Per noi della primissima zona-rossa questo è il 62esimo giorno di quarantena per Covid-19. Le sirene delle ambulanze sono ormai sporadiche, gli annunci mortuari sono diminuiti, la paura serpeggiante si si è un po' placata, ma questa che stiamo portando avanti non è una vita normale e non lo sarà per molto e molto tempo, anche dopo che si saranno riaperti i Comuni e poi le Regioni. Fino a che non sarà trovato un rimedio a questo virus non vivremo più la vita come l'abbiamo conosciuta fino al 21 febbraio scorso.
Le nostre libertà sono state compromesse e noi, per cause maggiori, abbiamo detto sì a ogni restrizione, senza nemmeno aprire bocca per lamentarci, ma ci siamo chiesti che società sarà una società con le "distanze sociali"?
E nel frattempo abbiamo pensato ai bambini più piccoli che da un giorno all'altro si sono ritrovati in casa, sempre e solo in casa, niente più nonni, cuginetti, amici, scuola, corse nei parchi...?
Tutti sappiamo che c'è un contagio altrettanto aggressivo e pericoloso, il contagio emotivo, e che i bambini, soprattutto quelli più piccoli, sono i più vulnerabili a questo tipo di contagio.
I bambini piccoli assorbono come spugne le emozioni di chi sta loro accanto, solo che a differenza degli adulti loro non sanno dare un nome a queste emozioni, di conseguenza è necessario esprimere verbalmente le paure e le preoccupazioni che si stanno vivendo e spiegarle in modo tale che loro possano capire il perché di queste restrizioni, di queste paure che, anche se mimetizzate, sentono scorrere fra le mura domestiche.
Le nostre libertà sono state compromesse e noi, per cause maggiori, abbiamo detto sì a ogni restrizione, senza nemmeno aprire bocca per lamentarci, ma ci siamo chiesti che società sarà una società con le "distanze sociali"?
E nel frattempo abbiamo pensato ai bambini più piccoli che da un giorno all'altro si sono ritrovati in casa, sempre e solo in casa, niente più nonni, cuginetti, amici, scuola, corse nei parchi...?
Tutti sappiamo che c'è un contagio altrettanto aggressivo e pericoloso, il contagio emotivo, e che i bambini, soprattutto quelli più piccoli, sono i più vulnerabili a questo tipo di contagio.
I bambini piccoli assorbono come spugne le emozioni di chi sta loro accanto, solo che a differenza degli adulti loro non sanno dare un nome a queste emozioni, di conseguenza è necessario esprimere verbalmente le paure e le preoccupazioni che si stanno vivendo e spiegarle in modo tale che loro possano capire il perché di queste restrizioni, di queste paure che, anche se mimetizzate, sentono scorrere fra le mura domestiche.
Dalla rete |
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sinforosa castoro
Spero che trovino presto un rimedio:vaccino o cura!Buona serata,ciao OLGA
RispondiEliminaBenvenuta Olga, che bello saperti qui. È una speranza che condividiamo tutti, speriamo nell’intelligenza e nella scienza guidata sempre dall’etica. Buona serata e, spero, alla prossima.
Eliminasinforosa
I bambini sono molto abitudinari e questa emergenza ha stravolto un po' tutto il loro modo di vivere le cose. Sono chiusi in casa lontano dagli amici, lontano dagli spazi all'aria aperta, a stretto contatto con i genitori e se questo da ultimo in qualche modo può essere bello per loro, spesso manca tutti il resto. Le mie nipotine,per esempio, sono tre sorelle, hanno uno spazio all'aperto per giocare e mi dice mio figlio, che per loro non è cambiato granché. Il maschietto invece che ho in Francia sta in casa con la mamma e gioca poco da solo. Così mia figlia lavora in smart working solo per tre o quattro ore al giorno. Certo è molto importante l'umore dei genitori, perché come dici tu i bimbi sono spugne.
RispondiEliminaSperiamo di tornare presto a poter uscire. Sarà con le mascherine, ma per i bambini e i loro genitori certamente è importante e di aiuto.
Buon pomeriggio, un caro saluto, Stefania
Hai detto una cosa davvero importante e cioè che i bambini sono abitudinari o meglio che hanno bisogno di ritmi quotidiani che danno loro sicurezze.
EliminaOltre a ciò è necessario che capiscano e che sappiano dare un nome alle realtà che stanno succedendo e che percepiscono attraverso i discorsi dei genitori e ancor di più attraverso le loro emozioni. Ecco allora l’importanza di raccontare loro quello che si sta provando in questo momento così difficile e complicato per tutti. Ciao Stefania un caro saluto a te e ai tuoi nipotini.
sinforosa
Bisogna spiegare, sì per i piccoli che comincino a comprendere, ma non è facile comunque purtroppo: i danni ci sono e ce ne accorgeremo.
RispondiEliminaTutto dipende da come i “grandi” sanno trasmettere e parlare della realtà e delle emozioni ai piccoli e il bambino intuisce immediatamente le “bugie”, bisogna dire il vero, con estrema cautela e semplicità, ma il vero. Buona serata Sfinge.
Eliminasinforosa
Esatto, non è una cosa da sottovalutare: proseguire una vita d'armonia aiuta noi stessi e chi ci sta accanto... :)
RispondiEliminaMoz-
Indubbiamente trasmettiamo ciò che viviamo emozionalmente, tuttavia se si vivono paure bisogna semplicemente ammetterlo piuttosto che negarlo a noi stessi e a chi ci sta accanto, se poi chi ci è accanto è un bambino il negare o il nascondere le nostre emozioni creerebbe il lui ansia e paura perché non capirebbe la motivazione di tale paura. Ecco quindi la necessità di esprimere e riuscire a dare un nome alle nostre emozioni. Saluti.
Eliminasinforosa
Hai proprio ragione cara Sinforosa.
RispondiEliminaMi sono proprio domandata, in questo periodo, cosa penseranno i più piccoli e come vivranno tutto questo.
Speriamo, come adulti, di riuscire a trasmettere positività e speranza nonostante tutto.
E speriamo di tornare presto alla normalità.
Un forte abbraccio
Maria
Cara Maria, questa situazione, che ormai potremmo chiamarla questo nuovo modo di vivere, sta davvero mettendo a dura prova innumerevoli ambiti della nostra società cominciando proprio dalla famiglia. Speriamo di riuscire sempre a far fronte a tutte le problematiche complesse che si presenteranno man mano si dispiegherà la situazione. Un abbraccio a te, di cuore.
Eliminasinforosa
Ciao! … Quello che hai scritto è verissimo, dovremmo tutti cercare di contagiarci con un po' di buonumore! Io, per esempio, quando videochiamo i miei, mio fratello e le mie amiche mi sento subito meglio :-)
RispondiEliminaQuesto tuo punto di vista è davvero interessante, basta una videochiamata per farci sentire accanto coloro che sono a distanza e per farci una bella ricarica di belle emozioni e allora non lesiniamole, mai. Buona serata Silvia.
Eliminasinforosa
Cara Sinforosa, ti capisco è difficile continuare ma bisogna farlo.
RispondiEliminaCredimi se anche qui da noi non è così ma ci sentiamo vincolati!!!
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso, dobbiamo davvero imparare a vivere in questa nuova modalità di vita, non è facile e non lo sarà, ma non ci resta altra scelta che imparate a gestirla. Buona notte e grazie per esserci sempre.
Eliminasinforosa
Sinfo, ti ho vista sempre serena.
RispondiEliminaAbbraccio.
Grazie al cielo non mi sono mai sentita abbattuta, ho avuto sì momenti di paura e di tristezza, quando la morte ha portato via alcuni parenti e molte persone conosciute, quando passavano sotto casa ambulanze a ogni momento del giorno e della notte, ma per ora la “serenità” di fondo non mi ha mai abbandonato. Ciao Gus, sii sereno anche tu, mi raccomando, buona notte.
Eliminasinforosa
L'idea di spiegare loro con parole comprensibili e calma quello che sta succedendo penso che sia la soluzione migliore per allontanare tutte le paure.
RispondiEliminaPasserà, piano piano.
Buona serata.
Hai detto bene Mariella, la paura bisogna saperla guardare in faccia per poterla superare, altrimenti non farà che alimentarsi trasformandosi in ansia. Buona serata a te e grazie per essere passata.
Eliminasinforosa
Prima di poter spiegare loro cosa sta succedendo, dovremmo essere in grado di capirlo prima di tutto noi!
RispondiEliminaUn abbraccio #biancopesca
Anzitutto benvenuta Biancopesca, sono d’accordo con te. È impossibile o assai rischioso dare agli altri qualcosa che non si possiede o di cui non si ha piena consapevolezza, per questo l’azione educativa è molto più complessa di ciò che generalmente si crede.
EliminaBuona giornata e, spero, alla prossima.
sinforosa
Chiusi in casa come reclusi, i bambini sono diventati nervosi, mio nipote 8 anni non ha potuto festeggiare il compleanno con gli amici. Ora i genitori forse riprenderanno il lavoro, ma con le scuole chiuse ci saranno altri problemi da risolvere …. Poi c’è comunque ancora il timore dei contagi. Resta la speranza si torni presto a una parvenza di normalità.
RispondiEliminaCiao un abbraccio
enrico
Non è facile per nessuno vivere una nuova modalità di vita, né per grandi né per i bambini. Questo virus non solo ci ha portato via migliaia di persone, non solo fa soffrire nel corpo e nella mente, ma scoprirà nervi dolenti di tutte le società mettendole in ginocchio. Speriamo di riuscire ad adattarci alle nuove modalità di vita, ma senz’altro riusciremo, come diceva bene il Piaget l’uomo è un essere adattabile, il problema starà nella modalità di questo adattamento.
EliminaCiao Enrico, buon venerdì e un saluto al nipotino.
sinforosa
Dear Annamaria!! I do hope the medicine will be found soon. And people will win the battle.
RispondiEliminaIt is a hope shared by all the peoples of the earth, we hope in intelligence and science always accompanied by a rigorous ethical sense for the resolution of this planetary problem. Take care of you. Good day.
Eliminasinforosa
Buongiorno "Sinfo" con la gioia e senza paura!
RispondiElimina... e con la preghiera perché la scienza, accompagnata da un senso etico, riesca a trovare una soluzione a questo problema planetario, perché come sempre chi ci rimetterà maggiormente saranno sempre i più poveri, bisognosi, indigenti. Buona giornata Francesco.
Eliminasinforosa
In questo post parlavo soprattutto di bambini in età prescolare ma non c’è dubbio che ogni età sta vivendo una vita insolita ed è capibile e assolutamente legittimo che una ragazzina senta la mancanza delle amiche, che a quell’età sono importanti quanto i familiari. So che tu le starai vicino ancor di più e... speriamo in una risoluzione definitiva che ci riporti alla “vita di prima”, anche se la vedo dura. Un abbraccio.
RispondiEliminasinforosa
e' vero, ne parlavo ieri con la mamma di un mio alunno, i bambini assorbono tutto e inevitabilmente il nostro stress, le preoccupazioni (che sono legittime e comprensibili, ci mancherebbe) hanno degli effetti sul loro stato emotivo.
RispondiEliminagli adulti hanno delle responsabilità nei confronti dei piccoli, non è una situazione semplice per nessuno, possiamo solo augurarci che pian piano tutto torni alla normalità (anche se forse sarà una "normalità" differente da quella vissuta prima del virus).
un abbraccio sinfo
Purtroppo dobbiamo tutti reinventarci una nuova vita, almeno fino a quando non sarà trovato una soluzione a questo nemico invisibile che quatto quatto si è fatto strada nel mondo intero. Buona fine di settimana a te, Angela, e un abbraccio grande.
Eliminasinforosa
Anche da voi parlano del 4 maggio? Speriamo bene. I bambini in età scolare soffrono senza gli amichetti, senza giochi... Un incubo che non si pensava potesse esistere. Buon weekend Sinforosa.
RispondiEliminaPare proprio che dal 4 maggio si potrà uscire entro i confini della Regione, speriamo bene per tutti, non si era mai vista una cosa del genere, dobbiamo farci l'abitudine. Ciao Ale, buna continuazione di giornata.
Eliminasinforosa
Io, avendo lasciato da poco la scuola, ho pensato spesso ai bambini che si sono ritrovati , da un giorno all'altro, chiusi in casa, senza gli amichetti, le insegnanti, la scuola , il parco, le attività sportive... credo che i bambini preferissero sicuramente la scuola a questa situazione. Anche se, magari, otto ore al giorno son tantine ma ci sono tante cose da fare, tanti giochi, amici con cui lavorare, imparare... credo che moltissimi ne hanno risentito negativamente per tutto ciò. Se poi, magari, nelle famiglie , ci sono stati anche momenti di tensione causati dai problemi della situazione, non oso pensare a come han vissuto i bambini. Speriamo che presto i bambini ma tutti noi con loro, potremo godere di un pò di libertà in più. Ciao
RispondiEliminaAnch'io penso spesso ai "miei" bambini, soprattutto a quelli che so che hanno famiglie un po' critiche o situazioni di salute precarie, poveri bambini chissà quante ne hanno sentite e viste in questi due mesi di clausura. Speriamo di ricominciare ad assaporare una nuova, seppur limitata, libertà. Saluti belli Mirtillo e un abbraccio.
Eliminasinforosa