti risponderò ..forse ..
    poi essendo uscito il figlio con marito abbiamo rafforzato il nostro stare insieme ..piu uniti ..piu bisticciosi ;))
    no dai volevo dire che non l'ho vissuta come un paio di amiche come un lutto l'uscita di casa di mio figlio ..ma come una nuova esperienza ...ahh e spero che questa esperienza porti nuovi frutti ...Bimbi!!
    serena giornata

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    Risposte
    1. Cara Tissi, in questo tuo bellissimo discorso, che è frutto di esperienza, hai detto una frase bellissima: ho acquisito una nuova figlia. Ecco, secondo me l’uscita di casa di un figlio/a dovrebbe spingere i genitori, le mamme, a contemplare la bellezza del nuovo che verrà: la compagna, il compagno dei figli sono nuovi figli. Insomma, la vita si evolve, cambia, muta e può regalare sorprese inaspettate. Grazie per questo tuo prezioso contributo. Un abbraccio.
      sinforosa

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  22. Come mamma sono contenta che mio figlio abbia spiccato il volo e si sia creato una famiglia.

    Argomento interessante...

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    Risposte
    1. Concordo, Gianna, tuttavia questo “nuovo” può creare profonde tristezze e, credimi, per alcuni/e è davvero sofferenza che può sfociare in depressioni. Grazie per il tuo contributo e buona giornata.
      sinforosa

      Elimina
  23. Ma davvero? Wowww, tu sì che sei una mamma da prendere a esempio. Perché non fai un post su questo tema, anche perché so quanto sei unità ai tuoi figli. Aspetto il post. Un saluto al tuo giovanotto è un abbraccio a te. Grazie Valeria.
    sinforosa

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  24. per me la mamma è sostituibilissima.
    a parte le mie considerazioni, trovo incomprensibili certi atteggiamenti: sono più che adulti ed è sacrosanto che facciano le loro esperienze e vivano la loro vita.
    buon giorno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda che sono più frequenti di quanto si pensi. Certo che non bisognerebbe fare un dramma per azioni del tutto legittime e naturali, tuttavia bisognerebbe anche comprendere coloro che vivono troppo emotivamente queste realtà.
      Sul fatto della sostituibilità della mamma mi trovi in disaccordo, non perchè non sia possibile, anche perché molto dipende dal rapporto che si è costruito negli anni, quanto perché certi affetti sostengo siano insostituibili, così come un figlio non può sostituirne un altro. Grazie Antony e buon pomeriggio.
      sinforosa

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    2. capisco benissimo tutto. ovviamente "incomprensibili" come figura retorica: incomprensibili alla libertà.
      ciao

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    3. Utile precisazione. Buona giornata e grazie.
      sinforosa

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  25. Quando le prime volte andavo a passare i week end a casa di Fred, mia madre era sempre ammusonita e mi trattava bene.
    Una volta glielo dissi apertamente, sgridandola come se fosse stata una bambina piccola:" Smettila di avere questo atteggiamento ostile ogni volta che vado dal mio fidanzato. Lo conosci, lo stimi e dovresti essere felice per me che sono tua figlia anziché osteggiarmi in questa maniera".
    Lei non rispose ma evidentemente ci riflettè su, perché poi smise del tutto di avere quel modo di fare lì.
    Per i genitori è sempre complicato, credo, ma bisogna fargli capire che è il ciclo della vita e che deve andare così. Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La tua mamma ha senz’altro compreso che doveva ritornare a “fare la mamma” e non la bambina che temeva di essere lasciata dalla sua bambina. Non è facile, certo, tuttavia, come dici bene tu, è il naturale ciclo della vita. Grazie per questo tuo prezioso punto di vista. Buona serata.
      sinforosa

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