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mercoledì 11 settembre 2019

Rem tene, verba sequentur

Rem tene, verba sequentur, (padroneggia un argomento e le parole arriveranno).
Il saper parlare in e al pubblico è una di quelle capacità che non tutti possiedono e lo constatiamo sovente, se non tutti i giorni, persino da parte di coloro che con le parole "ci vivono": politici, giornalisti, predicatori.
Non sempre padroneggiare un argomento mette in grado una persona di saper parlare al pubblico e in pubblico.
L'eloquenza, l'oratoria, per essere efficace deve sapersi modulare, essere ricca di espressione, passione, deve saper raggiungere tutti, dai più colti ai meno, senza mai essere, tuttavia, banale, aggressiva, provocatoria, ripetitiva, povera di vocaboli e soprattutto di contenuti.
Una persona che ascolta ha altresì il diritto di imparare, di arricchirsi ascoltando chi sta parlando, ma se colui che parla non ha dalla sua un linguaggio ricco, articolato, accattivante, educato, supportato da argomentazioni che conosce a fondo in tutte le loro sfaccettature e quindi che sa padroneggiare, alla fine l'efficacia della sua eloquenza si dissolve come neve al sole.
Questo vale per il linguaggio parlato, certo, ma ancor di più, per certi aspetti, per quello scritto, che oggigiorno spopola sui vari social e che troppo spesso viene utilizzato con troppa leggerezza, volgarità e imprudenza.


Dalla rete
sinforosa castoro

35 commenti:

  1. Risposte
    1. Qualità sempre più rara, purtroppo. Ciao Gus e buon pomeriggio.
      sinforosa

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  2. Bello questo tuo post, peccato però che oggi molte persone non sanno più parlare e nemmeno ascoltare.
    C'è un velo di ignoranza che aleggia su questa nostra società e viene oltretutto esaltato dai social.
    Buon pomeriggio.

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    1. Purtroppo c'è poco interesse e capacità di riflessione, di approfondimento, di ascolto e sovente si dà solo aria alla bocca, il grave è quando questa "aria" si fa pesante, aggressiva, cattiva, minacciosa e dilagante. Ciao Joanna e buon pomeriggio.
      sinforosa

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  3. Purtroppo si è perso il lume della ragione, un bel dialogo diventa sempre più raro.
    Saluti a presto.

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    1. Purtroppo, sì, anche perché non c’è più la disponibilità al vero ascolto, al rispetto per le idee altrui, insomma, molti sono incamminati sulla via della supponenza, dell’arroganza e con questi ingredienti non può esserci un vero confronto.
      sinforosa

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  4. A me capita spesso di parlare con gente che vuole solo imporsi o di non essere ascoltata affatto da gente che vuole imporsi... insomma, tutti hanno la presunzione di dettare leggi universali.. >_>

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    1. Cara Nyu, senza generalizzare poiché non è giusto farlo, pochi sono coloro che si documentano, studiano, leggono, tutto passa attraverso frasi, discorsi fatti a pizzichi e bocconi e proprio costoro che non sanno né ascoltare, né comprendere e di conseguenza nemmeno esprimersi si comportano come dei tuttologi e questo atteggiamento, purtroppo, pare stia dilagando, tanto che la forbice fra chi sa e chi non sa si sta allargando a dismisura.
      sinforosa

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  5. Cara Sinforosa, questo post ci dice che bisognerebbe essere onesti!!!
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Sarebbe già una grande cosa ma anche l’onestà sta dissolvendosi. Ciao Tomaso e buona serata.
      sinforosa

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  6. Sottoscrivo in pieno.
    Io stessa quando devo parlare in pubblico, sudo freddo. E mi faccio rabbia. Perchè vorrei essere meno emozionata, e soprattutto ho paura di balbettare quando l'emozione mi attanaglia.
    Certo con l'esercizio ho imparato un po', ma forse bisognerebbe che fosse materia di scuola.

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    1. Non è facile, certo, ma l’emozione iniziale piano piano se ne va, soprattutto quando si ha presente bene ciò che si vuole comunicare, almeno per me era così, tuttavia un po’ di ansia la regala sempre. Buona serata.
      sinforosa

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  7. Concordo con te, saper parlare in pubblico non è da tutti.
    Buona serata

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    1. Con l’esercizio e con le giuste dritte penso che tutti potrebbero farlo. Ciao Giancarlo, buona serata.
      sinforosa

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  8. Io credo che i social stiano contribuendo alla grande all'impoverimento e all'imbarbarimento della nostra lingua ; vedo su Fb : errori ortografici e volgarità a tutto spiano, nonchè argomenti inutili e banali . Saluti.

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    1. I social potrebbero essere una grande opportunità, purtroppo sappiamo come vengono usati dai più ed è un vero peccato. Ciao Mirtillo.
      sinforosa

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  9. Ascoltar per leggere con umiltà e semplicità...chi lo fa?

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    1. Pochi, purtroppo, l'umiltà e la semplicità sembra siano scomparsi nelle nostre società arroganti e gridate. Ciao Francesco, buona serata.
      sinforosa

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  10. Concordo!ma come può avere perso così importanza nella scuola primaria l'insegnamento della grammatica italiana e della sintassi, studiarla ragionandoci e riflettendoci sopra... è da qui che inizia tutto, scoprire la nostra lingua apre la mente e la prepara ad evoluzioni sorprendenti in tutti gli altri campi del sapere
    Franca

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    1. Cara Franca, non so cosa rispondere, nella scuola dell’infanzia diamo molto rilievo al linguaggio. Gli obiettivi generali che ci prefiggiamo è un corretto e pertinente linguaggio che passa attraverso dialoghi, domande e risposte, racconti, letture di immagini, filastrocche, ragionamenti, rielaborazione verbale dei vissuti familiari e scolastici, associazioni di immagini e molto, molto altro, come l’analisi di un testo: protagonista, antagonista, il tempo, lo spazio in cui si svolge la storia eccetera.
      Generalmente alla fine del percorso scolastico questi obiettivi sono raggiunti, certo non nello stesso modo da tutti i bambini ma i risultati ci sono.
      Degli obiettivi specifici della scuola Primaria non so molto in particolare ma sono certa che si indirizzano sui medesimi binari, quello che viene a mancare, secondo me, è la mancanza di vero dialogo in casa, la mancanza di interesse per la lettura, la mancanza di ragionamento sulle realtà quotidiane. Purtroppo, senza generalizzare, ormai nelle famiglie si comunica poco o niente, quando per comunicazione si intende ragionare insieme, confrontarsi, domandare, rispondere, dare tempo allo stare bene insieme e questo influisce non poco sulle capacità linguistiche.
      sinforosa

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  11. I miss a nice and wise talk.
    Lately, I just heard politicians and leaders just blame and condemn the others

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    1. It is a widespread habit, unfortunately. Good evening, Evi, and thank you for your attention.
      sinforosa

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  12. Non so se so parlare in pubblico, per me è l'essere ben coscienti di ciò che si vuol fare e dire. Se non si conosce bene l'argomento meglio restare zitti ed ascoltare.
    Quindi io starò in silenzio per l'eternità...Ahahahah...😁
    Bello Sinfo, bravissima, ciao.

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    1. Ma no, che dici? Sono certa che tu in pubblico ti sai esprimere benissimo. Ciao Pia e buona notte.
      sinforosa

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  13. Purtroppo mi sembra ci siano persone ignoranti e cafone che anche se si limitano semplicemente a sbraitare, riescono ad ottenere un certo numero di seguaci, ovviamente di pari livello culturale.
    Un abbraccio
    enrico

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    1. Hai fatto una sintesi perfetta. Buona giornata Enrico.
      sinforosa

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  14. a me interessa poco l'efficacia oratoria o eloquenza in termini di presa sul lettore o ascoltatore ma come espressività personale.
    questo può essere un buon punto di partenza per ampliare le conoscenze e favorire lo scambio. lieto giorno

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  15. è proprio così Sinforosa: grazie per la tua saggezza!!!
    Buona giornata

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    Risposte
    1. Almeno fossi saggia, tu sei troppo generoso. Buona continuazione di giornata.
      sinforosa

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  16. Ciao Sinforosa! Secondo me le persone che, nei comizi o sui social, continuano a parlare per slogan aggressivi… lo fanno perché effettivamente non padroneggiano l'argomento. Magari, nel loro intimo, sanno benissimo che il loro livello di conoscenza della questione è al 50%, al 20% o addirittura poco più dello 0%, e così...l'attacco è la miglior difesa, no?
    Bisognerebbe invece soffermarsi prima su quello che si conosce e poi impostare il discorso. Sembra banale, ma spesso poi non lo è!

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    Risposte
    1. Concordo, Silvia, chi sbraita è perché non conosce altro linguaggio che quello e il grave è che non pensa nemmeno sia necessario cambiare. I social hanno, come dire, amplificato e reso palese tanta ignoranza che una volta non si pensava così diffusa perché non era pubblicamente e universalmente visibile.
      sinforosa

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  17. Immagino la tua soddisfazione.
    Una persona così giovane che riesce a parlare a una platea è davvero un bel traguardo. Complimenti ad Andrea e ovviamente anche a voi genitori. Buona continuazione di giornata:)
    sinforosa

    RispondiElimina

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