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lunedì 4 novembre 2019

Come faccio a farmi obbedire

Come faccio a farmi ubbidire? E poi è così capriccioso e piange per niente, mi fa venire un nervoso... lo sgrido, sai, ma non serve a niente, anche quando siamo in giro mi fa fare di quelle figure!

Questa è in super-sintesi una bella chiacchierata che ho avuto con una mia ex-allieva, mamma di un bimbo di quattro anni.
Premesso che le ho consigliato di leggersi qualche libro di pedagogisti autorevoli, mi sono permessa anche di spiegarle qualche concetto base e darle qualche suggerimento pratico così riassunti.
  • I bambini quanto più sono piccoli tanto più esprimono le loro emozioni in modo incontrollato. 
  • I genitori (e la scuola in un secondo momento) hanno il compito di educare il bambino a riconoscere, ascoltare, modulare queste emozioni affinché "salgano" dalla "pancia" al "cervello". 
Noi insegnanti lo vediamo quotidianamente bambini che mettono in atto reazioni eccessive ad azioni "normali", per esempio: capricci che possono durare anche ore dove il bambino si getta per terra, si graffia le guance, grida, urla, batte i piedi o lancia oggetti per l'aula, si avventa sui compagni, sull'insegnante e tutto questo per un:
"No, non si può", "Adesso bisogna fare altro", "Il lavoro del tuo compagno è bello", "A tavola si sta seduti", "Non si portano via i giocattoli dei compagni", "I pastelli sono di tutti e non solo i tuoi" eccetera.
È evidente che in quei momenti il bambino dà una risposta eccessiva dimostrando di non avere ancora quella capacità per mettere in atto una risposta adeguata a un determinato contesto.
E questo è ciò che accade sovente anche fra le mura domestiche e in altre circostanze mettendo a dura prova i genitori (supermercati, negozi, strade)... E allora, che fare?
A scuola procediamo anzitutto:
  • Spiegando - non facendo lunghe prediche - con parole semplici le dinamiche che regolano la vita insieme (La stessa cosa possono farla i genitori a casa).
  • Stabilendo ritmi regolari. Il bambino piccolo non ha la concezione del tempo e lo scandire di ritmi non solo gli permette di collocare azioni nel tempo ma gli dà sicurezza. 
  • Dando non comandi (fai questo, fai quello, stai zitto, vai a dormire, lavati le mani, non alzarti, taci...) bensì indicazioni procedurali. Esempio: adesso è arrivato il momento di andare a letto e allora prepariamoci a...
  • Aiutando il bambino a comprendere le emozioni che sta vivendo attraverso un dialogo accogliente, contenente, coerente e paziente. 
  • Riprendendolo ogni volta che sgarra e premiandolo con un linguaggio di stima per le conquiste fatte.
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sinforosa castoro
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19 commenti:

  1. Cara Sinfo, ne so qualche cosa !!! Quante volte mi sono trovata alle prese con questi problemi. Quanta pazienza nello spiegare il perchè, nel farli ragionare, nel ripetere più e più volte le stesse cose, nel premiarli, nel mettere tutto in positivo..... certe volte mi sono sentita sconfitta anch'io ma, poi, via di nuovo con tanta pazienza. Ciaooo

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    1. È il bello, e tanta tanta fatica mentale, del nostro mestiere. Purtroppo sempre più genitori non hanno la pazienza di spiegare, far capire, essere coerenti e in accordo per quanto riguarda le regole che danno. Sempre più spesso si vedono genitori insofferenti, impazienti, che danno comandi più che far capire; forse perché il far capire comporta tempo? Chi lo sa, sta di fatto che in molte case i bambini comandano a bacchetta i genitori oppure sono lasciati a sé stessi o diciamola così i genitori non sanno gestire i figli. Mah! Ciao Mirtillo, buona serata:)
      sinforosa

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  2. Cara Sinforosa, credo sia una soddisfazione fare il tuo lavoro,
    ma purtroppo può capitare dei bambini capriccioso e che è difficile
    controlla, e penso che la causa venga dai genitori!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-) 
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso, i bambini che fanno capricci si sono moltiplicati in questi ultimi anni, se prima ce n’erano due, tre per aula, adesso sono la maggioranza della classe e se pensi che in tutte le nostre classi ci sono 28 bambini puoi ben capire quanto questi atteggiamenti siano di disturbo e di freno per l’attività didattica.
      La cosa peggiore, però, è che non tutti i genitori si rendono conto di questo “malessere” del proprio bambino e si limitano a dire che non riescono a gestirlo e quindi il futuro di questi bimbi, dal punto di vista emotivo, sarà... complicato e a quel punto i genitori avranno vita dura, perché un conto è il capriccio del bimbo di quattro, cinque anni un altro è quello di un giovane di diciotto, vent’anni. Buona serata Tomaso:)
      sinforosa

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  3. Insegnare è una vocazione.
    Ciao Sinforosa.

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    1. Insieme alla passione, all’entusiasmo, al desiderio di far comprendere, capire è anche una vocazione, sì. Ciao Gus, buona serata:)
      sinforosa

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  4. ♡ Sei una buona mamma oltre che ottima maestra ♡

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    1. Come te e come tutte, cara Anna, sperando di essere davvero ciò che dici. Grazie di cuore, ti auguro una bella serata :)
      sinforosa

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  5. Psicologia dell'età evolutiva,vocazione,passione...così il bravo insegnante può affiancare i genitori, ma mi piace pensare basilare questa frase:"La condizione di genitore è semplicemente il corso d'amore più intensivo del mondo" Polly Berrien Berends
    amore che abbraccia il senso di rispetto,protezione e stima, scegliendo la giusta dose a seconda dell'età!
    Buona serata
    Franca

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    1. Queste tue parole sono la chiosa perfetta a questo post. Il giusto sta proprio nel saper dosare in base all’età. Grazie per la citazione. Buona serata:)
      sinforosa

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  6. Bellissimo il tuo post. Fortunatamente non ho mai avuto problemi di capricci gravi con le mie ex bimbe. Come scrivi tu abbiamo dato regole su cui non si derogava che di rado, per il dormire, fare compiti, giochi e tv. Sopratutto una vita serena. Tempo fa ho visto questo tipo di capriccio in un grande magazzino, un bimbo di circa 3 anni ha urlato per circa 20 minuti finche' facevo la fila alla cassa per pagare. La madre più avanti di me alla cassa non lo guardava neanche dopo avergli detto un "smettila" senza guardarlo. Il bimbo urlava e si rotolava sul pavimento come un ossesso incurante di chi camminava o lo guardava. A me ha fatto pena il bimbo, meno la madre che se ne fregava alla grande, forse pensava che non dargli bada era il metodo giusto per educarlo. Sono uscita che urlava ancora. Buona serata e grazie per la tua visita. ^_^

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    1. Quello che racconti è un’ulteriore prova di ciò che si è detto, purtroppo capricci e incapacità a gestirli vanno a braccetto e oggigiorno sono sempre più frequenti.
      A proposito, non penso che la tua sia stata fortuna, sono certa che è stato frutto di un progetto educativo ben preciso: brava.
      Buona serata:)
      sinforosa

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    2. Pensavamo fosse giusto così, a noi veniva spontaneo, eravamo stati educati con le regole che ai nostri tempi erano più severe. Buona giornata cara ^_^

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    3. E i risultati si sono visti. Senza contenimento, senza regole tutto va a catafascio, persino l'educazione dei figli. Ciao Saray:)
      sinforosa

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  7. Chi educare ogni famiglia e i figli? i bambini? Tanta pazienza maestra! La giusta vocazione!

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    1. Sì, Francesco, la pazienta, tanta tanta, è indispensabile per genitori e maestre. Buona giornata:)
      sinforosa

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  8. Sometimes it's hard to deal with kind of kids. That's a challenge for educators.

    Good luck Sinforosa.

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    1. Dear Evan, there is a real educational emergency with us, we have to worry about the new generations and families and schools are really in trouble. Good day, it rains here.
      sinforosa

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  9. Con una mamma brava come te anche l'adolescenza sarà gestita al meglio, ne sono sicura. Ciao Valeria, un saluto alla signorinetta. Buon pomeriggio:)
    sinforosa

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